Ci sono tanti modi per vincere le partite: alcuni di essi prescindono dai semplici tre punti in palio. Oggi, contro il Real Madrid, il Granada ha vinto la sua partita al Bernabeu. Dagli sfottò sul web della vigilia, con scommesse su quanti gol avrebbe incassato l’undici di Sandoval, ai timori – poi convertiti in applausi al fischio finale – del mitico stadio della capitale. E’ finita però 1-0 per il Real Madrid, ha deciso Benzema a inizio ripresa. Ma quella di oggi è stata di certo la più brutta prestazione del primo mese della gestione Benitez. Difesa svagata, centrocampo pigro, attacco spuntato. Può capitare, specie dopo due goleade (contro Espanyol e Shakhtar) e contro un avversario di certo sottovalutato. Con le dovute proporzioni, Benitez ha dilapidato punti su punti in Italia alla guida del Napoli contro le cosiddette provinciali. Oggi, senza il talento delle sue stelle, due aiutini arbitrali, il pomeriggio perfetto di Keylor Navas e una bella dose di fortuna, l’esito sarebbe stato nefasto.
Intendiamoci, il Madrid ha creato, anche tanto nel primo tempo. Ma quasi per inerzia. A conti fatti, già nell’intervallo gli ospiti erano sì contenti di essere sullo 0-0, ma qualche rammarico già ronzava in testa. Ci si aspettava più turnover da parte di Benitez, soprattutto considerata l’insidiosa trasferta di Bilbao nell’infrasettimanale. Invece quasi tutti i big in campo, da registrare solo l’esordio di Lucas Vazquez dal primo minuto.
Un esterno di Ronaldo ribattuto coi piedi da Fernandez, il piatto destro a colpo sicuro di Modric col portiere ospite ancora gran protagonista, un’altra occasione sprecata da Isco: è questo il bottino del Real Madrid nei primi 45 minuti. Ma l’episodio più importante è il gol annullato a El Arabi: regolare la posizione del marocchino sul cross di Success. Non era quello il primo squillo del Granada, non sarà l’ultimo: un cross di Biraghi, ottima prestazione del prodotto del vivaio dell’Inter, metteva i brividi a Navas (bravo Marcelo nella chiusura), poi ancora El Arabi imboccava Success, stoppato dall’uscita a valanga del portiere di casa.
Già, Keylor Navas: un’estate con le valigie in mano, ora primo portiere del Real Madrid a mantenere la porta imbattuta nelle prime quattro giornate dalla stagione 75-76 (ci riuscì Miguel Angel). Il record di imbattibilità a inizio stagione potrebbe essere superato già contro l’Athletic, bisognerà resistere per più di 71 minuti.
Il costaricano è risultato decisivo anche a inizio ripresa. Prima, però, la clamorosa supponenza di Success che prova un improbabile pallonetto imbeccato dallo splendido tacco di El Arabi, poi il gol del vantaggio del Real Madrid, siglato da Benzema di testa. E’ il minuto 55, dolcissimo il cross di Isco (che parte però in fuorigioco, anche se millimetrico) che trova pronto il francese, al quarto gol consecutivo (Benitez gliene ha chiesti 25). Poco dopo, dicevamo, decisivo Navas: funambolico El Arabi che fa fuori mezza difesa di casa, pronto l’ex Levante in un’altra uscita “disperata” a chiudere lo specchio della porta. Episodi che spaventano Benitez che, nel finale, prova addirittura a coprirsi inserendo Casemiro per Isco. Il tecnico ex Liverpool concede anche i primi minuti al Bernabeu a Kovacic, dopo il pericoloso diagonale di Ronaldo (reduce da otto gol in due partite ma oggi sottotono) e la conclusione dalla distanza di Modric. Finisce 1-0, Sandoval può essere orgoglioso dei suoi. Intanto il Real Madrid è provvisoriamente primo in campionato.