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Spagna-Slovacchia 2-0, vittoria e primato: Silva e Iniesta incantano Oviedo

Vittoria, primato nel girone, bel gioco: non poteva chiedere di più alla Spagna il Carlos Tartiere di Oviedo. Stadio e città affamati di grande calcio, soprattutto visto il ritorno in Primera degli arci-rivali dello Sporting Gijon, ma pubblico insolitamente freddino con la nazionale di Del Bosque. Applausi a Casillas, Iniesta (of course), Silva e l’idolo di casa Cazorla, qualche fischio a Piqué. 2-0 facile facile alla Slovacchia, ora a pari punti ma sotto per gli scontri diretti, l’Ucraina terza resta a -3 ed è per questo che i Campioni d’Europa in carica non potranno alzare le mani dal volante. Martedì sera, in Macedonia e con in contemporanea Slovacchia-Ucraina, la strada verso Francia 2016 dovrebbe essere definitivamente spianata.

Intendiamoci, la Spagna è quella di sempre, nulla di nuovo nella fresca serata asturiana: i pregi restano tanti e sufficienti per considerare le furie rosse ancora al top, i difetti e gli equivoci tattici e legati alle scelte tecniche lontani dall’essere risolti. Per capirci meglio: Iniesta-Fabregas-Silva è un terzetto che quando è al top, o almeno ci va vicino, dal punto di vista fisico è una delizia pura. E Diego Costa, a un anno e mezzo dal suo inserimento in questo gruppo, resta un corpo estraneo; in campo di certo, qualcuno vocifera anche fuori. Una scelta definitiva il ct potrebbe compierla anche tra i pali: la rotazione stasera è continuata, Casillas titolare De Gea in panca. Il capitano sarà ancora in grado di sostenere le pressioni quando si giungerà a palcoscenici più importanti?

E’ bastato un primo tempo perfetto in fase offensiva per stendere la Slovacchia, priva di Kucka e insolitamente spenta anche nelle ripartenza che all’andata fecero tanto male. Dopo un brivido iniziale su disimpegno errato di Sergio Ramos, col diagonale di Mak di poco fuori, al 5′ il vantaggio della Spagna: invenzione dalla trequarti di Silva a premiare il solito inserimento di Jordi Alba, un gioco da ragazzi per il terzino del Barcellona insaccare da due passi. Davvero piacevolissima la mezz’ora iniziale dei padroni di casa, trascinati da Silva e Iniesta, autore di un paio di giocate da stropicciarsi gli occhi. Dopo una marea di occasioni potenziali, l’accelerata al 30′ produce il secondo gol: prima Jordi Alba si mangia un gol di testa su imbeccata del solito Silva, poi è Fabregas a lanciare in profondità Diego Costa. Il centravanti ex Atletico per una volta si gode un minimo di libertà, supera di slancio Kozacik che lo tocca con una mano. Rigore cercato, rigore probabilmente giusto. Magistrale l’esecuzione di Iniesta.

Il lampo di Hamsik a fine primo tempo scalda i guantoni a Casillas, il fuoriclasse del Napoli lascerà il campo all’ora di gioco, in vista anche del fondamentale match di martedì con l’Ucraina. Il secondo tempo si gioca, comunque, su ritmi più bassi: il neo-entrato Duris impegna ancora Casillas con un bel diagonale, Cesc si fa vivo con un paio di conclusioni niente male che trovano pronto Kozacik. La girandola di sostituzioni abbassa ulteriormente l’intensità della gara. Il finale è illuminato da una bella semi-rovesciata di Diego Costa che per poco non trova la deviazione vincente di Silva, una serpentina portentosa dell’asso del City chiusa con una conclusione a lato e una rasoiata di Busquets in pieno recupero che sfiora il palo. Il risultato è il perfetto specchio di quanto visto in campo: Slovacchia troppo timida, Spagna che comincia in modo perfetto la stagione che potrebbe significare riscatto.

SPAGNA-SLOVACCHIA 2-0: 5′ Jordi Alba, 30′ Iniesta (rig).

Alfonso Alfano

Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.

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