Sempre più alto, il Psg fa tre su tre e vola a nove punti dopo aver espugnato lo Stade de la Mosson (clicca QUI per rivivere la diretta), ma il match di Montpellier ci racconta una squadra davvero in salute? I problemi di organico sono evidenti, stasera Blanc a dovuto fare a meno di pezzi pregiati quali Ibrahimovic, Di Maria e Verratti. Come se non bastasse, si è fermato pure Pastore dopo nemmeno dieci minuti di gioco. Il Psg però è una squadra ricca, soldi tradotti in strapotere tecnico, è lecito aspettarsi qualcosa da una squadra con questo undici di partenza: Trapp; Aurier, Silva, Luiz, Maxwell; Pastore, Motta, Matuidi; Lavezzi, Cavani, Lucas. Non sarà la formazione tipo, ma resta una corazzata per la Ligue 1. Da non sottovalutare poi le condizioni dell’avversario, in crisi due gare, due sconfitte e zero gol fatti.
Le sconfitte del Montpellier diventano adesso tre, ma qualche segnale incoraggiante si è visto, soprattutto nel primo tempo. E’ proprio l’approccio nei primi 45 che è stato completamente sballato da parte parigina, mollezza, troppi metri tra i reparti, scarsa verticalità. Meno male che c’è Blaise Matuidi a sistemare le cose, questo è un gol ancora più pesante di quello realizzato contro la Cenerentola Gazalec. Psg più presente nella ripresa, la circolazione di palla ha preso aria e il gol ne è stato logica conseguenza, poco hanno fatto i padroni di casa per impensierire David Luiz e soci. Degno di nota c’è giusto un intervento di Trapp su Bensebaini, poi poca roba. Il rivale del Psg, sembra quasi banale dirlo, è il Psg stesso. Non vogliamo sottovalutare i problemi di infermeria, ci chiediamo piuttosto quale sia l’evoluzione tattica che Blanc ha in mente. A meno che l’idea non sia semplicemente far arrivare un paio di palloni a Ibra nell’arco dei novanta minuti, potrebbe bastare pure quello a vincere. Ma che spreco.