Il Villarreal espugna La Rosaleda con un’autorete di Tissone a cinque anni di distanza da quel 2-3 del 27 settembre 2010, ma soprattutto agguanta Real Madrid e Celta Vigo in testa alla classifica, scavalcando il Barcellona. Chiude per la prima volta in stagione con la porta imbattuta, e fa registrare la miglior partenza di Liga con quattro vittorie e un pareggio nelle prime cinque gare, proprio come nel 2008/09, quando Manuel Pellegrini chiuse quinto. Tragedia per il Málaga, unica squadra spagnola della piramide professionistica a non aver ancora segnato un gol, che dopo cinque turni è ancora a secco: in Primera División è accaduto soltanto alla Real Sociedad 1991/92 e allo Xerez 2009/10. A conti fatti i boquerones hanno vinto solo una delle ultime sedici gare ufficiali e non erano mai partiti così male in campionato.
Marcelino continua con la sua filosofia del turn-over (ribadito in conferenza-stampa “necessario e imprescindibile”) e si dimostra disposto a scelte azzardate come ad esempio spostare Mario, terzino destro, al centro della difesa al fianco di Bailly per far riposare Víctor Ruiz. Dalla cintola in su l’unico titolare è Tomás Pina, spalla a spalla con Jonathan dos Santos, Denis Suárez e Samu García esterni e la coppia Léo Baptistão–Adrián López in attacco, con Soldado e Bakambu infortunati. Il 4-2-3-1 di Javi Gracia ritrova Weligton in difesa ma perde Amrabat sulla trequarti per infortunio, quindi sono confermati Tissone e Recio in cabina di regia, Ricardo Horta e Duda sulle ali e Charles punta di diamante.
Il tecnico amarillo perde subito un altro pezzo: Adrián López deve lasciare il campo dopo una manciata di minuti e al suo posto si fa spazio Nahuel Leiva. I ritmi sono altissimi, il centrocampo è solo una zona di transito tra continui ribaltamenti di fronte, ma le difese si fanno valere e di vere e proprio occasioni da gol non se ne vedono granché. Il primo brivido arriva alla mezzora quando Samu García spiazza il muro andaluso con un triangolo di tacco che manda in porta Nahuel, ma a tu per tu con Kameni si fa ipnotizzare e gli tira addosso. I padroni di casa rispondono subito dopo con Ricardo Horta che ha l’opportunità di battere Areola sul secondo palo ma al momento di impattare il cross non trova lo specchio della porta. Non passa nemmeno un minuto che, nel momento migliore del Málaga, Léo Baptistão semina panico nella difesa andalusa con un affondo fulminante, ma come suo solito cicca il fendente. Ci riprova nell’azione successiva ma stavolta è Kameni a respingere l’assalto.
Nella seconda parte le gambe iniziano ad appesantirsi e la gara offre meno spunti. Le sortite di Nahuel Leiva, in continua crescita, sono la miglior arma del Villarreal, ma il Sottomarino giallo trova l’unico affondo pericoloso sempre con Léo Baptistão, che all’ora di gioco trova il corridoio libero sulla fascia sinistra e si invola in porta, ma calcia alle stelle invece di servire il compagno. Poi la rete che deciderà la partita: punizione di Denis Suárez verso il centro dell’area, dove Tissone, completamente solo, si tuffa per spiazzare Kameni e trova l’angolino. È una doccia fredda per la Rosaleda.
C’è tempo per rimettere in carreggiata il match, soprattutto considerando che il Villarreal non è nuovo a tracolli nei minuti finali (vedi l’esordio stagionale a Siviglia). Duda crea situazioni interessanti a palla inattiva, ma la palla buona capita a Charles che con un tiro dal limite mette in serie difficoltà Areola, ma alla fine terminerà così. Il Submarino amarillo inanella la quarta vittoria consecutiva in Liga che significa +7 sul Valencia, +8 sulla Real Sociedad, +10 sull’Athletic Bilbao e +11 sul Siviglia. La stagione è appena iniziata, ma se il buongiorno si vede dal mattino…
Tabellino:
Málaga (4-2-3-1): Kameni; Rosales, Angeleri, Weligton, Boka (89’ Juancar); Tissone, Recio; Ricardo Horta (75’ Tighadouini), Juanpi (55’ Duje Čop), Duda; Charles. All. Javi Gracia.
Villarreal (4-4-2): Areola 6,5; Rukavina 6, Mario Gaspar 6,5, Bailly 6,5, Jokić 6; Samu García 5,5, Tomás Pina 5,5 (62’ Bruno 6), Jonathan Dos Santos 6,5 (67’ Trigueros 6), Denis Suárez 5,5; Adrián López ng (9’ Nahuel Leiva 7), Léo Baptistão 7. All. Marcelino,
Gol: 71’ aut. Tissone.
Arbitro: De Burgos Bengoetxea. Ammoniti: Jonathan dos Santos, Boka, Bailly e Denis Suárez.