Il Girone A riserva emozioni anche in questo terzo turno di Europa League: nello scontro tra le due favorite del girone ma ancora senza vittorie, il Fenerbahce batte l’Ajax solo grazie ad un gol allo scadere di Fernandao. Vittoria meritata per i turchi che rilanciano le proprie ambizioni di qualificazione che invece è sempre più vicina per i sorprendenti norvegesi del Molde che battono senza fatica il Celtic e comandano il girone con autorità.
CLASSIFICA GIRONE A: Molde 7, Fenerbahce 4, Ajax 2, Celtic 2
MOLDE-CELTIC 3-1 (11’ Kamara, 18’ Forren, 56’ Elyounoussi; 55’ Commons) Il destino metteva di fronte due tecnici norvegesi: tra i padroni di casa Solskjaer appena tornato sulla panchina del Molde che lasciò due anni per l’avventura in Premier League col Cardiff (finita male, esonerato dopo 8 mesi), dall’altra il connazionale Ronny Delia, col suo Celtic alla prima da avversario di un club norvegese. Il Molde (solo settimo nel suo campionato e quasi fuori dalla zona coppe) è imbattuto nelle ultime quattro partite europee casalinghe e si trova primo nel girone; gli scozzesi (primi in patria) hanno pareggiato i primi due match per 2-2 e cercano la prima vittoria. Nel Molde tridente Elyounoussi-Mostrom-Kamara con a centrocampo il 40enne Daniel Hestad, il più anziano giocatore di tutta la fase a gironi dell competizione; nel Celtic dopo più di un mese torna titolare proprio il norvegese Johansen mentre unica punta è ovviamente il bomber Griffiths.
Partenza sprint dei norvegesi che al 18° si trovano già sul 2-0: Kamara segna al primo affondo dei padroni di casa (destro sul primo palo su assist di Elyounoussi), il centrale Forren raddoppia con un bel diagonale mancino al volo a finalizzare al meglio un’azione personale del finlandese Toivio sulla fascia sinistra. Celtic allo sbando e incapace di reagire rischiando anzi di subire il raddoppio a fine primo tempo, bravo Gordon a sventare la conclusione di uno scatenato Elyounoussi. Dopo una prevedibile ramanzina di Delia all’intervallo, gli scozzesi si presentano con l’intenzione di rimettere in piedi il match, e ci riescono: Commons approfitta di un errato disimpegno difensivo e dimezza lo svantaggio. Ristabilisce però le distanze un minuto dopo Elyounoussi con un mancino al volo su cross dalla destra di prima di Mostrom. E’ il gol che frustra le speranze di rimonta del Celtic che rischia più volte di subire il poker (ci vanno vicini il neoentrato Eirik Hestad e Hussain) mentre solo nel recupero l’israeliano Biton impegna il 20enne portiere di casa Horvath.
FENERBAHCE-AJAX 1-0 (89′ Fernandao) Entrambi i blasonati club (entrambi eliminati dai playoff Champions) si presentavano stranamente ancora alla ricerca di una vittoria nel girone. Il Fenerbahce, squadra a due facce come ha confermato in conferenza il suo stesso tecnico Vítor Pereira (Una è entusiasta, ambiziosa e divertente, l’altra è nervosa e getta la spugna sotto pressione), si presenta con molte riserve, dal portiere Fabiano al centrale Ba, dal terzino Gonul al serbo Markovic appena rientrato da un infortunio; l’Ajax, primo in Eredivisie e forte di una tradizione di sole vittorie contro club turchi, presenta la solita “scolaresca” con Schone unico over 23 e senza una vera punta visti gli infortuni di Sanogo e Milik.
Turchi aggressivi in avvio, manovrano bene sulla trequarti con tecnici Nani, Diego e Markovic e arrivano spesso alla conclusione: Cillesen è costretto a sventare in serie i tentativi (non irresistibili a dirla tutta) di Nani, Van Persie e Kjaer. Gli ospiti non sono mai pericolosi e nemmeno sempre attenti in difesa regalando alla mezz’ora un’altra grossa chance al loro connazionale Van Persie, che li grazia con un tiro a giro molle sul secondo palo. Nella ripresa non cambia il copione, è monologo gialloblù: Cillesen respinge i tentativi di Nani, Passa il tempo e i turchi si innervosiscono riuscendo a trovare sempre meno spazi, si disuniscono e concedono una grande occasione a Klaassen che di testa, su cross di Schone, impegna Fabiano nel suo primo intervento della serata. Pereira sostituisce Van Persie col gigantesco Fernandao per l’assalto finale che però, in effetti, non si concretizza. Quando pare certo lo 0-0 ecco che da un corner tagliato di Erkin Fernandao trova la zuccata vincente (anche grazie ad una deviazione di un avversario sottoporta).