Dopo il primo mese di Ekstraklasa l’anno scorso trovavamo il neopromosso Belchatow (poi retrocesso) in vetta e anche in questa stagione l’avvio regala un’inaspettata capolista e cioè il Piast Gliwice, club con una modesta storia alle spalle (quarto posto da neopromosso e fugace apparizione in Europa, nelle ultime due stagioni salvezze abbastanza tranquille) ma rilanciato dalla gestione del ceco Latal (terzino della nazionale vice campione europea nel ’96).
CLASSIFICA: 15 punti Piast; 11 Cracovia; 10 Pogon, Korona Kielce, Jagiellonia, Ruch Chorzow, Legia Varsavia; 9 Slask Breslavia; 8 Zaglebie; 7 Wisla*, Gornik Leczna; 6 Lechia Danzica, Nieciecza; 4 Lech Poznan; 3 Podbeskidzie; 1 Gornik Zabrze* *1 punto di penalizzazione
L’avvio del club rossoblù, 5 vittorie e una sconfitta, è il migliore della sua storia così come il bottino di gol (8) e, nonostante mister Latal parli di fortuna, non si vuole fermare (nonostante l’eliminazione dalla coppa nazionale contro un club di terza divisione): hanno ingaggiato nei giorni scorsi l’ala Mateuz Mak, una delle poche note liete del Belchatow retrocesso. C’è da ben sperare perchè proprio gli acquisti estivi hanno dato un ottimo rendimento da subito, su tutti il terzino slovacco Mraz (2 gol e 2 assist) e la punta ceca Nespor (gran fiuto del gol, 4 gol in 6 presenze).
Piast a parte, la vera sorpresa di questo avvio di stagione è trovare così lontani dalla vetta le due dominatrici delle scorse stagioni e cioè il Legia Varsavia (terzo, a 5 punti dal Piast) e i campioni in carica del Lech Poznan (addirittura terz’ultimi). Sarebbe troppo facile addebitare il loro ritardo di per sè agli impegni internazionali (entrambi hanno un piede e mezzo ai gironi di Europa League) più specifico sottolineare l’inadeguatezza delle rose a stare in gioco su più fronti, con alcuni distinguo. Il Legia ha tirato il freno a mano ottenendo solo un punto negli ultimi tre match dopo un’ottima partenza (17 gol fatti e uno solo subito nelle prime 7 uscite) e balza all’occhio come mister Berg abbia schierato in campionato sempre gli stessi 6 undicesimi: il portiere Kuciak, il capitano Rzezniczak, il terzino Brzyski, il mediano Furman (rigenerato dal ritorno a casa dopo il flop a Tolosa), l’esterno Guilherme (ex terzino e sempre più convincente) e la punta Nicolics (bomber di razza, capocannoniere del torneo con 7 reti); il norvegese non considera evidentemente all’altezza le loro riserve anche se dovrà pescarci visti gli acciacchi di Vrdoljak, Jodlowiec, Pazdan e l’infortunio del talentuoso Zyro (rottura legamenti caviglia, out per due mesi), buon per lui l’arrivo nei giorni scorsi dell’attaccante esterno macedone Trickovski, ex Bruges ma era negli Emirati.
In casa Lech invece l’aria si fa pesante a causa dell’eccessivo turn-over di Skorza che ha già fatto giocare tutti gli elementi della rosa, creando un gran caos: la preparazione tutta incentrata ai preliminari Champions e la netta eliminazione per mano del Basilea hanno depresso un ambiente euforico dalle vittorie di campionato e supercoppa, ma qui finiscono gli alibi e non bastano a giustificare i soli 4 punti (un pareggio in casa col Korona e una vittoria contro il Danzica, sempre in casa, ottenuta allo scadere) ottenuti da una squadra allo sbando anche per sfortuna (già 8 gli infortuni da inizio stagione, gli ultimi quelli del giovane fantasista Jevtic e del bomber Robak, entrambi alla caviglia) ma negli ultimi due turni sconfitta sul campo del neopromosso Zaglebie e dal Piast in casa. Presenza europea quindi scotto inevitabile da pagare in campionato? non necessariamente come dimostra il discreto cammino in Ekstraklasa fin qui di Jagiellonia e Slask: i giallorossi, iniziata e finita precocemente l’avventura europea e ceduti due assi come gli attaccanti Dzalamidze e Tuszynski, hanno una squadra sempre più giovane (l’età media più bassa in assoluto con 22,6 anni) ma sempre spettacolare (secondo miglior attacco) grazie ad elementi di qualità, in primis l’estone Vassiljev superacquisto estivo (3 gol e 3 assist finora), a cui si è aggiunto l’ingaggio del portoghese Alvarinho (24enne esterno d’attacco retrocesso con lo Zawisza); lo Slask, eliminato senza segnare un gol dai modesti svedesi del Goteborg, dopo il netto ko in casa col Legia non ha più perso assestando la difesa e ricevendo buone risposte dal trio offensivo Pich-Paixao-Bilinski (8 gol in tre).
