Una rarità due “Klassieker”, entrambi giocati al “De Kuip” di Rotterdam, nel giro di una decina di giorni. Mentre allora in Coppa d’Olanda vinse (decisivo un autogol di Veltman nel finale) il Feyenoord in un match in realtà dominato dai “Lancieri”, quest’oggi sono stati i padroni di casa a fare la partita ma stavolta gli ospiti (in vetta all’Eredivisie) escono con un utile pareggio che tiene a distanza (-3) in classifica proprio il club di Rotterdam.
Non male l’impatto con il “Derby d’Olanda” per il debuttante Giovanni van Bronckhorst che conferma di essere all’altezza del collega, ed ex compagno di squadra (28 presenze insieme in nazionale), De Boer che a sua volta può essere soddisfatto del punto conquistato (su un campo dove in stagione tutti erano usciti battuti) visti i soli due giorni di allenamento disponibili per preparare il match di oggi dopo l’impegno di giovedì in Europa League. Rispetto al match giocato in coppa d’Olanda Van Bronckhorst schiera centrale il brasiliano Botteghin accanto a Van Beek e a centrocampo il mediano Vejinovic (fresco di prima convocazione nella nazionale Orange), De Boer da una maglia da titolare a Riedewald in difesa e a Klaasen come “falso nueve” (Fischer e Milik in panca, infortunato El Ghazi).
Andamento speculare al match visto in coppa: van Bronckhorst si era lamentato del negativo approccio nel primo tempo, oggi il Feyenoord parte in quarta mettendo in chiara difficoltà gli avversari sul piano del ritmo e conquistando diversi corner. Poche occasioni però, fino alla mezz’ora: Elia si invola verso la porta avversaria ma è perfetta per tempismo l’uscita bassa di Cillesen. Il portiere della nazionale sarà il migliore in campo. Arriva meritato quindi il vantaggio dei biancorossi di casa: scatto bruciante del vecchio Kuyt (e buco del terzino mancino Dijcks) che dal fondo mette a centroarea dove l’accorrente Van Beek insacca di piatto.
Ripresa oggettivamente brutta: cresce la tensione e la durezza degli interventi (manate tra Elia e Tete), inversamente proporzionali conclusioni e giocate tecniche. De Boer mette dentro Fischer e Milik (Klaasen può spostarsi sulla trequarti) ma è indipendentemente da ciò arriva il pareggio: proprio capitan Klaasen riceve palla al limite, dalla destra si accentra e prova il mancino a giro sul secondo palo, la palla carambola sulla scivolata di Kongolo e disegna una beffarda palombella che Vermeer vede infilarsi in rete. Non accade altro fino alla fine, se non una serie di cartellini gialli (alla fine saranno ben 9) e una bella parata di Cillesen su una conclusione potente del neoentrato Kazim-Richards.