La premessa è sempre quella: in un paese come la Grecia al centro dell’attenzione mondiale per la crisi economica che la attanaglia, pare quasi ridicolo parlare del suo campionato di calcio. Calcio (lo sport in generale) che però, sarà banale, rimane un diversivo fondamentale per la popolazione proprio in momenti difficili. La Federazione, con i pochi mezzi messi a disposizione dal Governo in ben altre faccende affaccendato, sta cercando di rendere lo spettacolo della Super League, che parte in questo weekend, più sicuro e regolare. Per il primo punto le intemperanze dei tifosi dovrebbero essere almeno limitate dall’introduzione del biglietto elettronico e dalla presenza di telecamere di sicurezza in tutti gli impianti, per il secondo una maggiore intransigenza verso le squadre indebitate per evitare i casi di Niki Volou, Ofi Creta (fallite nel corso della scorsa stagione) e Kerkyra (retrocesso d’ufficio pochi giorni fa, Levadiakos ripescato) e una riforma della classe arbitrale che prevede arbitri professionisti. Ci vorrà però ben altro per risollevare un calcio in rapido declino come dimostra la stessa nazionale ellenica (sull’orlo dell’eliminazione al prossimo Europeo senza vincere mai in 6 partite, esonerando già due tecnici e perdendo in casa con le Isole Far Oer) e un campionato non ancora sponsorizzato (l’offerta dell’Opap, la maggiore società di scommesse locale, è stata rifiutata dalla Federazione perchè troppo bassa) precipitato alla posizione n° 20 dei campionati europei più competitivi e alla 21esima per la media degli stipendi annuali dei giocatori; sebbene continuino ad arrivare grandi nomi come Cambiasso e Essien, la stragrande maggioranza arrivano da svincolati (nelle ultime 6 stagioni tutta la Lega ha speso solo 32 milioni di euro) e la Grecia è stata superata dai mercati emergenti come il Medio Oriente, l’Estremo Oriente e gli Usa come destinazione redditizia sul finire della carriera.
Buona sintesi in una recente dichiarazione di Katsouranis (campione d’Europea, 116 presenze in nazionale, ora svincolato): “Dalla crisi non è venuto fuori niente di buono per il calcio. La maggior parte dei club sono stati colpiti, unica eccezione l’Olympiakos (ha vinto 17 degli ultimi 19 titoli, gli ultimi 5 di fila, NdR) grazie ai profitti della Champions League. I giocatori stanno cercando di aiutare; non posso dire lo stesso per i club che hanno reagito lentamente alla crisi”. La maggior parte di questi ultimi hanno difficoltà a pagare tutte le bollette e, pur proponendo anche abbonamenti pagabili a rate, non sono riusciti a riempire i propri stadi: nella scorsa stagione 12 delle 18 squadre della Super League hanno avuto una media inferiore ai 1.500 spettatori; e come biasimarli davanti ad un calcio disorganizzato e privo di infrastrutture adeguate?
OLYMPIAKOS Citando il “Gattopardo” qui si è cambiato tutto per non cambiare niente. L’arrivo del nuovo tecnico, il giovane e rampante portoghese Marco Silva (terzo degli ultimi quattro tecnici, arriva dopo i connazionali Jardim e Pereira), non cambia di una virgola gli obiettivi delle scorse stagioni. Voluto fortemente l’arrivo del 38enne tecnico ex Estoril (portato per la prima volta in Europa) e Sporting (terzo posto e coppa nazionale) e alla fine arrivato dopo una lunga trattativa. Re del campionato da 5 stagioni e ovviamente anche re del mercato: i biancorossi hanno movimentato una ventina di giocatori in uscita, tantissimi in prestito e non solo giovani come il terzino Lykogiannis allo Sturm Graz e la punta 19enne Vergos all’Elche ma anche acquisti passati che non si sono affermati come le punte Scepovic, Benitez e Diamantakos o come l’argentino Martinez appena