Everton-Chelsea 3-1: i Blues affondano sotto i colpi di Naismith

LIVERPOOL, ENGLAND - SEPTEMBER 12: Steven Naismith of Everton celebrates scoring the opening goal during the Barclays Premier League match between Everton and Chelsea at Goodison Park on September 12, 2015 in Liverpool, United Kingdom. (Photo by Alex Livesey/Getty Images)

Il pomeriggio uggioso di Liverpool accoglie due squadre alla ricerca di una vittoria che possa risollevare il loro morale dopo un brutto inizio di campionato. I padroni di casa dell’Everton hanno dalla loro parte la scusante di aver affrontato, in queste prime giornate di campionato, sfide complicate, con l’unico passo falso nella prima giornata contro il Watford. Il Chelsea di Mourinho invece ha bisogno di partite del genere per far capire a tutti che i detentori della Premier non sono scomparsi. Martinez schiera i suoi con Besic largo sulla fascia e Barkley trequartista dietro alle punte di peso Kone e Lukaku. Mou fa partire ancora dalla panchina Falcao, dando fiducia a Diego Costa unica punta con Fabregas, Hazard e Pedro a soccorrerlo. I primi minuti di gioco vedono un Everton pimpante con il Chelsea che si arrocca in difesa con tutti i suoi uomini. Ma è al 9′ che cambia la partita. Besic si fa male in uno scontro di gioco con Zouma e costringe Martinez a cambiarlo con Naismith. Lo scozzese ha un impatto tremendo con il match e dopo cinque minuti dal suo ingresso segna il gol del vantaggio deviando in rete di testa il cross preciso di Galloway. Il gol fa impazzire il pubblico e tutto il Goodison Park porta avanti l’avanzata degli uomini di Martinez. Pochi minuti più tardi infatti Kone di testa impatta da pochi passi m trova un super Begovic a negargli la gioia del gol. Al 20′ McCarthy dalla distanza costringe ancora una volta al volo il portiere bosniaco. Il Chelsea non può reggere l’intraprendenza dei Toffees che infatti vanno ancora a segno al 22′ con un diagonale bellissimo di Naismith, che sigla una doppietta fantastica. Mourinho non si scompone e anzi incita i suoi che ascoltano le parole del loro condottiero e vengono pian piano fuori dal guscio. La risposta più forte ai richiami dello Special One la offre Matic, fino a quel momento malmenato da Barry e McCarthy, che dalla distanza fa partire un bolide sul quale Howard non può nulla. Sul finale di tempo il Chelsea chiude l’Everton nella propria metà campo e con Hazard prima e Terry poi vanno vicini al gol del pari ma il primo tempo finisce con un meritato vantaggio per i padroni di casa.

Nella ripresa il ritmo si abbassa notevolmente ma il Chelsea non riesce comunque a prendere in mano le redini della situazione. Anzi è l’Everton ad andare vicino al gol con Lukaku che trova per ben due volte pronto Begovic. Mourinho inserisce Kenedy per Mikel, Falcao per Pedro e Willian per Fabregas. I cambi danno benzina al Chelsea che nei minutii finali schiaccia l’Everton nella propria area di rigore. Martinez fa uscire Coleman e fa entrare il neo acquisto Funes Mori. All’81’ Barkley va via a due avversari e serve un pallone in filtrante per Naismith che di fronte a Begovic non si lascia scappare l’opportunità di siglare la tripletta e di chiudere definitivamente la gara. Fra due giorni sarà il suo compleanno ma lui il regalo più bello se l’è fatto oggi. affonda ancora il Chelsea che dimostra di essere in piena crisi d’identità, senza gioco alcuno. La panchina di Mou, per la prima volta da quando è rientrato al Chelsea, è in bilico.

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Nato a Siniscola, in provincia di Nuoro, in una notte d'ottobre del 1993, sin da quando è un bambino si appassiona al calcio. Raggiunta la maturità in terra sarda, decide di spostarsi a Milano per star vicino al suo grande amore, l'Inter.
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