Football Chess, Arsenal-Tottenham: esame di maturità!

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Sweet, Blood and Tears”, recitava Winston Churchill. Dolore, sangue e lacrime accompagnano ed accompagneranno la stracittadina più rovente della capitale inglese: Arsenal-Tottenham al secolo, “The North-London Derby”. Se credete che la tranquillità, presente in molte sfide di squadre inglesi residenti nella stessa città, sia caratteristica dominante in tutti gli incontri, beh, vi sbagliate di grosso. Gunners vs Spurs, storie di traditori ed eroi si sono susseguite in uno scontro, verbale e non, che trascende ben oltre il football. Questione di ideali, di quartieri e di voler a tutti costi dimostrare all’altro di non essere vittima ma carnefice. Questo e molto, molto altro è Arsenal-Tottenham, partita soggetta allo studio dei nostri Nicholas Gineprini e Gianmarco Galli Angeli nella rubrica Football Chess.

Come arrivano le squadre? L’Arsenal per la vetta, gli Spurs per la Top 4

Gianmarco: Se siete italiani o quanto meno in grado di comprendere la lingua del BelPaese, la frase “Si ma il Derby è sempre una partita a se”, l’avrete sentita milioni di volte. E’ vero, pensare che la Stracittadina sia una partita come tutte le altre è utopico ma non è assolutamente una sfida che va estraniata dal momento di forma delle due squadre. I Gunners arrivano all’Emirates ancora a caccia di un’identità che appare piuttosto lontana: l’Arsenal che tanto stupisce in campionato, primo a pari merito con il Manchester City ed autore di 5 vittorie consecutive, lascia troppo spesso il posto a quello in grado di uscire prematuramente dalla Capital One Cup e dalla Champions League, nonostante il girone fosse tutt’altro che proibitivo. Si consiglia vivamente al club londinese di cambiare nome e passare ad un più consono Giano Bifronte. Durante l’anno solare (2015) Cech e compagni sono, attualmente, la miglior difesa con soli 20 gol subiti. Dunque quale squadra scenderà in campo: quella in grado di rifilare un secco 3-0 allo United o quella tramortita 5-1 mercoledì a Monaco di Baviera? Se volete certezze contattate l’Oracolo di Delfi, sprovvisto di poteri soprannaturali vi dico la mia: Arsene Wenger vorrà a tutti costi vincere e continuare la sua positiva tradizione nelle sfide contro gli Spurs e quindi vedremo una squadra sbarazzina e votata all’attacco. Da quando il tecnico francese siede sulla panchina dell’Arsenal il suo team ha segnato complessivamente 2.003 gol, 88 dei quali al Tottenham, la vittima preferita (seguita dall’Everton, 87). L’ultima volta che le squadre si sono affrontate in Premier League all’Emirates Stadium, la partita è terminata sul punteggio di 1-1 con Oxlade-Chamberlain che ha restituito la parità dopo il vantaggio di Chadli. Attenzione: l’opzione pareggio non è da scartare!

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Esulta Oxlade-Chamberlain, l’Arsenal riagguanta il match e non si fa mettere i piedi in testa dal Tottenham in casa propria

Nicholas: il Tottenham deve sfatare il tabù dell’Emirates, l’ultima vittoria in trasferta contro l’Arsenal risale al 20 novembre del 2010 in Premier League, un bellissimo 2-3 che vide i Gunners andare in vantaggio nel primo tempo con Nasri e Chamak. La rimonta fu realizzata nella ripresa, Bale e Van der Vaart riequilibrarono il punteggio, e nel finale fu decisiva un’incornata di Kaboul. In quell’annata il Tottenham era decisamente più forte e talentuoso di quello attuale di Pochettino che pecca di assoluta incostanza. Gli Spurs hanno già affrontato l’Arsenal in questa stagione, ai sedicesimi di Capital One Cup a White Hart Lane, uscendo dalla competizione con una bruciante sconfitta a causa di una doppietta siglata da Mathieu Flamini. Attualmente il Tottenham sta attraversando un momento estremamente positivo in campionato, nonostante sia stato condizionato da un inizio da incubo nel quale sono arrivati solo tre punti nelle prime quattro giornate che hanno messo in discussione la posizione dell’allenatore. Dopotutto il mercato degli Spurs non è stato caratterizzato da una rivoluzione come quella tentata due anni fa, fra l’altro fallimentare: l’unico acuto è stato l’acquisto di Son dal Leverkusen per 30 milioni di euro. Proprio il coreano quando è stato chiamato in causa, si è reso artefice di ottime prestazioni, a partire dalla doppietta in Europa League contro il Qarabag fino ad arrivare al gol decisivo segnato in casa contro il Crystal Palace. Da quando hanno iniziato a vincere gli Spurs non si sono più fermati, nelle ultime sette sfide, sono arrivate cinque vittorie e soli due pareggi, fra tutti spicca il trionfo interno per 4-1 sul Manchester City. A rendere possibile la risalita è stato Christian Eriksen, il danese, assente per infortunio nelle prime battute di Premier, si è reso subito decisivo nella prima vittoria interna in campionato, mentre si deve ancora vedere il vero Harry Kane: l’attaccante che ha incantato la Premier League e la nazionale inglese nella scorsa stagione è ancora fermo a 5 gol in Premier. Il Tottenham ora si trova a 20 punti in classifica, a meno cinque dalla vetta, in un campionato che per ora si sta rivelando imprevedibile, conquistare una vittoria domenica sarà molto importante per poter ambire a posizioni di rilievo, magari alla Champions.