acquistato dal Panetolikos e subito mandato a Famagosta; una ventina anche le entrate prelevando i migliori giocatori della Super League (non solo Martinez ma anche Ben Nabouhane, il giovane centrale Goutos, il mediano Tzandaris dall’odiato Paok, l’ala Gianniotas ex Asteras e il messicano Pulido) più una serie di elementi di esperienza internazionale per crescere in competitività anche in Champions: in primis Esteban Cambiasso, già allenatore in campo dai primi allenamenti e reduce da unapositiva esperienza in Premier League. Ma ottimi anche gli innesti del portiere Kapino (tornato in Grecia dopo una toccata e fuga a Magonza, farà da riserva di lusso a Roberto), il centrale marocchino-portoghese Da Costa (ha fatto bene al Sivasspor ma fu meteora in maglia Fiorentina e Samp), del serbio Milivojevic (riscattato dall’Anderlecht), di due esterni come il colombiano Pardo dal Braga e del brasiliano Sebà dall’Estoril e della punta della nazionale islandese Finnbogason (benissimo all’Heerenveen, male alla Real Sociedad). Insomma, la solita corazzata che potrà, volendo, schierare due formazioni di gran livello tra campionato e Champions. Probabile formazione (4-3-3) Roberto; Elabdellaoui, Da Costa, Botia, Masuaku; Kasami, Milivojevic, Maniatis; Dominguez, Pardo, Finnbogason
PANATHINAIKOS Ormai da due anni sulla panchina dei “Verdi” ad Anastasiou si chiede il salto di qualità definitivo e competere fino alla fine con l’Olympiakos. Per fare ciò si riparte da un ottimo finale di stagione (secondo posto in sicurezza, zero gol subiti in tutti i playoff) puntando sulla riconferma della rosa in blocco (non rinnovati solo i prestiti del centrale Shildenfeld, del fantasista Mavrias e del centrocampista Bouy) rinforzandosi in difesa col terzino tedesco Wammer dal Paderborn, il danese Thelander e lo spagnolo Sergio Sanchez dal Malaga, a centrocampo col vecchio Essien (arrivato con qualche chilo di troppo ma qui ancora considerato, con 1, 6 milione di euro è suo lo stipendio più alto della lega) e il ritorno dell’algerino Abeid (vero colpo della sessione estiva) mentre in avanti arrivano il prolifico esterno Kaltsas e il trequartista finlandese Lod, 22enne nel giro della sua nazionale. Si punta insomma sulla continuità nella speranza di approfittare (soprattutto ad inizio stagione) degli assestamenti nel Pireo. (4-2-3-1) Steele; Wemmer, Triantafyllopoulos, Sanchez, Nano; Lagos, Abeid; Karelis, Zeca, Pranijc; Berg
PAOK Ennesima rivoluzione per i bianconeri. Si è voluto (e dovuto) voltare pagina dopo la pessima scorsa stagione, l’ennesima fonte di amarezze e speranze deluse. Lo si è fatto puntando su un tecnico giovane come il croato Igor Tudor e su una campagna acquisti centrata sul mercato estero, gestita dal nuovo direttore sportivo, il danese Frank Arnesen ex manager di Chelsea e Amburgo. Venduti pezzi pregiati come il mediano Noboa e il trequartista spagnolo Lucas e lasciati partire il portiere Itandje, il trequartista Martens e il terzino rumeno Rat (in rotta con la società), sono arrivati stranieri tutti da scoprire come il portiere svedese Olsen (dal Malmo), il terzino croato Leovac, gli esterni Sabo (slovacco, ingaggiato dopo averlo affrontato nel turno di Europa League in maglia Spartak Trnava), Jairo (brasiliano, anche lui dal campionato slovacco) e Garry Rodrigues (capoverdiano, era nella Liga spagnola), il mediano bosniaco Cimirot ma anche qualche giovane autoctono come la coppia Korovesis-Charisis dal Giannina e il mediano di origini australiane Antonis. Rosa fin troppo ricca, vedremo come il nuovo tecnico riuscirà a gestirla; stagione comunque già in salita per Tudor che ha potuto lavorare poco a causa della partenza anticipata legata ai preliminari di Europa League; nelle prime uscite davvero molta perplessità con la sconfitta nel debutto contro la Lokomotiva Zagabria, la sofferta eliminazione del Trnava nel turno successivo ma con l’ultima uscita positiva nel playoff contro i danesi del Brondby. Una preparazione sul campo per Tudor, che potrebbe anche pagare ad inizio stagione, ma che alla lunga potrebbe costare molto caro. (3-5-2) Olsen; Vitor, Costa, Malezas; Kostantinidis, Kace, Cimirot, Tziolis, Leovac; Rodrigues, Athanasiadis
