MONACO-VALENCIA 2-1 – Nessun miracolo al Louis II: il Valencia stacca il pass per la fase a gironi della Champions League e consente alla Spagna, per la prima volta nella storia, di portare ben cinque squadre alla fase finale della coppa dalle grandi orecchie. Il Monaco, ci ha provato con insistenza solo nel finale, quando, una volta trovato il vantaggio ad un quarto d’ora dal novantesimo, ha visto materializzarsi la possibilità di un miracolo, un possibile clamoroso ribaltamento dell’1-3 accusato all’andata difficilmente ipotizzabile a metà del secondo tempo. E invece, nonostante il generoso forcing finale, che ha riscattato parzialmente il portiere ospite Ryan, il Monaco saluta la Champions ad agosto, dopo che la scorsa stagione ha sfiorato, per un non nulla, l’accesso alle semifinali.
Pronti, via e il Valencia, ricalcando lo stesso filone dell’incontro del Mestalla, sfiora immediatamente il goal con Mustafi, che si vede respinto il tiro sulla linea di porta da un prodigioso Subasic. Gli spagnoli insistono. E al quarto, passano in vantaggio: Fabinho buca, Negredo recupera palla e, una volta penetrato in area di rigore, beffa Subasic con un deliziosissimo tocco sotto, bello ed efficace allo stesso tempo. Il goal taglia le gambe agli uomini di Jardim, in bambola e in balia di un avversario col vento in poppa per il vantaggio acquisito. Passano pochi minuti ed è nuovamente Negredo, liberato al tiro da un intelligente velo di Rodrigo, a sfiorare il bis con una potente conclusione mancina che si perde alta, di poco, sopra la traversa.
Alla prima nitida palla-gol, però, il Monaco, da azione susseguente ad un corner eseguito da Bernardo Silva, pareggia i conti con Raggi, che insacca di destro e risolve una concitata azione all’interno dell’area di rigore spagnola. Il goal subito non scompone i Pipistrelli, che sfiorano il goal in altre due circostanze con altrettanti colpi di testa di Parejo e Rodrigo. Nel finale di frazione, però, il Monaco prende in mano il pallino del gioco, si propone costantemente nella metà campo avversaria ma, al tirar delle somme, non crea nessuna significativa palla-gol.
La ripresa inizia con gli stessi effettivi del primo tempo. Dopo pochi minuti, però, Jardim opta per un cambio offensivo: fuori Pasalic, dentro Lemar. La prima occasione della seconda frazione è appannaggio del Valencia con Parejo, autore di una potente punizione bloccata, in due tempi, da Subasic. Prosegue la girandola dei cambi: nel Valencia, Alcacer subentra allo “Squalo” Negredo, salutato con una standing-ovation del suo pubblico, mentre il Monaco inserisce Elderson al posto di Kurzawa e Guido Carrillo al posto di Cavaleiro. La partita sembra in pieno controllo dei valenciani, che si fanno decisamente preferire ai locali. Dal settantesimo della ripresa, però, il Monaco scatena un vero e proprio assalto al fortino spagnolo. Il primo campanello d’allarme lo porta Martial, autore di un ottimo spunto personale concluso con un tiro respinto da un difensore avversario.
A quindici minuti dal triplice fischio, il Monaco riapre il discorso qualificazione grazie a Elderson, che risolve un batti e ribatti insaccando a due metri dalla linea di porta. Nella battute conclusive, il non impeccabile Ryan, sul quale pesano evidenti responsabilità in occasione dei due goal realizzati dal Monaco, si riscatta respingendo un’insidiosa conclusione dell’attivissimo Lemar, giocatore, quest’ultimo, che col suo ingresso in campo ha completamente cambiato il volto del match. L’ultimo brivido, al minuto ottantasette, lo regala Carillo, che sfiora il goal del 3-1 con un colpo di testa fuori di poco alla destra di Ryan. Al triplice fischio finale, esplode la gioia del Valencia, quinta squadra spagnola che prenderà parte alla prossima Champions League, che si può ribattezzare, a tutti gli effetti, Champions Liga!