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Bale e Van der Vaart festeggiano l’ultima vittoria del Tottenham all’Emirates,  datata 2010

Demolition Derby: chi scenderà in campo?

Gianmarco: Pronosticare gli 11 giocatori che domenica scenderanno in campo nelle file dell’Arsenal è difficile tanto quanto che il Boca Juniors vinca la Champions League: impossibile. L’unica certezza è rappresentata dal modulo: 4-2-3-1, come sempre. Tra i pali scalpita il rientrante Ospina ma al 99% Wenger si affiderà all’esperienza di Petr Cech; tanta incertezza in fase difensiva dove, ad oggi, solamente Mertesacker e Monreal sembrano certi di una maglia da titolare, ad affiancare il gigante tedesco nel cuore della difesa c’è la possibilità che venga schierato il rientrante Koscielny (50% lui, 50% Gabriel Paulista) mentre sulla fascia destra il punto di domanda è più che lecito: Chambers o Debuchy? Io dico l’inglese; Ad impostare il gioco in mediana potrebbe esserci capitan Arteta, al rientro dopo un lungo stop, al suo fianco sicuramente giocherà quel rubapalloni tanto intelligente tatticamente, Coquelin; trequarti con pochi dubbi legati solamente all’impiego di Cazorla come trequartista offensivo o nel cerchio di centrocampo, al fianco del fantasista spagnolo gireranno le due stelle del club: Ozil ed Alexis Sanchez; in avanti giocherà Olivier Giroud anche perché Wenger non ha alternative.

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Tanti i dubbi nella probabile formazione dell’Arsenal: sarà affidato ad Arteta il cuore del centrocampo?

Nicholas: Pochettino riproporrà come al solito il 4-2-3-1, e dovrà fare a meno di Chadli, sugli esterni spazio Lamela e Dembele,  quali se in giornata possono essere pure determinanti, in particolar modo l’argentino che sta attraversando un buon momento di forma. Son   è recuperato per la sfida è con ogni probabilità partirà dalla panchina, ma Pochettino potrebbe rischiarlo anche dal primo minuto visto il buono stato di forma visto contro l’Anderlecht in Europa League. Il  problema principale non è tanto la qualità degli uomini avanzati, ma della mediana, infatti Alli e Dier sono dei centrocampisti di contenimento e non possiedono una qualità di gioco sufficiente per essere impiegati come registi, per questo Eriksen si dovrà abbassare per prendere il pallone e impostare l’azione. Quando il gioco invece partirà dalle retrovie a smistare i palloni ci penserà la coppia centrale composta da Alderweireld e Vertonghen, in particolar modo quest’ultimo ha piedi da centrocampista e si pone come regista basso, in passato, in casi di emergenza ha giocato anche da centrocampista, una soluzione che Pochettino potrebbe anche riproporre vista l’assenza di qualità in mediana. Gli esterni alti del Tottenham preferiscono rientrare per andare o al tiro, o liberare lo spazio per la sovrapposizione dei terzini, abili nei cross per Harry Kane. Nelle ultime giornate il punto di forza del Tottenham in campionato è stata la difesa, solo cinque gol subiti nelle ultime sette, mai più di uno a partita eccetto che nella trasferta contro lo Swansea, finita 2-2.

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Son si o Son no? Pochettino potrebbe farlo partire dalla panchina

 

Stealing the show: Sanchez vs Eriksen

Gianmarco: Chi deciderà il match di domenica? E’ molto, molto difficile anche solo provare ad ipotizzarlo. Uno degli uomini chiave dell’Arsenal di Wenger è, però, il crack cileno: Alexis Sanchez. Dinamismo, tecnica ed imprevedibilità fanno del giocatore ex-Barcellona ed Udinese, un’arma letale. E’ lui l’uomo in grado di illuminare la squadra nei momenti bui: il ragazzo è abilissimo a muoversi tra le linee e, nel dribbling, è probabilmente uno dei migliori giocatori del panorama calcistico mondiale. Certo, giocare vicino ad Ozil rende tutto più facile: il tedesco, secondo miglior uomo assist in attività, è riuscito più volte a trovare l’invenzione giusta per lanciare in campo aperto il cileno che si è sempre fatto trovare pronto. Inoltre l’inserimento di Giroud come prima punta dovrebbe facilitare il compito di Sanchez, il possente attaccante francese è molto bravo a creare spazi ed a giocare di sponda, favorendo in questo modo le giocate dell’esterno offensivo sudamericano. In Premier League, finora, Alexis ha trovato la via del gol in ben 6 occasioni giocando complessivamente 867 minuti: un gol ogni 145 minuti, un gol ogni 3 tempi di gioco circa. Attenzione: nelle ultime 2 sfide di campionato il cileno è rimasto a secco, che riesca a tornare al gol proprio nel derby?

