Rapid-Salisburgo 1-2: decide un tiro deviato, “Tori” ora a -1 dalla vetta

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Il Salisburgo si vendica della sconfitta casalinga di due mesi fa infliggendo al Rapid una sconfitta (sempre per 2-1) al “Prater”. Match divertente nel primo tempo, troppo nervoso nella ripresa, dove gli ospiti trovano (letteralmente) il gol vittoria con un tiro sbilenco di Schwegler deviato in rete dalle terga di Dibon. Red Bull salgono dal quarto al secondo posto, ad un solo punto dal Rapid.

Il Rapid si presentava reduce dall’impegno di giovedì sera in Europa League (vittoria a Minsk, prima nel girone) e con 4 punti di vantaggio sul Salisburgo quarto in classifica ma in ripresa dopo un pessimo avvio di stagione (eliminazione dai preliminari di Champions prima e di Europa League poi, un punto nelle prime tre di campionato). Le formazioni sono quelle annunciate: tra gli ospiti coppia difensiva Miranda-Car (capitan Hinteregger infortunato) mentre in mediana accanto all’intoccabile Keita confermato il versatile terzino svizzero classe ’94 Schmitz; tra i biancoverdi solo tre novità rispetto al match di tre giorni prima e cioè il terzino destro Auer, l’ala Schobesberger e la punta Prosenik (in panca Jelic).

Match molto frizzante nel primo tempo grazie alle due squadre che mantengono i reparti molto stretti e le difese molto alte. Meglio gli ospiti in avvio con un paio di occasioni prima per Berisha (anticipato di un soffio in angolo da Dibon) e per “El Capitan” Soriano che con un esterno destro impegna Novota. Anche il Rapid si fa vedere, soprattutto sulle fasce, in particolare quella mancina dove funziona bene la coppia Stangl-Kainz. Proprio loro sono i protagonisti del gol biancoverde al 17°: corner di Kainz, colpo di testa del terzino piuttosto debole ma che finisce in rete beffando il portiere ospite Walke beffato dalle deviazioni mancate davanti a lui di Schmelzer e Dibon. I biancorossi reagiscono subito creando un’altra occasione: combinazione Soriano-Berisha-Keita e conclusione del maliano su cui è ancora bravo Novota a deviare in corner. Il portiere slovacco si ripete poco dopo anche una sua una precisa punizione dal limite di Soriano; lo imita anche il collega Walke che neutralizza una conclusione di Auer. Allo scadere arriva il pareggio (meritato, va detto) degli ospiti: Minamino (fin lì invisibile) prende palla, chiede ed ottiene un uno-due con Soriano, entra in area e fulmina Novota con un forte mancino.

La ripresa è di tutt’altra pasta: molto nervosismo, molti falli, poche emozioni. Non accade nulla di rilevante fino all’ora di gioco quando Zeidler si decide a mettere in campo Reyna: il rapidissimo peruviano mette da subito in ansia la retroguardia biancoverde che capitola al 65°. Sugli sviluppi di un corner la palla arriva poco fuori il limite dell’area a Schwegler che abbozza un destro sbilenco deviato però in rete dal fondoschiena di Dibon. I “Tori rossi” si ritrovano così nelle migliori condizioni per gestire il match e cioè difendendo e provando a colpire in ripartenza puntando sugli scatti brucianti di Reyna. Barisic inserisce Jelic e Huspek per rivitalizzare l’attacco ma la difesa salisburghese si dimostra (finalmente, in campionato non ha subito gol solo in un match) concentrata fino all’ultimo e concede poco o nulla. Rapid che recrimina a fine match contro l’arbitraggio (proteste per un fallo da rigore di Keita su Hoffmann).

 

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(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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