Una rete di Léo Baptistão regala al Villarreal una notte da sogno, probabilmente l’apice della carriera di Marcelino che ha domato con intelligenza e buon calcio, ma soprattutto determinazione, un Atlético Madrid re in questo campo. Se stasera il Celta Vigo non dovesse sbancare l’Ipurúa di Eibar, il Sottomarino giallo diventerebbe per la prima volta nella sua storia e in sedici anni di Primera División, capolista della classifica. Nella Plana Baixa è una magnifica notte per sognare.
Marcelino torna a puntare sui titolari ma con qualche defezione: Trigueros affianca Bruno Soriano, mentre sulle fasce Jonathan dos Santos prende il posto di Nahuel Leiva. Sull’altro fronte il solito Castillejo, mentre in attacco Soldado stringe ai denti con Léo Baptistão compagno di reparto. Anche Diego Pablo Simeone dà largo spazio al turn-over cambiando cinque pedine dall’infrasettimanale: in mediana torna Tiago vicino a Gabi con Saúl Ñíguez dirottato all’esterno assieme a Óliver Torres, mentre in avanguardia si rivede Jackson Martinez con Griezmann. Ma in campo c’è spazio solo per i padroni di casa, che con un gioco ammaliante e razionale dettano i tempi alla gara.
Gli uomini di Simeone sono costantemente dietro la linea del pallone, si chiudono, attendono e aspettano, ma al quarto d’ora un’intuizione di Trigueros apre la difesa degli ospiti. Il regista trova un filtrante in verticale per Léo Baptistão che sfonda per vie centrali e grazie alla collaborazione di Soldado chiude un triangolo con cui può facilmente battere Oblak e portare in vantaggio i suoi compagni. La reazione dei colchoneros non arriva: è sempre e solo il Sottomarino giallo a manovrare e l’Atlético Madrid la palla non la vede proprio. A dirla tutta la gestione dei padroni di casa è molto paziente, l’unico vero affondo arriva solo al 38′ quando Castillejo sfiora il raddoppio con un bel colpo di testa che lambisce il palo, per il resto è puro controllo. Anzi, quando Bailly o Ruiz soffrono di qualche amnesia difensiva, ci pensa Areola a tappare i buchi.
Nella seconda parte Simeone ricomincia con Vietto e Fernando Torres, privandosi di Jackson Martinez e spostando Saúl Ñíguez al centro del campo, mentre Marcelino butta nella mischia Nahuel Leiva al posto di Léo Baptistão. Gli ospiti alzano il baricentro e iniziano man mano a riprendere in mano la partita ma il Villarreal ha qualcosa in più. La stessa cattiveria dei suoi avversari e inoltre la razionalità di chi sa quanto lontano possa andare. In fase difensiva il Submarino amarillo non concede praticamente niente: se Bailly difetta in fase di costruzione, quando c’è da raccattare palloni si trasforma in un gigante e lo dimostra soprattutto nella ripresa.
L’Atlético Madrid trova un tiro nello specchio della porta a soli due minuti dal termine. Riprende in mano le redini del gioco e soffre pochissimo, ma non mette mai in discussione il risultato. La spunta il Villarreal di Marcelino che eguaglia la miglior partenza in campionato della sua storia, come seppe già fare Manuel Pellegrini nel 2008/09, continuando un cammino costellato di grandi soddisfazioni. Rimandati i colchoneros di Simeone al secondo arresto stagionale, dopo la sconfitta contro il Barcellona.
Tabellino:
Villarreal: Areola 6,5; Mario Gaspar 6,5, Bailly 7,5, Víctor Ruiz 7, Jaume Costa 6,5; Jonathan dos Santos 6,5 (67′ Denis Suárez 6), Trigueros 6,5 (74′ TomásPina ng), Bruno Soriano 7, Castillejo 5,5; Léo Baptistão 6,5 (46′ Nahuel Leiva 5), Soldado 6.
Atlético Madrid: Oblak; Jesús Gámez, Godín, J.M. Giménez, Filipe Luis; Saúl Ñíguez, Tiago, Gabi (46′ Vietto), Óliver Torres (66′ Ángel Correa); Griezmann, Jackson Martinez (46′ Fernando Torres).
Gol: 14′ Leo Baptistão.
Arbitro: Fernández Borbalán. Ammoniti: Griezmann, Soldado, Tiago e Jaume Costa.