ASTERAS Riconfermarsi è sempre la cosa più difficile, ma a Tripolis si può fare. I gialloblù sono reduci dalla migliore stagione della loro storia (terzo posto e accesso diretto ai gironi di Europa League) ma credono di potersi ripetere e, magari, fare anche meglio superando il girone in Europa. Agli ordini del giovane e rampante tecnico Vergetis (39enne) il club gialloblù ha deciso di aumentare il tasso tecnico medio. Via i mediani Usero e Tie-Bi, terminati i prestiti del mini trequartista Rolle e della punta Gianniotas, la partenza più pesante è certamente quella del bomber argentino Barrales, capocannoniere della scorsa Super League con 17 gol, ceduto ai turchi del Sivasspor. Gli acquisti però sono molto interessanti: il terzino mancino Giannoulis (ex Atromitos e Olympiakos, anche una presenza in nazionale), due centrocampisti come l’ex Atromitos Dimoutsos e il franco-marocchino Hamdani (dai ciprioti del Limassol), l’esterno offensivo Lanzarote (catalano ex Espanyol), i prestiti dell’ala Fountas (dal Salisburgo, scorsa stagione al Panionios) e, dalla Dinamo Kiev, del trequartista Bertoglio (ennesimo argentino che approda a Tripolis, ha colpi importanti) più l’interessante punta Gianniou, prelevato dal Panionios. (4-2-3-1) Kosicki; Lluy, Sankarè, Goian, Giannoulis; Dimoutsos, Iglesias; Fountas, Bertoglio, Mazza; Giannou
ATROMITOS Stagione davvero strana, la scorsa: due tecnici esonerati (Paraschos e Sà Pinto) prima di conquistare l’ultimo posto dei playoff, con in panchina Nioplias, dove i “senza paura” si sono messi dietro il Paok chiudendo così con un ottimo quarto posto. Con un nuovo tecnico, il 41enne Grigoriou (nelle ultime due stagioni ha portato in Super League e salvato il Kerkyra) avrà una rosa svecchiata (via gli ultratrentenni Cennamo, Nastos, Katsouranis e Agouazi) e senza più i prestiti degli attaccanti dell’Olympiakos Papazoglou e Karamanos ma con un trio offensivo notevole formato dal brasiliano Marcelinho, l’italiano Napoleoni (cercato dagli ungheresi del Videton) e l’argentino Umbides a cui si è aggiunto Le Tallec (30enne punta ex under 21 francese e Liverpool). Rinforzata la già collaudata difesa (il terzino mancino argentino Bittolo ex Velez e il centrale senegalese M’Bow dal Panthrakikos) e la mediana con l’arrivo dell’argentino Godoy ex Panetolikos e dell’esperto spagnolo Usero (ex Asteras) più il montenegrino Stojcev (esperienze in Kazakhistan, Bosnia e Usa). La sensazione è che manchi sempre qualcosa per stabilirsi nelle prime posizioni anche se la squadra nei preliminari di Europa League ha dimostrato buona personalità e spirito di gruppo, anche nella sfortuna sconfitta casalinga con i “mostri” del Fenerbahce. (4-3-3) Gorbunov; Kontoes, Fytanidis, M’Bow, Bittolo; Godoy, Usero, Pitu; Umbides, Marcelinho, Napoleoni