 

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Nel bene o nel male, la prestazione di Alexis Sanchez sarà determinante ai fini del risultato

Nicholas: Con Eriksen non stiamo parlando solamente del giocatore più tecnico della rosa, in alcune circostanze il giovane trequartista danese ha dimostrato di essere lui stesso il Tottenham. Se dovessi indicare il fantasista più forte nel campionato inglese, ma non solo, il primo nome ricadrebbe proprio sull’ex-Ajax. In questa stagione di Premier League, in sole otto presenze ha già siglato due gol e servito quattro assist per i compagni. La sua influenza sulla squadra si è vista in particolar modo nelle prime giornate, nelle quali è stato costretto a rimanere fuori a causa di un infortunio. Alla prima occasione utile, nel match contro il Crystal Palace, gli sono bastati pochi minuti per capovolgere le sorti della partita: ha recuperato la sfera e condotto il contropiede per poi servire un assist col contagiri per Son. Eriksen è un giocatore completo, Pochettino lo utilizza come trequartista nel 4-2-3-1, ma è in grado di giocare anche largo sulla sinistra e fare la mezzala nel 4-3-3, ovvero il ruolo che svolgeva all’Ajax. E’ dotato di una grande visione di gioco che abbina a una corsa instancabile, spesso si abbassa per ricevere palla e segue sempre l’azione da un versante all’altro facendosi trovare sempre smarcato. Ha una rapidità di gioco impressionante, nonostante sia dotato di un’ottima velocità e di dribbling preferisce giocare la palla con pochi tocchi. E’ estremamente pericoloso nei pressi del limite dell’area avversaria, in quanto dotato di un potente tiro dalla distanza, sa essere letale soprattutto sui calci di punizione. Mi aspetto molto da Eriksen in questo derby di Londra, con lui il Tottenham può sperare nella qualificazione alla Champions League.

 

Eriksen ha conquistato il Tottenham: da quando è rientrato, gli Spurs hanno accumulato 17 punti in 7 sfide. Mica male!
Eriksen ha conquistato il Tottenham: da quando è rientrato, gli Spurs hanno accumulato 17 punti in 7 sfide. Mica male!

 

Il pronostico – 1X2

Gianmarco: Eccoci arrivati al momento più difficile, vado a cercare la palla di vetro. Seriamente. L’Arsenal ha tutti i favori del pronostico in questo North London Derby: la squadra di Wenger è superiore a quella allenata da Pochettino e, se non bastasse, i Gunners giocano anche tra le mura amiche e non possono permettersi altre figuracce (il fattore pressione è un’arma a doppio taglio). Scelgo il segno 1, i padroni di casa riusciranno a travolgere il Tottenham al termine di una partita più che avvincente ma che vedrà il dominio di Sanchez e compagni. Dovessi ipotizzare un risultato, direi 3-1.

Nicholas: E’ difficile prospettare una vittoria per il Tottenham visti i precedenti all’Emirates, prima della vittoria in trasferta nel 2010, gli Spurs hanno strappato i tre punti in casa dell’Arsenal solo nel lontano maggio del 1993 grazie a una doppietta di Hendry. Il mio pronostico è quello di un pareggio, nonostante tutto credo che gli Spurs abbiano molte più speranze rispetto agli anni scorsi per due motivi: Wenger deve fare i conti con un’epidemia di infortuni e mancheranno molti degli uomini chiave, in particolar modo nella catena laterale di destra dove con ogni probabilità saranno schierati Campbell e Debuchy, i quali hanno palesato molte difficoltà nelle ultime uscite, se il Tottenham saprà sfondare su quel versante può ambire ai tre punti. Inoltre l’Arsenal è reduce da una pesantissima sconfitta per 5-1 sul campo del Bayern Monaco, la quasi sicura eliminazione dalla Champions può influire notevolmente sul morale.

 

 

Fonte foto: www.arsenal.com – www.bbc.com – www.skysports.com – www.forumfree.com – www.newsomali.com

 

About Gianmarco Galli Angeli 210 Articoli
Classe 96. Aspirante giornalista e telecronista, coltiva la sua passione scrivendo per tuttocalcioestero.it. E' un amante sfrenato degli intrecci specie quando a fondersi sono calcio e storia, lato poetico in una vita fatta di prosa.