A volo d’uccello buone le partenze del Cracovia (migliore difesa, 4 reti subite, ma manca un bomber), del Pogon (unico imbattuto con il Wisla, bene la coppia difensiva Czerwinski-Fojut e la giovane punta Zwolinski), del Korona Kielce (il nuovo tecnico Brosz ha lanciato due giovani molto interessanti come il mediano 19enne Cebula e la punta 21enne Przybyla che ha segnato già 4 gol, ma potrebbe partire il capitano e centrale Malarczyk direzione Ipswich) e del Ruch Chorzow (favorito da un “facile” calendario, ha ritrovato la prolificità del lettone Visnakovs). Discreto avvio anche per le due neopromosse Zaglebie (un solo passaggio a vuoto, il ko contro l’altra neopromossa, ma mister Stokowiec ha ai suoi ordini un organico modesto, soprattutto in avanti) e Nieciecza (due vittorie contro due dirette concorrenti alla salvezza e 4 ko, abbastanza considerando che gli “Elefanti” stanno giocando le gare casalinghe a Mielec in attesa del termine dei lavori di ammodernamento al proprio stadio che termineranno a metà settembre). Male invece il Wisla (imbattuto, ma con 5 pareggi e una vittoria, l’allenatore Moskal è esplicitamente sul filo dell’esonero anche a causa delle polveri bagnate di Brozek), il Lechia Danzica (avvio con due sconfitte, una sola vittoria, paga l’assenza del difensore brasiliano Gerson e potrebbe cedere l’altro centrale Janicki, ma ha scoperto il 18enne slovacco Haraslin svincolatosi dal fallito Parma) e soprattutto il Gornik Zabrze, club da tempo in crisi finanziaria (da poco nominato un nuovo presidente) ad aver esonerato il proprio allenatore Warzycha (sollevato dall’incarico dopo un punto nelle prime 4 partite, al suo posto il 43enne Ojrzynski, ex Podbeskidzie) che ha lasciato polemicamente i “Minatori”, dove da un anno e mezzo risultava come direttore sportivo (di facciata per poter allenare senza il patentino), accusando il club di non aver rinforzato la squadra con gli innesti richiesti dopo le cessioni di due pilastri come il centrale Augustyn e il bomber Zachara.
TOP 11 DEL MESE (4-2-4) Szmatula (Piast); Fraczczak (Pogon), Polczak (Cracovia), Fojut (Pogon), Mraz (Piast); Vassiljev (Jagiellonia), Furman (Legia); Haraslin (Lechia Danzica), Paixao (Slask), Nicolics (Legia), Nespor (Piast)
GOL DEL MESE 2° turno, Legia-Podbeskidzie: sul 3-0 Zyro (entrato nella ripresa) sigla il 4-0 con una magia che conferma le qualità di questo 22enne limitato solo dagli infortuni (ne ha appena subito un altro, auguri). Sugli sviluppi di un corner dopo qualche ribattuta la palla arriva a Zyro che, spalle alla porta al volo salta con un tocco leggero il diretto marcatore per poi girarsi volto alla porta, lasciare rimbalzare il pallone e esplodere un mancino di esterno che si infila in rete imparabilmente.
https://youtu.be/mj8LP88j_wk?t=1m14s