GIANNINA Ripetere la scorsa stagione (storico sesto posto ad un punto dai playoff europei) sarebbe un grande successo per gli uomini di Petrakis (arrivato nel gennaio 2014 e già idolatrato) e il modo migliore per festeggiare i 50 anni di vita del club. Per mantenere gli alti standard ceduti solo, e per buone cifre in Grecia, i gioielli Charisis (mediano 19enne) e Korovesis (esterno mancino 22enne), entrambi al Paok. Pochi rinforzi (il portiere Peristeridis, il mediano Kozoronis ex Ergotelis e la punta di origini tedesche Ferfelis cresciuto nel Werder Brema ma ultima stagione tra gli olandesi del Zwolle); sarebbe tornato anche Lila dallo sfortunato prestito al Parma ma l’albanese, in rottura con la società, partirà essendo cercato dal Panathinaikos e dall’Amburgo. L’“Ajax dell’Epiro” parte con un bel bonus rispetto a gran parte di club concorrenti avendo mantenuto la stessa ossatura della scorsa stagione, in primis l’argentina Chavez (8 gol) e la punta serba Ilic (7 gol e 10 assist), basterà? (4-2-3-1) Vellidis; Struna, Tzimopoulos, Berios, Michail; Kozoronis, Tsoukalas; Acosta, Manias, Chavez; Ilic
SKODA Tutto sommato positiva la prima stagione (iniziata alla quinta giornata, quindi con una rosa non scelta e sconosciuta preparazione) di Lucescu sulla panchina di Skoda: scarso l’ottavo posto, mitigato però dall’aver raggiunto la finale di coppa. Potendo scegliere, Lucescu ha fatto pulizia tagliando diversi giocatori tra cui il portiere Kyryiakidis, il gioiellino Goutas (il giovane centrale venduto all’Olympiakos), il “faro” Clayton (12 gol e 7 assist, finito in Turchia) e il mediano Obodo. Molto attivo il mercato in entrata: il portiere italo-tedesco Cennamo (ex Atromitos), il terzino Zaradoukas, il mediano croato Tomic, la talentuosa ala bulgara Dimitrov (ultime stagioni in Turchia con buoni risultati) e alcune vecchie conoscenze rumene dello stesso Lucescu tra cui il centrale slovacco Farkas (ex Chievo e Ternana), il mediano brasiliano Elton (ex Dinamo Bucarest) e il trequartista rumeno Herea. Una rosa indubbiamente rinforzata, che potrà tentare l’approdo ai playoff. (4-2-3-1) Cennamo; Bertos, Lisgaras, Farkas, Zaradoukas; Elton, Tomic; Soltani, Vasilakakis, Dimitrov; Kapetanos
AEL KALLONI Dopo due stagioni vissute pericolosamente (salvezze in extremis) il club di Lesbo vorrebbe una stagione più tranquilla ma le premesse non sono delle migliori: chiuso il ciclo Matzourakis (esonerato a metà stagione) e non confermato il subentrante Vlachos si punta su un’autentica scommessa in panchina: tale Theodoridis, ex allenatore delle giovanili del Paok ed assistente allenatore all’Ael. Rosa totalmente mutata: via una dozzina di giocatori (le partenze più rilevanti quelle gli spagnoli Llorente, Navarro e Juanma e del trequartista brasiliano mancino Leozinho) ne approdano altrettanti, tutti da scoprire come il centrale nigeriano Ukah (nato a Parma, cresciuto tra le giovanili di vari club emiliani, con una buona esperienza nell’Ekstraklasa polacca), il terzino polacco Krol (reduce da un’esperienza nella Mls americana), l’espero mediano ceco Kladrubsky, l’esterno argentino Ellacopuolos (in prestito dal Tigre), il trequartista brasiliano Saba (un paio di stagioni nel Brescia in B e un gol nell’ultimo Mondiale per Club con la maglia degli australiani del Western Sydney) e la punta serba Markovic (da sempre in Rep. Ceca). Davvero tante, troppe, scommesse ma perlomeno si è mantenuto una spina dorsale formata dal portiere maltese Hogg, dalla coppia difensiva Adejo-Anastasiadis e la coppia mediana Kaltsas-Keita. (4-2-3-1) Hogg; Tsabouris, Adejo, Anastasiadis, Pipinis; Kaltsas, Keita; Georgiou, Saba, Manousos; Markovic
