Rúben Neves, ennesimo talento scuola Porto, nella partita di martedì tra i lusitani e il Maccabi Tel Aviv é diventato il più giovane capitano nella storia della Champions League. Traguardo raggiunto a 18 anni, 7 mesi e 7 giorni; record che prima di lui apparteneva a Rafael van der Vaart (capitano a 20 anni in un Ajax-Milan del 2003) e che il ragazzino di Santa Maria da Feira ha letteralmente frantumato. Un predestinato, direbbero gli esperti, capace di bruciare le tappe fin da subito: dopo l’intera trafila nelle giovanili del Porto esordisce in campionato a 17 anni e mezzo realizzando il gol che lo fa diventare il calciatore portoghese più giovane a segnare nella Primeira Liga, per poi ripetersi qualche giorno più tardi esordendo in Champions e diventando il più giovane portoghese ad esordire in una competizione Uefa per club. Mica male.
Rúben Neves é un ragazzo nato per essere leader, centrocampista tuttofare anche se preferisce agire da mediano; è già padrone del centrocampo del Porto e della nazionale portoghese Under 21, con un occhio alla nazionale maggiore sognando una convocazione ai prossimi Europei. Intanto ad Oporto si godono il gioiellino di casa e vengono respinti gli assalti dei maggiori club europei, Chelsea e Atletico Madrid su tutti. I lusitani, si sa, sono una bottega carissima e non svendono i propri giocatori anche se di fronte a un’offerta irrinunciabile tutto potrebbe essere messo in discussione e il talentino portoghese potrebbe andare via. Quello che é certo é che siamo di fronte a un giocatore che ha tutte le potenzialità per diventare tra i più forti del mondo.