Domani sera il Villarreal ricomincerà l’avventura in Europa League all’Hernst Happel Stadion di Vienna, ovvero l’impianto che ospita le partite casalinghe della nazionale austriaca e dall’anno scorso anche del Rapid Vienna, ma soltanto fino al termine dei lavori per il nuovo stadio. Sarà un debutto assoluto per il Sottomarino giallo che non ha mai calcato alcun campo della capitale austriaca, ma che torna oltralpi a pochi mesi di distanza dai sedicesimi di finale di febbraio scorso contro il Salisburgo. Il bottino dei precedenti contro formazioni austriache segna un sostanziale equilibrio: nel 2009/10 il Salisburgo vinse entrambi i confronti, mentre nell’ultima sfida è stata la squadra di Marcelino ad aggiudicarsi entrambe le gare. Per quanto riguarda il Rapid Vienna invece, l’ago della bilancia pende dalla parte delle spagnole. Nel primo turno della Coppa dei Campioni ‘56/57 fu eliminato dal Real Madrid in tre gare, salvo riprendersi la rivincita nel secondo turno dell’edizione ‘68/69, poi solo delusioni. Nel primo turno della Coppa delle Coppe ‘76/77 l’Atlético Madrid divenne la prima formazione spagnola a espugnare Vienna grazie alla rete a tre minuti dal termine del ‘Ratón’ Rubén Ayala (solo grazie alla sua omonimia l’ex-difensore di Milan e Napoli Roberto Ayala venne soprannominato anch’egli ‘Ratón’), superando poi il turno, mentre nella Coppa Uefa ‘81/82 ripeté l’impresa il Real Madrid che si qualificò grazie alla rete di Santillana a Vienna.
Al netto di questi dati il Rapid non batte una compagine spagnola dal 20 novembre 1968, ovvero da quasi quarantasette anni, anche se da allora ha avuto solo quattro occasioni per interrompere questa infausta striscia. D’altra parte però la formazione austriaca è imbattuta in Europa League da sette incontri, l’ultima delusione arrivò contro il Bayer Leverkusen nella fase a gruppi dell’edizione 2012/13 quando i tedeschi s’imposero con un secco quattro a zero. Serie che non è comunque servita a superare lo scoglio dei gironi, ostacolo insormontabile nelle ultime quattro campagne di Coppa Uefa o Europa League, puntualmente terminate alla prima tappa. Tutt’altra storia per il Villarreal che non è mai stato eliminato in questa fase in nessuna delle cinque edizioni in cui ha preso parte, anzi fa spesso registrare numeri da prima della classe, come può dimostrare il bottino della stagione passata: quindici reti segnate nella fase a gruppi, ventinove considerando tutte le dodici partite disputate.
Per la trasferta di Vienna Marcelino ha comunque fatto una scelta ben precisa: rotazioni a tutto spiano. Considerata la lista dei convocati il tecnico asturiano dovrebbe cambiare ben dieci undicesimi rispetto all’ultimo match a Granada, in pratica dovrebbe essere confermato soltanto Víctor Ruiz. Ci si aspetta perciò che scendano in campo gran parte delle seconde linee: Mariano Barbosa in porta, Rukavina e Jokić terzini, l’italiano Bonera che esordirà al fianco di Ruiz visto che sono gli unici centrali di ruolo convocati, Bruno Soriano dovrebbe rientrare dopo la squalifica di due turni in campionato per far coppia con Jonathan dos Santos in mezzo al campo, Samu García e Denis Suárez sulle fasce, Léo Baptistão e Adrián López in attacco. Marcelino crede fortemente nel turn-over e finché ne avrà la possibilità continuerà a praticarlo: sia per dosare le risorse e sia per stimolare i panchinari. Probabilmente in questa prima fase europea con un girone alquanto abbordabile e la necessità di accumulare punti in Liga i titolari verranno schierati su suolo iberico, mentre nella seconda parte di stagione con le gare europee sempre più delicate e la situazione in campionato che potrebbe cristallizzarsi dovrebbe avvenire il contrario.