VERIA La scorsa stagione la salvezza arrivò all’ultimo minuto per il Veria ma per la nuova annata la “Regina del Nord” ha grandi aspirazioni magari sperando di ripetere la partenza sprint della scorsa estate (4 vittorie nelle prime 5 partite e comunque a metà classifica fino a dieci partite dalla fine). Rosa ribaltata come un calzino: una ventina di giocatori salutano tra cui la colonia spagnola voluta dall’ex tecnico Granero (tra cui l’ex Real Madrid Raul Bravo e il mediano Vazquez, rimane solo il terzino Malon) e protagonisti della scorsa stagione come gli esterni Bargan e Kaltsas (13 gol e 8 assist, promosso al Panathinaikos) e gli attaccanti Ben Nabouhane (preso dall’Olympiakos anche col ginocchio rotto e non disponibile fino a novembre), Dumitru (terminato il prestito dal Napoli) e l’argentino Campora. Accanto ai “reduci” (il portiere Kantimiris, il centrale Kali, l’argentino Battion e il trequartista Vergonis) arrivano una serie di cosiddetti rinforzi tra cui il possente centrale francese Edjenguele (dal Panetolikos), il terzino mancino Tsoumanis (ex Panthrakikos), il vecchio terzino Nastos (dall’Atromitos, visto anche nel Perugia di Guacci in A), gli esterni Youssouf (una delle note positive del retrocesso Ergotelis) e Abdoun (l’algerino fu protagonista per due stagioni all’Olympiakos per poi perdersi tra Nottingham Forest e Lokeren), due trequartisti come il georgiano Merebashvili (ex Ofi) e il polacco Majewski (anche lui ex Nottingham) e infine la punta zambiana Kola in arrivo in prestito dal Gent ma nell’ultima stagione in Israele. Un grosso punto di domanda sulla squadra, così come sul tecnico, quel Georgiadis pessimo traghettatore del Paok nel finale di stagione. (4-2-3-1) Kantimiris; Nastos, Kali, Edjenguele, Tsoumanis; Balafas, Battion; Abdoun, Vergonis, Majewski; Nazlidis
PANETOLIKOS Club “sui generis” in Grecia: ha infatti lo stesso tecnico da due anni e mezzo e cioè Chavos, eroe locale ad Agrinio dopo la promozione in Suer League, l’ottavo posto successivo e il settimo posto della scorsa stagione. Stagione altalenante con un pessimo inizio (prima vittoria dopo due mesi) una buona fase cnetrale e un deludente finale, ma la fiducia al tecnico ha ripagato e ripagherà ancora. Si riparte senza ben 8 titolari della scorsa stagione: il portiere brasiliano Rafael, il centrale Malezas (venduto al Paok), lo stopper Edjenguele, i mediani Fotakis e Godoy, il trequartista argentino Martinez (10 assist, venduto all’Olympiakos) e le punte Alves e Moreno. La rosa che annovera comunque elementi di valore (il terzino boliviano Bejarano e quello spagnolo Kevin, l’esterno argentino Villafanez, la punta olandese Kappel) è stata rinforzata col portiere Kiryakidis (ex Skoda), dal centrale Papazoglou (ex Olympiakos, una presenza in Champions in maglia Apoel), dal centrale mancino Corstjens (belga ex Beveren e Lierse), dai mediani Makos (ex nazionale in maglia Aek, torna in patria dopo esperienze in Germania e Cipro) e Bejarano (Danny, cugino del terzino). da un trio di trequartisti tutti da scoprire come l’argentino Romero (giocava in Cile), il brasiliano Marcos Paulo (5 stagioni in Portogallo) e l’egiziano Warda (prima esperienza all’estero) e da due attaccanti navigati come il serbo Markovski (ultima stagione al Kerkyra) e il 38enne senegalese Henri Camara che torna in gialloblù dopo una stagione spesa tra il Kalloni e il Lamia nella seconda divisione. (4-3-3) Kyriakidis; Bejarano, Papazoglou, Kousas, Kevin; Makos, Rusculleda, Marcos Paulo; Villafanez, Markovski, Kappel
