Maccabi Tel Aviv-Basilea 1-1: il Medio Oriente sbarca in Champions League

Maccabi Tel Aviv Basilea Champions League

La squadra israeliana per la seconda volta nella storia alla fase a gironi di Champions League grazie ai gol fuori casa dell’andata e all’1-1 maturato nella rivincita in Medio Oriente. Il Basilea giocherà l’Europa League.

Alla fine le braccia al cielo nello stadio Bloomfield di Tel Aviv sono quelle dei giocatori del Maccabi. Con l’1-1 contro il Basilea, il club israeliano ottiene dopo undici anni la sua seconda storica qualificazione alla fase a gironi della Champions League: l’unico precedente quello della stagione 2004-05, quando fu sorteggiato nel gruppo C assieme a Bayern, Juventus e Ajax, girone in cui finì ultimo con 4 punti. Decisivo ancora una volta il capitano Eran Zahavi, il cui gol a tempo superscaduto al St.Jakob nel primo match si è alla fine rivelato determinante nell’economia del doppio confronto. Tutto succede nel primo tempo. All’11’ vantaggio del Basilea, grazie a una grande punizione del venticinquenne Luca Zuffi, che di sinistro pennella da 25 metri in posizione centrale una parabola a girare: con l’aiuto del palo interno il mancino del centrocampista elvetico si infila imparabilmente alla sinistra del portiere spagnolo Juan Pablo.

Quindi dopo circa un quarto d’ora di leggero smarrimento, il Maccabi al 25′ trova un po’ inaspettatamente il pari: il la arriva dal serbo Mitrovic che con un lancio lungo trova Zahavi che sfuggito alla marcatura di Walter Samuel infila col destro in corsa per il pareggio. Grave l’errore di Samuel nella circostanza: l’ex centrale di Roma ed Inter infatti prima segue l’azione dando le spalle agli attaccanti e poi, una volta scavalcato dal pallonetto di Mitrovic, cicca di testa il lob che innesca la corsa di Zahavi. Per l’ex attaccante del Palermo 7° gol in questa fase preliminare della Champions League di cui quasi sicuramente sarà capocannoniere.

Risultato finale e qualificazione premiano quindi l’atteggiamento attendista, però logico ed ordinato della compagine di Slavisa Jokanovic, che dopo il 4-3-3 dell’andata ha proposto un 4-4-1-1 più abbottonato, con il nigeriano Igibior dalla mediana e il serbo Mitrovic a trequarti ad innescare le proiezioni di Zahavi per corridoio centrale e Ben Haim, oggi più ripiegato verso la fascia destra. Fischer ha riproposto il 4-4-2, con Xhaka regista e soprattutto il camerunense naturalizzato svizzero Embolo molto propositivi, ma intrappolati nelle maglie delle due linee di 4 uomini proposte dal Maccabi. Samuel centrale difensivo sembrava un elemento che potesse apportare esperienza, ma è stato proprio lui a commettere un errore decisivo, non degno della sua carriera. Dopo il primo quarto d’ora il Basilea non è riuscito più ad essere incisivo, con il terzino Safari nel secondo tempo praticamente rimasto solo a martellare i fianchi della retroguardia della squadra ebraica.

Maccabi Tel Aviv ai gironi, torna su tale palcoscenico come l’unico club campione di un altro continente (quello asiatico nel 1969 e 1971) ad aver mai partecipato a tale istanza. Inoltre per gli israeliani. Il tabù elvetico è stato sfatato: dopo le eliminazioni contro il Grasshopper nel preliminare 1995-96 e proprio contro il Basilea nei sedicesimi di Europa League 2013-14, questa volta la gloria arride ai Gialli. Per il Maccabi Tel Aviv essere al sorteggio di Nyon venerdì è già un trionfo