Una girandola di emozioni, tanti gol e molto bel calcio: questo è stato il duecentotreesimo clássico paulista. Un ottimo Palmeiras ha saputo tener testa alla capolista Corinthians distraendosi troppo nei momenti clou della gara, ma dimostrando che i quindici punti di distacco dalla vetta sono molto più di quanto questa squadra possa mettere in atto. Manca Lucas Barrios ma ci si diverte comunque. Marcelo Oliveira schiera un 4-2-3-1 sorretto da Amaral e Arouca, mentre il pacchetto offensivo è composto da Dudu e Gabriel Jesus sulle ali, Robinho Signorini trequartista centrale e Alecsandro prima punta. Ma come terzino sinistro spicca un 42enne Zé Roberto. Tite risponde con una formazione speculare: in mediana la coppia Ralf-Merciel, artefici dell’ultima vittoria nell’ultima gara contro il Fluminense, Jádson e Malcolm esterni alti e Renato Augusto a innescare Vágner Love. Ma nonostante la classifica sono i padroni di casa a dettar legge, con intraprendenza e continuità il Verdão alza il baricentro e gestisce le redini della gara, spingendo soprattutto sulla fascia destra, e viceversa subendo le ripartenze veloci del Timão proprio su quella fascia.
La gara si sblocca al 20’ quando Dudu trova Lucas con una bella apertura sull’esterno, il terzino tenta un cross teso ma il pallone sbatte su Guilherme Arana e prende una strana traiettoria prima di insaccarsi nella porta. Sebbene la deviazione sia tanto fortuita quanto decisiva il Corinthians aveva lasciato molti spazi su quella fascia: appena un paio di minuti prima era stato lo stesso Dudu ad avere il tempo e il modo di tirare in porta, ma stavolta è arrivato il vantaggio. Vantaggio che comunque dura pochi minuti. Gli ospiti si riversano in avanti, Malcolm trova un filtrante verticale che manda Guilherme Arana a tu per tu col portiere e il terzino lo supera battendolo sul primo palo. Botta e risposta, ma non è ancora finita. Passano neanche cento secondi e il Palmeiras si ritrova davanti. Lucas ritrova ancora una volta il fondo, il traversone in questa occasione è perfetto, e Robinho Signorini trova l’inzuccata vincente sul secondo palo dove Cássio non può mai arrivarci. Sul finire del primo tempo il Corinthians alza il ritmo per ricercare un nuovo pari.
Al 35’ è Fernando Prass a salvare il Verdão chiudendo la strada a Renato Augusto che sguscia in area di rigore ma non riesce a piazzarla nel momento più facile. Ma il pareggio arriva comunque, pochi minuti dopo. Calcio di punizione per il Timão, Marciel devia di testa, Prass ci mette i guanti e Amaral nel tentativo di anticipare quell’avvoltoio di Vagner Love la calcia nella sua porta. Due a due. Ma chi pensa di girare canale per guardare l’Italia sta per fare un errore peggiore di Amaral. Dudu s’inserisce per vie centrali e mette in grande difficoltà Cássio che difende la porta spedendo il tiro in calcio d’angolo. Ma non contento, decide di finire quel che aveva iniziato: palla al centro e Dudu ribadisce di testa il pallone del terzo vantaggio per i padroni di casa. Tre a due! E giusto per non farci mancare niente ci pensa Jádson a tenere incollati al televisore mezzo Brasile: il lancio di Renato Augusto è millimetrico e la punta del Corinthians colpisce al volo a pochi metri dal portiere vedendo svanire la sfera di poco a lato. Per adesso è veramente tutto.
Nella seconda parte i padroni di casa tornano in campo ancora più ordinati: Marcelo Oliveira abbottona la difesa e s’impadronisce del centrocampo, sembra l’atteggiamento giusto per aggiudicarsi la gara. Dopo una decina di minuti inizia l’assedio vero e proprio. Lucas continua a spingere sulla fascia, trova la testa di Gabriel Jesus ma Cássio gli chiude la porta, mentre poco dopo Vitor Hugo colpisce ancora meglio ma senza inquadrare la porta. Il Corinthians è in balia dell’avversario, le ripartenze s’infrangono nel frangiflutti avversario e preferisce tener botta. Al 73’ è Zé Roberto a sfiorare la rete del k.o. con una conclusione di prima intenzione che non entra di un soffio. Così, gira che ti rigira, sono gli ospiti a venir fuori. Jádson viene imbeccato da Ralf nel cuore dell’are di rigore del Palmeiras, il fantasista tocca per il subentrato Cristian ma Fernando Prass esce a valanga salvando i suoi ed esultando come un marcatore.
Ma il pareggio sta per arrivare. Calcio di punizione battuto dallo stesso Jádson, Rildo colpisce di testa centrando Vagner Love e la deviazione, l’ennesima, manda il pallone in rete per il tre a tre. Il Palmeiras tenta una disperata offensiva nel finale, quando al 91’ assapora il gusto della vittoria, ma senza afferrarlo. Il solito Lucas trova al centro la testa del neo-entrato Cristaldo (lo ricorderanno a Bologna) ma Cássio più che tuffarsi vola per smanacciare lontano dalla porta il pallone più bollente del match. Alla fine finisce pari, senza vinti né vincitori, ma con molto rammarico per i padroni di casa.