PANIONIOS Altro club invischiato per tutta la scorsa stagione nei bassifondi e salvatosi in extremis, ha confermato il tecnico subentrato nel corso della scorsa stagione Ouzounidis che prova a rilanciarsi dopo i recenti esoneri in serie. Rosa stravolta anche qui: partiti il portiere Giannakopoulos, il vecchio trequartista Ibagaza ma soprattutto la punta Giannou (12 gol) e terminati i prestiti di Fountas e Kolovos, si è cercato di ingaggiare elementi funzionali. Ecco quindi i prestiti del portiere Dioudis (dal Brugge), dell’esterno argentino Villalba (20enne dal Velez) e della punta Karamanos (dall’Olympiakos ma da sempre all’Atromitos), i riscatti dei giovani Risvanis e Katharios (il centrale dal Panathinaikos, il mediano dall’Olympiakos) più gli arrivi di Chalkiadakis (interessante 22enne di origini brasiliane) e della punta iraniana Ansarifard (reduce da una stagione nell’Osasuna, B spagnola, anni fa considerato uno dei maggiori talenti al mondo). La dirigenza ha promesso che la squadra farà meglio della scorsa annata, giocando anche un bel calcio; mister Ouzounidis, più pragmaticamente, si è detto soddisfatto di aver mantenuto la stessa difesa dello scorso anno, mentre dovrà lavorare molto sulla fase offensiva. (4-2-3-1) Dioudis; Argyropoulos, Pantidos, Risvanis, Tasoulis; Korbos, Mitropoulos; Chalkiadakis, Boumale, Villalba; Karamanos
PANTHRAKIKOS Confermato in panchina il giovane spagnolo Josè Manuel Roca (ex portiere del club subentrato all’undicesima giornata e che, dopo un pessimo inizio, iniziò a macinare risultati arrivando alla salvezza) che si ritrova con una rosa dello stesso livello della scorsa stagione: il possente centrale senegalese M’Bow, il terzino mancino Tsoumanis e il trequartista spagnolo Cases, sono stati sostituiti (si vedrà se all’altezza) dal ritorno in patria del giovane centrale Bougaidis (ex Aek, svincolato dal Granada ma ultima stagione nei polacchi del Danzica), dal terzino mancino Papachristou ex Asteras e da due fantasisti cresciuti nella cantera del Barcellona come Javito (ultima stagione al Kerkyra) e Fernandez (intravisto allo Skoda). Fondamentali le riconferme del giovane portiere Atahanasiadis, del centrale Potouridis, dell’ala destra Tzanis (7 reti) e dell’infinito bomber brasiliano Igor (35enne ma ultime due stagioni in doppia cifra). A Komotini si aspettano un’altra stagione di sofferenza. (3-5-2) Athanasiadis; Potouridis, Bougaidis, Cherfa; Tzanis, Mejia, Ladakis, Iliadis, Fernandez; Javito, Igor
LEVADIAKOS Ripescati dopo la retrocessione d’ufficio del Kerkyra i verdeblu ripartono dai Mantzios e intendiamo sia il tecnico Apostolos (esonerato ad inizio stagione dal Panthrakikos, era subentrato nella scorsa stagione nelle ultime 11 partite sfiorando la salvezza ottenendo 7 vittorie e 4 sconfitte) sia il bomber Vangelis, in doppia cifra nelle ultime due stagioni. Il resto è però tutto da ricostruire: molti giocatori si erano svincolati dopo la retrocessione sul campo e quindi, partiti una dozzina di elementi (su tutti il portiere Sifakis, i centrali Pinter e Thomas e i centrocampisti Vukcevic, Gomez e Zito), la società non ha avuto nemmeno il tempo (nè ha le risorse) per operare in entrata (unica il ritorno gratis del terzino Moulopoulos da Cipro) e dovrà trovare le risorse al proprio interno puntando sui pochi elementi di esperienza rimasti (il terzino mancino Milhazes, e l’esterno serbo Milosavljev) e, obtorto collo, sui propri giovani come il centrale Magas, l’esterno Pappas e la punta Giakoumakis. Prima candidata alla retrocessione, come conferman le parole di msiter Mantzios: “Siamo molto indietro nella preparazione a causa dell’incertezza della categoria in cui avremmo giocato. Abbiamo bisogno di rinforzi, dobbiamo lavorare molto in poco tempo.” (4-2-3-1) Tsintotas; Stathis, Tripotseris, Kotsios, Milhazes; Nikolaou, Mingas; Pappas, Katidis, Milosavljev; Mantzios
