L’undicesima giornata di Premier League, che si concluderà oggi, ha visto ancora una volta Manchester City e Arsenal in vetta alla classifica a 25 punti. Le due compagini hanno vinto rispettivamente contro Norwich e Swansea.
All’Etihad il City deve soffrire più del previsto per avere ragione dell’ostico Norwich: dopo oltre un’ora senza reti, apre le marcature un colpo di testa di Otamendi sul corner calciato da De Bruyne. A sette minuti dalla fine Hart la combina grossa: il portiere della nazionale sbaglia la presa su un innocuo cross e regala a Jerome la palla del momentaneo pareggio. All’89’, però, anche l’estremo difensore avversario Ruddy rovina la partita dei suoi uscendo a vuoto e costringendo il difensore Martin all’intervento di mano sulla linea, con conseguente cartellino rosso e calcio di rigore: dal dischetto Yaya Touré non sbaglia infilando il terzo centro stagionale. Sbaglia invece il rigore del possibile 3-1 Kolarov, che calcia fuori.
Primo tempo senza reti anche in Galles, dove l’Arsenal dilaga nella ripresa: prima il colpo di testa di Giroud, e raddoppio del connazionale Koscielny sull’errore del portiere in uscita su palla inattiva, infine Campbell con un destro da centro area. Un netto 3-0 nel quale i gunners hanno mostrato sprazzi di ottimo calcio. Rimangono molti dubbi però sulla tenuta dell’Arsenal: “Può questa essere l’annata giusta per il titolo?”
A discapito del momentaneo primo posto in classifica, la banda di Wenger ha dato prova di non essere in grado di reggere il doppio impegno campionato-coppa: i gunners si sono ripresi in Champions solo l’ultimo turno disputato in casa, dove hanno trionfato per 2-0 sul Bayern Monaco, precedentemente sono giunte due clamorose sconfitte contro Dinamo Zagabria e quella all’Emirates in favore dell’Olympiacos, che hanno reso estremamente critico il passaggio agli ottavi di finale, considerando che il prossimo impegno sarà all’Allianz, in casa del Bayern, compagine contro la quale l’Arsenal nelle ultime due stagioni ha sempre concluso il proprio cammino europeo. Ad aggravare la situazione inoltre l’eliminazione dalla Capital One Cup con un pesantissimo 3-0 che ha permesso al modesto Sheffield Wednsday di accedere ai quarti di finale.
Decisamente più prolifico invece il cammino europeo del Manchester City che si è assicurato il secondo posto in classifica a seguito di una sconfitta e due vittorie, e già questa settimana potrebbe staccare il pass per gli ottavi di finale battendo in trasferta il Siviglia. Procede anche il cammino in Capital One Cup dove in settimana è arrivata una roboante vittoria per 5-1 contro il Crystal Palace, a dimostrazione di come sia decisamente più costante e concreta la squadra di Pellegrini a dispetto dei rivali londinesi.
Analizzando anche le spine dorsali delle due squadre in vetta, il Manchester City risulta essere ancora una volta una squadra nettamente migliore:
I gunners con l’acquisto di Cech dal Chelsea (unico investimento estivo degno di nota) possono pareggiare il valore di Hart, ma il reparto difensivo dei citizens risulta è decisamente migliore: Koscielny è un buon giocatore, ma non si avvicina al capitano Vincent Kompany, nonché uno dei migliori difensori al mondo da molti anni a questa parte. Il divario è evidente a centrocampo: Wenger a partire dalla scorsa stagione ha spostato Cazorla in mediana, con il compito di dirigere la squadra. Lo spagnolo fino ad ora sta disputando una buona stagione ed ha dispensato 3 assist per i compagni, senza mai andare a rete (lo scorso anno i centri furono 7). Tutt’altro rendimento da parte di Tourè, che in un egual numero di presenze ha segnato 4 gol, tutti quanti decisivi, e dispensato altrettanti assist per i compagni.
Anche sulla trequarti prevale il City nel confronto fra gli uomini chiave, ovvero David Silva-Ozil. Lo spagnolo, attualmente ai box per infortunio dimostra di essere ancora una volta l’eroe silenzioso dei citizens, dispensando 7 assist per i compagni in un egual numero di gare, andando a segno una sola volta in Premier. Quest’anno è cresciuto anche il rendimento del trequartista tedesco, nonostante questi pecca di essere discontinuo persino all’interno della singola partita. Per Ozil 9 assist in 14 gare giocate e due gol segnati.
Non vi è nemmeno l’ombra di una sfida fra le punte: Giroud ha siglato 7 gol in 16 partite disputate, spesso partendo dalla panchina, dato che Wenger gli ha preferito Walcott, fra l’altro non con dei risultati entusiasmanti. Tutt’altri numeri da parte di Aguero, nonostante gli infortuni l’argentino ha segnato 8 reti in 11 gare.
Le prossime partite ci diranno se l’Arsenal sarà in grado di reggere il passo, saranno fondamentali l’esame del Bayern Monaco e il derby contro il Tottenham nel prossimo weekend. Sarà molto importante per i gunners mantenere un buon passo, cercando di presentarsi allo scontro diretto del 19 dicembre con qualche punto di vantaggio.