Pirlo più Verratti? Si può fare, Antonio Conte si affida ai piedi migliori d’Italia per piegare Malta, una parità da vincere a tutti i costi, a complemento dei due geni c’è Bertolacci. Davanti largo a Pellè e Gabbiadini, insieme ad Eder, grande potenziale offensivo. Equilibri tutti da inventare, assetto inedito e maglia nuova fiammante con una vistosa banda tricolore. Primi venti minuti di dominio a livello di possesso, la retroguardia in maglia rossa non consente però il canale buono per il tiro, prima vera conclusione è quella di Verratti al ventunesimo, respinta da un difensore. L’asso del Psg, con il dieci sulla schiena e una posizione da mezzala, trova qualche difficoltà a trovare la propria mattonella ma regala spunti di classe pura. Pasqual si propone spesso, Darmian invece resta piantato in copertura.
L’iniziativa azzurra si interrompe a metà primo tempo, Malta guadagna metri e si rende pericolosa con Effiong, che lambisce il palo con un tentativo a giro. Il giocatore di origini nigeriane si muove con grande intelligenza, reggendo sulle sue spalle tutto il peso dell’attacco. Bertolacci impegna Hogh con la complicità di una deviazione al 35esimo, ancora più concreta l’opportunità creata da Eder pochi secondi dopo, l’attaccante della Samp si conferma in gran forma ma pure lui fatica a trovare posizione. È un’Italia sperimentale, Pellè ci riprova prima della sosta artigliando un ottimo lancio di Bonucci. L’attaccante di Saints non sarà un fenomeno ma è quello ad aver meglio compreso il canovaccio tattico della serata, gioca di sponda e lo fa bene, combatte e si smarca con cervello. Il primo tempo è una sorta di strano allenamento.
Nessun cambio di organico, ma dopo l’intervallo muta il ritmo, Italia più veloce e ficcante. Parolo per Bertolacci al minuto 55, splendido il tiro di Gabbiadini che va a schiantarsi sull’incrocio dei pali: mancino a giro dell’attaccante del Napoli che meritava miglior fortuna. A mezz’ora dallo scadere il filtrante di Pasqual smaschera la difesa maltese, che sbaglia il fuorigioco e lascia solo soletto Pellè, che grazia Hogh trovando l’esterno della rete. Candreva rileva lo zoppicante Gabbiadini, 25 allo scadere e l’Italia si affida alla facilità di corsa del laziale. È proprio lui a regalare il pallone che Pellè piazza nel sacco, l’ex Parma merita questa rete per l’impegno profuso. Gol fortunoso, realizzato di braccio, tuttavia attaccato al corpo. Roba da moviola.
Dicevamo di Candreva, il suo ingresso in campo spacca in due la partita, la catena di destra con Darmian funziona benone e da quel lato arrivano palloni pericolosi. Dura 74 minuti la strana partita di Verratti, al suo posto Soriano, l’esperimento è da rivedere. L’Italia sbaglia diverse occasioni propizie, Malta tiene bene il campo e il risultato di misura è giusto. Tre punti, vera nota lieta della serata, Conte ha sperimentato ma francamente non riusciamo a capire quale dato possa trarre da questa prova. Pirlo e Verratti insieme da rivedere.