PLATANIAS Dopo due stagioni vissute pericolosamente (ultima chiusa al nono posto ma ad un punto dalla retrocessione e grazie ad aver richiamato il vecchio Paraschos per le ultime cinque partite) l’unica rappresentante rimasta dell’isola di Creta vorrebbe sperare in un’annata più tranquilla, ma proprio non può. Per salvarsi infatti servirà un altro miracolo: Paraschos è una sicurezza ma avrà una disposizione una rosa depauperata dalle partenze del terzino Zaradoukas, dei mediani Tetteh e Aguilera e della punta spagnola Torres. Quasi tutte incognite in entrata; a parte il portiere Sotiriou (ex Giannina) e il trequartista Dinas (dal Panathinaikos dove aveva pochissimo spazio), arrivano i terzini Vanderson (brasiliano ex Giannina e Treviso) e Selin (ucraino in prestito dall Dinamo kiev), i mediani Stanisavljevic (serbo, dagli ungheresi dell’Ujpest) e Gnjatic (bosniaco), l’esterno basco Angulo (ex Apollon) e la punta argentina Ramos (pescato in Cile). Altra candidata a retrocedere. (4-3-3) Olimpa; Coulibaly, Itoua, Banana, Vanderson; Mahamat, Stanisavljevic, Gnjatic; Mendrinos, Dinas, Milunovic
IRAKLIS E’ stato già un successo trattenere l’ambizioso tecnico Nikolaos Papadopoulos, capace di riportare in Super League il club “divino” dopo 4 anni con un cammino deciso in campionato (solo una sconfitta nel calendario regolare, peraltro all’ultima giornata, e secondi solo all’Aek nei playoff) che nella coppa nazionale (eliminato solo in semifinale dallo Skoda). Ovvio un aggiornamento della rosa alla nuova sfida con giocatori di esperienza, anche internazionale: il portiere slovacco Pernis (si giocherà il posto col brasiliano Haunderson), il terzino destro Carlitos (nazionale capoverdiano), l’esperto centrale Makris (svincolato dal fallito Ofi Creta), il mediano rumeno Lazar (34 anni, reduce da 3 stagioni al Paok ma l’ultima nel Panetolikos), il talentuoso trequartista Chanti (dal retrocesso Ergotelis) e due punte classe ’92 in cerca di consacrazione come Vellios (ritorno a casa, partì nel 2011 per girovagare tra Everton, segnando pure in Premier, Belgio e Danimarca) e Bulut (australiano di origini turche, esperienze in Rep. Ceca, Turchia, arriva dal Western Sydney). Una difesa che pare solida, un centrocampo aggressivo, forse in attacco manca qualcosa. Le premesse per la salvezza ci sono tutte per i Tessalonicesi. (4-2-3-1) Huanderson; Carlitos, Ziabaris, Bartolini, Saramantas; Makris, Lazar; Kyriakidis, Romano, Chanti; Perrone
AEK ATENE Tornato di prepotenza in Super League (nell’ultima stagione tutte vittorie e due soli pareggi nel campionato regolare, ai playoff due sole sconfitte) la squadra allenata dall’ex Roma e Perugia Traianos Dellas si presenta con l’intenzione di voler riprendere il tempo perduto. Confermato il telaio della scorsa stagione (su tutti la coppia centrale Kolovetsios-Lampropoulos, gli esterni Platellas e Dounis e la punta Aravidis) nel motore si è provveduto un’iniezione di sudamericanità: il portiere Baroja (guardiano del Venezuela nella rfecente Coipa America), il terzino brasiliano Galo (due stagioni fa bene al Panetolikos, specialista nelle punizioni) e due trequartisti di livello internazionale come Ronal Varga (altrro venezuelano, anche lui visto in Cile) e l’argentino Buonanotte ex enfant prodige che per questioni personali (ferito gravemente in un incidente stradale nel 2009) si è dovuto accontentare di girovagare di recente tra Spagna e Messico. A puntellare la difesa ecco poi due spagnoli (l’esperto centrale Arzo ex Gent e Villarreal, e il terzino Didac Vilà meteora al Milan), due mediani sostanziosi (il 21enne Andreopoulos acquistato dal Kerkyra e il portoghese Simoes) ma il colpaccio è in attacco dove torna in giallonero, dopo 4 anni e mezzo, l’algerino Djebbour (testa caldissima) che nell’ultima stagione in Grecia segnò ben 20 reti. Non ci sorprenderemmo in caso di playoff al primo colpo. (4-2-3-1) Baroja; Galo, Lampropoulos, Kolovetsios, Vilà; Simoes, Johansson; Barbosa, Buonanotte, Platellas; Djebbour