Sembra il titolo di un film, ma non lo è. Ieri all’Elbasan Arena, a distanza di sei anni, i tifosi albanesi hanno vissuto qualcosa che avevano già provato sulla propria pelle. Una sorta di dejà vu. Novantaduesimo minuto, Bruno Alves e Miguel Veloso. Da Tirana a Elbasan la storia non è cambiata.
06/06/2009 Albania-Portogallo 1-2
L’Albania si gioca le ultime flebili speranze di qualificazione ai mondiali sudafricani, mentre il Portogallo ha bisogno dei tre punti per tenere il passo della Danimarca capolista (da segnalare il girone con Albania, Portogallo e Danimarca come nelle attuali qualificazioni, corsi e ricorsi storici). I padroni di casa, allenati da Josip Kuze, nonostante l’evidente inferiorità sotto ogni aspetto reggono bene contro CR7 e compagni. Il vantaggio portoghese firmato Hugo Almeida non spegne gli entusiasmi ed, infatti, appena sessanta secondi dopo Erjon Bogdani – miglior marcatore di sempre della storia albanese – sigla il pareggio di testa. Da qui in avanti la partita sembra destinata al pareggio, ma la maledizione dei minuti finali colpisce al novantaduesimo. Raul Meireles crossa dalla trequarti, Bruno Alves approfitta di una scriteriata uscita del portiere Isli Hidi per infilare la sguarnita porta albanese. Uno a due e beffa finale.
07/09/2015 Albania-Portogallo 0-1
Settantacinque mesi dopo la storia si ripete. Albania e Portogallo sono inchiodate sullo zero a zero, e le occasioni sciupate da Cikalleshi ed Eliseu inducono a pensare che la partita sia destinata al pareggio. Il novantaduesimo però colpisce un’altra volta, sempre con un colpo di testa. Quaresma batte un angolo dalla destra, Miguel Veloso – completamente abbandonato dalla difesa avversaria – incorna e batte l’incolpevole Berisha. La storia si è ripetuta ma questa volta gli umori sono ben differenti, specie in casa Albania. Il pareggio senza reti della Danimarca in Armenia permette a Gianni De Biasi di guardare al futuro con serenità. Ai danesi rimane una sola partita da giocare e per di più in casa del Portogallo. Se la squadra di Olsen non dovesse vincere in terra lusitana, all’Albania basterebbero tre punti con due partite ancora da giocare, in casa contro la Serbia e in Armenia. Per il Portogallo invece (prima nazionale a vincere all’Elbasan Arena) la Francia è più vicina che mai.