Il Borussia Dortmund è ripartito, ripartito sul serio. Si è chiusa, non senza lacrime, la gestione Klopp e le prime fasi dell’era Tuchel sembrano preludio di un’avventura positiva. Difficile sarà ripetere i fasti del recente passato, ma il club giallonero lavora bene, con calma e cura per i dettagli. Tante belle cose ha fatto il BVB in Champions League, lo scorso anno è arrivata la qualificazione in Europa League. Non è la stessa cosa, ma questo torneo va onorato nel migliore dei modi. Decima vittoria su dieci incontri disputati, il successo su Krasnodar vale ancora di più per il modo in cui è maturato. Un gol in pieno recupero per aggiudicarsi i tre punti, epilogo drammatico di un match tirato. Ma andiamo con ordine.
Inizio shock, con gli ospiti che si portano avanti con Mamadev, appostato all’altezza del palo dopo la bella iniziativa di Smolov sulla sinistra, Ginter bruciato. Gli uomini di Tuchel si scuotono, Mkhitaryan e Aubameyang sfiorano il pari. Sforzi ripagati prima della sosta, Park Joo-Hoo serve Ginter per l’incornata e la palla termina alle spalle di Dykan. E’ un Borussia Dortmund con gli attributi, dopo la sosta un’altra bella dose di occasioni, Mkhitaryan prova e riprova ma non riesce a far pace con il gol. Dykan è bravo sul tiro di Januzaj a 25 dal termine, corre il cronometro e il Kuban restiste. Questo Borussia Dortmund però merita la vittoria e riesce a garantirsela quando non sembrava più possibile, grazie a Park.
Il Borussia Dortmund vola al comando del gruppo C di Europa League, in virtù del pari a reti bianche tra Gabala e Paok Salonicco. Gli azeri si sono resi pericolosi con Richardinho, bravo lo svedese Robin Olsen a dirgli no. Non da meno il suo collega Bezotosny, preciso su Sabo e Rodrigues. Un pareggio tutto sommato giusto, gli equilibri del girone sono tutti da definire.
Borussia Dortmund-Krasnodar 2-1
Gabala-Paok 0-0