Si fa sempre più intrigante la questione legata alla querelle “Sextape”, l’affaire legato ai due calciatori della nazionale francese Karim Benzema e Mathieu Valbuena. L’attaccante del Real Madrid è stato infatti accusato di aver ricattato il connazionale per non diffondere un video compromettente che mostrerebbe un rapporto sessuale tra lo stesso Valbuena e la sua compagna. Benzema nella giornata di ieri è stato iscritto nel registro degli indagati per “complicità nel tentativo di estorsione e partecipazione ad una associazione a delinquere”, dopo aver trascorso la notte precedente in custodia cautelare della polizia di Versailles. Un reato che prevede una pena minima di 5 anni di reclusione.
Il caso sta riempiendo le prime pagine di d’Oltralpe tutti i maggiori quotidiani, ma non solo. Secondo l’accusa l’attaccante franco-algerino non è l’unico colpevole di questa vicenda: il mese scorso infatti, l’ex attaccante di Liverpool e Lazio Djibril Cissé è stato fermato e subito rilasciato. Secondo alcune indiscrezioni pare che gli inquirenti stiano seguendo la pista che riguarda alcuni calciatori, di cui ancora non sono ancora stati diffusi. Secondo quando riporta una fonte investigativa citata dall’Equipe, sembra che Benzema abbia confessato proprio ieri mattina di essere coinvolto nella vicenda. Pare che che lo stesso attaccante delle Merengues abbia incontrato Valbuena durante il ritiro della nazionale francese in vista delle sfide con Armenia e Danimarca, e proprio in questa occasione lo abbia intimato a parlare. Un fatto davvero grave, che Benzema avrebbe giustificato dichiarando alle forze dell’ordine di averlo fatto “su richiesta di un amico d’infanzia”. Ammissione smentita poche ore dopo dal suo avvocato, Sylvain Cormier, che ha confermato l’innocenza del suo assistito: «Benzema è sospettato ma non colpevole e il dossier è stato presentato alla stampa in modo sbagliato e impreciso. Sono uscite molte falsità attribuite a Karim e molto è stato detto e scritto soprattutto contro di lui». Il legale ha inoltre aggiunto che l’attaccante della nazionale francese era “contento” di poter chiarire la sua posizione nella vicenda.
Le indagini erano partite in seguito alla denuncia presentata lo scorso giugno dallo stesso Valbuena in seguito a numerose chiamate anonime durante il ritiro con la nazionale. Al centrocampista i ricattatori avrebbero chiesto 150mila euro. Ora, in attesa degli sviluppi dell’indagine il giudice ha vietato a Benzema di incontrarsi sia con Valbuena che con gli altri indagati. Per questo i due non sono stati convocati per la doppia sfida di lusso dei Bleus contro Germania ed Inghilterra, in progremma il 13 ed il 17 novembre. Un duro colpo per Benzema, ma non l’unica: in Spagna infatti il presidente del Real Madrid Florentino Perez, un suo grande estimatore, sarebbe pensando di sospendere lo stipendo dell’attaccante, pari a 8 milioni di euro a stagione.