Nonostante molte premesse spingessero verso una riconferma degli equilibri consolidati da diverse stagioni, la Bundesliga austriaca sta regalando grosse sorprese in questo avvio complice l’impegno di metà dei club (cinque su dieci) nelle coppe europee. L’unico di questi ad aver mantenuto un ottimo cammino in campionato (e sfiorando la qualificazione ai gironi di Champions League) è il Rapid Vienna.
CLASSIFICA 16 punti Rapid Vienna; 14 Admira Wacker; 11 Austria Vienna; 9 Sturm Graz, Mattersburg; 8 Salisburgo; 5 Grodig ; 4 Wolfsberger, Ried; 3 Altach
Un mese comunque da ricordare, quello del Rapid. Un percorso sopra le aspettative nei preliminari Champions eliminando l’Ajax e arrivando ad un solo gol dal battere lo Shakhtar e accedere ai gironi; un percorso che se non ha consegnato ai biancoverdi la gloria, ha consegnato la consapevolezza di potersela giocare con molte squadre di livello internazionale, cosa che cercherà di dimostrare nel girone di Europa League. Un avvio sprint in campionato: 5 vittorie e un pareggio (sul difficile campo di Graz) e miglior attacco. Un bottino notevole, soprattutto se paragonato a quello dell’anno scorso (solo 6 punti e una sola vittoria), frutto di un lavoro di perfezionamento di una rosa per mano di mister Barasic che prima ha “allevato” i talenti di casa nelle giovanili per poi prendersi cura, dalla scorsa stagione, della prima squadra che ha modellato su un 4-2-3-1 che sta esaltando la coppia mediana Petsos–Schwab (il primo tutto geometrie e calci piazzati, il secondo mastino con doti di inserimento) e il trio di trequartisti (il 22enne Kainz a sinistra, il 21enne Schobesberger a destra e centralmente il vecchio capitan Hofmann o la sua alternativa di 14 anni più giovane Schaub) a disposizione del bomber Beric che si cercherà di trattenere in ogni modo negli ultimi giorni di mercato. Unici “nei” nel Rapid il ruolo del portiere (Novota ha grandi mezzi fisici ma è inaffidabile, è in rampa di lancio il 22 Strebinger acquistato in estate dal Werder Brema) e una difesa non irreprensibile (accanto a Sonnleitner non convincono appieno nè il giovane Hofmann nè Dibon) con un buco sulla sinistra visti i contemporanei infortuni dei terzini sinistri Schrammel (ginocchio saltato, fuori fino a febbraio) e Stangl (un mese di stop per contusione polmonare).
Pagano eccome dazio in campionato gli altri quattro club impegnati fuori dai propri confini: in primis il Salisburgo che si ritrova fuori dall’Europa (persi i preliminari sia di Champions che di Europa contro squadre abbordabili) e già a 8 punti di distanza dal Rapid, a dimostrazione che il nuovo tecnico Ziedler sta avendo non poche difficoltà a gestire una rosa giovanissima (età media 22,8 anni) e in continuo mutamento: grossi handicap iniziali sono stati gli acciacchi che hanno tenuto fuori a lungo capitan Soriano e le grosse difficoltà di ambientamento del nuovo difensore brasiliano Miranda (diversi errori decisivi per l’ex San Paolo), il club però continua a rinforzare altri reparti vedi gli ultimi arrivi del mediano Pehlivan, di ritorno a Vienna dopo 4 anni in Turchia, e del trequartista della Germania Under 20 Mukhtar in prestito dal Benfica). Zoppica anche lo Sturm Graz (quarto in classifica ma uscito subito dall’impegno europeo, migliore difesa del campionato ma uno dei peggiori attacchi che si appoggia per ora solo sulla punta croata Tadic e sul talentuosissimo Avdijaj 19enne in prestito dallo Schalke) mentre sono in crisi nera sia il Wolfsberger sia l’Altach. I “Lupi della Carinzia” già in campo da due mesi (fatti fuori dal Dortmund) hanno racimolato solo 4 punti in campionato patendo i gravi infortuni tutti concentrati nel reparto offensivo (prima lo sloveno Trdina ha già finito la stagione per la rottura dei legamenti di un ginocchio poi si è fermato lo svedese Hellquist per uno stiramento e di recente anche lo spagnolo Yacobo ha dato forfait) mentre l’Altach è riuscito a far peggio collezionando 5 sconfitte e una sola vittoria, e qui non c’è l’alibi degli infortuni ma semplicemente uno sbalzo eccessivo nel passaggio dalla seconda serie austriaca di due anni fa allo spareggio contro il Belenenses (perso) di Europa League di un paio di giorni fa.
Sorprende in positivo invece la seconda posizione dell’Admira Wacker, rivitalizzato dalla gestione Baumeister, che pare tornato ai fasti di quattro stagioni (si qualificò per l’Europa League) grazie ad un concretissimo 4-5-1 che ottimizza il modesto materiale umano a disposizione e i pochi talenti in rosa, su tutti l’esterno 21enne in prestito dal Rapid Dominik Starkl (4 gol e 2 assist); peccato che non abbia una punta di peso, e che quella che c’era e cioè Toni Vastic (figlio del tecnico del neopromosso Mattersburg che si sta ben comportando) si è appena infortunato gravemente al ginocchio e tornerà solo a fine stagione. La terza piazza la occupa l’Austria Vienna, soggetto ancora in cerca d’identità dopo l’arrivo di mister Fink: primi risultati confortanti rovinati dal tracollo nel derby contro il Rapid (5-2 in casa) ma un gioco propositivo che evidenzia le doti di finalizzazione dei trequartisti (all’occorrenza seconde punte) Grunwald (3 gol e 3 assist), Gorgon (6 gol, media di un gol a partita) e Kayode (4 gol e 2 assist per il frizzante 22enne nigeriano) a dispetto dell’assenza di una punta di peso (Zulechner e il neoacquisto Friesenbichler, zero reti in due) e di una difesa ancora da registrare formata da elementi possenti ma lenti. Un bilancio per ora quindi positivo per i “violetti” che però non possono sorridere vedendo i cugini in vetta alla classifica.
TOP 11 DEL MESE (3-2-3-2) Esser (Sturm); Sonnleitner (Rapid), Madl (Sturm), Schosswendter (Admira); Keita (Salisburgo), Grunwald (Austria); Starkl (Admira), Shobesberger (Rapid), Gorgon (Austria); Kayode (Austria), Beric (Rapid)
GOL DEL MESE Nella prima giornata assistiamo ad un gran gol messo a segno da uno dei migliori giocatori in assoluto di questo inizio di Bundesliga, il 21enne Starkl dell’Admira Wacker. E’ lui, schierato da prima punta (o falso nueve) che segna il gol del vantaggio: cross dalla destra di Schicker, Starkl stoppa di destro portandosi avanti la palla e, senza far toccare terra alla palla, sempre di destro sferra una zampata in anticipo sull’intervento del centrale avversario Madl.
https://www.youtube.com/watch?v=EeJ9u-GSfMs&feature=youtu.be&t=58s