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Il Gruppo F delle qualificazioni per Euro 2016 anche in questo turno ha regalato emozioni e anche un verdetto. Serata storica al “Windsor Park”: l’Irlanda del Nord centra la vittoria che cercava (contro una derelitta Grecia) e si qualifica così matematicamente per il primo Europeo della sua storia. Il secondo posto (valido per la qualificazione diretta) se lo giocheranno così due nazionali che hanno convinto davvero poco stasera: la Romania ha pareggiato in extremis in casa contro la Finlandia, l’Ungheria ha vinto ma di misura e dopo essere passato in svantaggio contro le Far Oer che confermano ancora di non essere più una squadra materasso.
CLASSIFICA: Nord Irlanda 20; Romania 17; Ungheria 16; Finlandia 11; Far Oer 6; Grecia 3
IRLANDA DEL NORD-GRECIA 3-1 (35′ 58′ Davis, 49′ Magennis; 87′ Aravidis) All’Irlanda del Nord bastavano due punti tra stasera e l’ultimo turno per potersi qualificare, invece ne fa tre tutti insieme e può già pensare alla trasferta francese del prossimo anno. I nordirlandesi affrontavano, senza il bomber Lafferty squalificato, la Grecia malinconicamente ultima (ha perso tutte e quattro le gare di qualificazione in casa senza segnare) e decisa a salvare almeno parzialmente l’onore pur senza il romanista Manolas (sostituito dal veronese Moras); le motivazioni hanno però fatto la differenza. Prima mezz’ora equilibrata coi padroni di casa ad affidarsi allo specialista dei calci da fermo Norwood e gli ospiti all’estro dell’udinese Kone. I nordirlandesi passano alla prima vera occasione: Evans apre sulla destra per Dallas che dal fondo mette a centroarea dove è puntuale l’inserimento di capitan Davis. Sull’onda dell’entusiasmo i padroni di casa cercano il raddoppio già nel finale di tempo con Brunt e Magennis anche se allo scadere Mitroglou centra un palo clamoroso con una conclusione dal limite; 2-0 che arriva nella ripresa proprio con Magennis sugli sviluppi di un corner battuto da Norwood, con un prepotente stacco ad anticipare Sokratis e seguente colpo di testa in rete dell’attaccante, al primo gol in nazionale. Dieci minuti dopo altro corner e altro gol di testa, che chiude i discorsi match e qualificazione: batte Brunt, respinta corta di testa di Samaris e ribattuta sempre di testa al volo di Davis che uccella Karnezis. Tolto il piede dall’acceleratore i nordirlandesi lasciano un po’ di spazio ai greci (entrano il trequartista Mantalos, la punta Athanasiadis e debutto del gioiellino del Paok Pelkas) che segnano il gol della bandiera con Aravidis (tocco sulla linea di porta su cross basso di Torosidis).
ROMANIA-FINLANDIA 1-1 (91′ Hoban; 67′ Pohjanpalo) La Romania aveva bisogno di una vittoria per sperare di recuperare terreno sulla capolista Nord Irlanda e “seminare” le inseguitrici. All’“Arena Nationala”, nonostante un undici molto offensivo schierato da mister Iordanescu con quattro attaccanti come Torje, Chipciu, Stancu e Keseru, va invece in scena l’ennesima prestazione deludente dei rumeni reduci da una vittoria di misura sulle Far Oer e tre 0-0 consecutivi. Davanti si trovano una Finlandia rigenerata dall’arrivo del nuovo ct Kanerva capace di vincere due partite su due che, ben coperta e organizzata, evidenzia ancora una volta una fase offensiva decisamente scadente a dispetto di una difesa granitica (solo un gol subito prima di stasera). L’avvio rumeno fa ben sperare (Keseru e Stancu alla conclusione) ma è un fuoco di paglia e nel resto del primo tempo non si registrano altre occasioni. La ripresa inizia con un campanello d’allarme per i padroni di casa (colpo di testa di Pukki che non trova la porta per poco) che colpiscono un palo con Torje e poco dopo subiscono il vantaggio ospite: ripartenza veloce dei finnici orchestrata da Pukki, la punta ex Celtic attende e serve l’accorrente Pohjanpalo che controlla in corsa e conclude con un diagonale mancino; terzo gol nelle ultime 3 partite per il 21enne attaccante di proprietà del Bayer Leverkusen. I rumeni si riversano in attacco ma sbattono contro il portiere Hradecky, rischiano di subire il raddoppio (attento Tatarusanu su Ring e Pukki). Al primo minuto di recupero arriva l’insperato pareggio: gran giocata del neoentrato Maxim che serve in area con un cucchiaio Andone, tocco respinto dall’uscita di Hradecky e tap-in decisivo di Hoban (al primo gol in nazionale). Ennesimo pareggio per la Romania che si dovrà guadagnare la qualificazione alle isole Far Oer ma che, almeno, “elimina” i finlandesi.
UNGHERIA – FAR OER 2-1 (63′ 71′ Bode; 11’ Jakobsen) L’Ungheria vince ma non convince. I magiari confermano di trovarsi più a loro agio in trasferta (8 dei loro 13 punti arrivati fuori casa) mentre le Far Oer si regalano un’altra serata che regala tanta autostima (ma zero punti). A confermare il loro buon momento, gli ospiti passano dopo dieci minuti con una ripartenza: Edmundsson serve in area Jakobsen che riceve spalle alla porta, elude con una finta l’intervento del diretto marcatore Juhasz, si gira e batte con un piatto mancino il vecchio Kiraly. Reazione ungherese impalpabile: Dzudszak predica nel deserto e conclusioni isolate di Nagy e Gera. Mister Storck presenta ad inizio ripresa mette dentro le punte Nemeth e Daniel Bode al posto di Bodi e Toszer; l’attaccante del Ferencvaros entra subito in partita e, dopo un paio di occasioni sprecate per Juhasz e Nicolics, ribalta il risultato segnando due volte in 8 minuti (prima con un preciso colpo di testa su assist di Kadar e poi con un gran destro indirizzato sul primo palo e che finisce sotto la traversa). Un uno-due mortificante per i nordici che, generosamente provano a pungere la difesa di casa, senza riuscirci. I magiari sono attesi ora da una trasferta in Grecia.
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