La finale di andata della AFC Champions League termina 0-0, il Guangzhou Evergrande non riesce a sfondare il muro eretto dall’Al Ahli di Dubai, ma avrà l’opportunità di poter conquistare il titolo fra le mura amiche nella gara di ritorno che si svolgerà il 21 novembre.
La partita ha messo di fronte i migliori talenti brasiliani d’Asia, due dei quali candidati al titolo di miglior giocatore della competizione, ovvero Lima per l’Al Ahli e Ricardo Goulart per il Guangzhou, entrambe le squadre hanno anche altri candidati: Al Hamadi e Huang Bowen, naturalmente presenti nell’undici titolare. Il rumeno Olaroiu ha optato per un 4-3-3 votato alle ripartenze, sulle fasce i velocissimi Al Hamadi e Khalil, supportati dagli inserimenti di Ribeiro. Scolari sa che deve condurre la partita e schiera il Guangzhou con il 4-2-3-1 visto nell’ultima fase della stagione, nel quale Huang è riadattato nelle linea di trequartisti largo a sinistra, mentre a supportare l’unica punta Elkeson vi sono Goulart e Zheng Long.
Il Guangzhou riesce a creare ben poco a causa del serrato atteggiamento difensivo degli avversari, tanto che sono solo sette le conclusioni verso la porta difesa da Mahmoud. Nelle prime battute della partita è fondamentale il dinamismo di Paulinho, l’ex Tottenham va anche vicino al gol dopo aver recuperato una palla in area di rigore, ma calcia sull’esterno della rete. Ci prova anche il capitano Zheng Zhi calciando al volo dal limite dell’area dopo il rinvio di testa di un difensore, Mahmoud però compie il miracolo con un grande intervento in tuffo. Poche le occasioni anche nella seconda frazione, specialmente con il subentrato Gao Lin, che al primo pallone giocato lascia partire un tiro che si stampa sulla traversa. L’Al Ahli pensa a difendersi e a non subire gol, l’unica occasione degna di nota è il contropiede condotto da Al Hamadi nel corso del primo tempo, una corsa solitaria culminato con un tiro dal limite abilmente respinto dal portiere. Per il resto ci si limita a cross in area per Lima, ben chiuso da Feng Xiaoting e Kim. Nella seconda frazione Zeng si rende autore di una provvidenziale uscita dai pali ad anticipare il cross dalla bandierina indirizzato a Lima, che si trovava smarcato nell’area piccola.
Negli ultimi cinque minuti il difensore Hussain si becca il cartellino rosso per aver atterrato Huang Bowen a palla lontana, ma il Guangzhou non riesce ad approfittare del vantaggio numerico e l’arbitro manda entrambe le squadre negli spogliatoi, dopo una partita poco entusiasmante che si è conclusa a reti bianche.
Si deciderà tutto nella gara di ritorno in Cina, dove il Guangzhou è attualmente leggermente favorito alla vittoria finale, ma basterà un pareggio con gol all’Al Ahli per sollevare il trofeo. Tutto è ancora appeso per un filo, dovrà rendersi partecipe più al gioco il duo offensivo Goulart-Elkeson, completamente fuori dagli schemi di gioco e costantemente ghermiti dalla difesa avversaria.