Nel girone C, valido per le qualificazioni a Euro 2016, la Spagna ottiene un successo in trasferta sul campo della Macedonia, si tratta della sesta vittoria consecutiva nel girone, eppure gli uomini di Del Bosque continuano a non convincere in trasferta. Lo 0-1 maturato dopo 90 noiosi minuti di gioco, pone seri dubbi sul gioco espresso da questo gruppo.
Le Furie Rosse si schierano con il 4-3-3, lasciando Iniesta inizialmente in panchina, mentre in avanti ci si affida alla fantasia di Silva e Mata che agiscono alle spalle dell’unica punta Diego Costa.
La formazione della Spagna: De Gea, Bernat, Ramos, Pique, Carvajal, Busquets, Cazorla, Isco, Mata, Silva, Costa
L’arbitro del match è il signor Tagliavento
La partita seguo un canovaccio già stabilito alla vigilia, con la Spagna che detta il ritmo del gioco con un asfissiante possesso palla mentre la Macedonia aspetta la giusta occasione per ripartire. Gli ospiti sbloccano le marcature su un calcio piazzato, fallo commesso da Zhuta. E’ Juan Mata a incaricarsi della battuta, crossando in area per i compagni, la sfera viene respinta esternamente dal difensore Sikov, è ancora Mata a raccogliere il pallone sulla destra, l’attaccante dello United tenta il cross, una traiettoria a giro che va a gonfiare la rete, complice la deviazione del portiere. Si può dire che la Spagna segna e vince su un cross sbagliato.
La Spagna decide di non alzare il ritmo del gioco che ristagna a centrocampo con i tre mediani che si scambiano continuamente il pallone. Al 17′ Petrovijk effettua il primo tiro, all’interno dell’area, verso la porta avversaria, ma il tentativo finisce altissimo sopra la traversa. Ospiti vicini al raddoppio con David Silva, onnipresente in qualsiasi versante del campo: l’azione si sviluppa su un calcio d’angolo battuto corto da Santi Cazorla, il fantasista del City riceve un passaggio alto dal limite e va alla conclusione al volo senza centrare la porta. La Spagna cerca di sfondare sulle fasce, riuscendo a piazzare cross in area per Diego Costa, ma la difesa macedone si fa trovare sempre ben piazzata sulle palle alte spazzando via il pericolo.
Alla fine del primo tempo Carvajal centra la traversa: il terzino del Real Madrid si inserisce al limite e va alla conclusione, ma il legno rimanda l’appuntamento con la gioia personale.
Succede ben poco nel corso della ripresa, la Spagna continua indisturbata a dettare legge sul campo, tanti scambi sullo stretto da parte di Silva e Mata e sovente Cazorla tanta la fortuna dalla distanza. Quel che è mancato alla Spagna è un terminale offensivo adeguato a questo tipo di gioco, che sia partecipe alla manovra offensiva, ruolo non interpretato da Diego Costa che si è spesso estraniato, tanto che Del Bosque lo sostituirà al 60′ con l’attaccante del Valencia, Pablo Alcacer. Le Furie Rosse giocano meglio dal suo ingresso, tanto che il giovante talento dopo appena 10′ di gioco giunge al gol, ma il raddoppio non è convalidato dall’assistente dell’arbitro che segnala una posizione di fuorigioco. Nell’ultimo quarto d’ora Del Bosque decide di aumentare la spinta inserendo Iniesta al posto di un opaco Isco, ma il cambio non sortisce alcun effetto utile.
Le Furie Rosse vincono ancora, ma senza convincere, con un gioco a tratti noioso. Primo posto consolidato nel girone C. L’Ucraina ha ancora delle flebili speranze di raggiungere la Spagna: sperare quantomeno in un improbabile pareggio interno degli uomini di Del Bosque contro il piccolo Lussemburgo, e vincere lo scontro diretto in casa per 2-0.
Classifica dopo 8 giornate: Spagna 21, Slovacchia 19, Ucraina 16, Bielorussia 7, Lussemburgo 4, Macedonia 3