Prima da allenatore per Rigobert Song: è il nuovo ct del Ciad

La leggenda del calcio camerunense Rigobert Song inizierà la sua carriera di allenatore il prossimo 9 novembre: siederà sulla panchina del Ciad contro l’Egitto per il secondo turno preliminare di qualificazione alla Coppa del Mondo 2018.

39enne, ex difensore e capitano della nazionale camerunense (137 caps) con un passato più folkloristico che altro in Italia (mezza stagione alla Salernitana in serie A) ma una carriera più che dignitosa (Liverpool, West Ham, Galatasaray) subentra al francese Emmanuel Tregoat la cui posizione era stata indebolita dagli ultimi risultati nella corsa alla qualificazione della Coppa della Nazioni Africane del 2017 (ko contro Nigeria e proprio Egitto) e che aveva terminato il suo contratto a fine settembre non riuscendo a strappare il rinnovo.

Tregoat ha lasciato comunque con un buon risultato come il passaggio del primo turno preliminare per i Mondiali eliminando (sebbene a fatica) la Sierra Leone ma anche polemizzando contro la Federazione locale, rea di non supportare adeguatamente il suo lavoro e il progresso del movimento calcistico autoctono: dalla lentezza dei dirigenti nelle convocazioni ai militanti all’estero (di norma 15 giorni prima del match, termine spesso sforato con la conseguenza del rifiuto dei club di “concedere” i propri giocatori) alle enormi difficoltà ad organizzare le trasferte, dalle indegne condizioni dei campi di gioco (raramente d’erba) all’assenza di un vero e proprio campionato nazionale. Tutto alquanto frustrante per una selezione di livello non così basso come si potrebbe passare: le “stelle” sono il mediano Mahamat (mediano con un paio di presenze in Liga, ora nella massima serie greca) e la punta Ndouasel (ex Terek, oggi segna in Tunisia).

Ora però, un avversario ben più ostico come i “Faraoni” dell’Egitto. Battesimo di fuoco per l’inesperto Song (ritiratosi nel 2010 è stato poi Team Manager del Camerun e commentatore Tv), che cercherà di sopperire l’inesperienza manageriale con l’innegabile carisma che sul campo gli ha concesso di indossare maglie prestigiose nonostante modesti mezzi tecnici.