L’andata di uno dei match più interessanti di questi playoff di Europa League (chi passa va ai gironi) finisce con la vittoria del Fenerbahce sul campo dei greci dell’Atromitos. Sulla carta vittoria scontata, sul campo molto meno. Decide allo scadere il primo gol in maglia gialloblù di Van Persie entrato a dieci minuti dal termine.
I greci ospitavano il club di maggior prestigio di sempre al “Peristeri”, il (nuovo) tecnico Grigoriou alla vigilia aveva ammesso che sarebbe stata già una gioia giocare contro i turchi, al di là del risultato, che si presentano con un iperoffensivo 4-2-4: in difesa al posto dello squalificato Kjaer c’è Ba, in avanti il poker delle meraviglie Diego-Nani-Sow-Fernandao con Van Persie, ancora lontano da una condizione accettabile, in panchina (ancora rinviato il debutto dal primo minuto dell’olandese).
I greci non fanno fede al loro nome (Atromitos vuol dire letteralmente “senza paura”) e si schierano (e come biasimarli?) con un 4-5-1 col romano Napoleoni unica punta. Il canovaccio è quello ampiamente prevedibile con i turchi a tenere il pallino del gioco giocando in scioltezza e gli ateniesi guardinghi e pronti a ripartire in contropiede. Dopo le prime fasi di studio gli uomini di Vitor Pereira (conosce gli avversari avendo allenato l’Olympiakos) rompono gli indugi: al 23’ azione strepitosa, tutta di prima dei gialloblù, con Nani a servire Fernandao in area che fa da torre per Sow che fa da sponda a Nani il quale al volo, all’altezza del dischetto del rigore, spara con potenza ma alto. Alla mezz’ora botta e risposta: cross dalla sinistra di Caner Erkin e testata di Fernandao che il portiere di casa Gorbunov salva con un prodigioso riflesso sul primo palo; nell’azione successiva però ecco un lancio lungo dalla difesa greca che prende di sorpresa i turchi, Napoleoni si invola verso Demirel che esce con perfetto tempismo e blocca la conclusione dell’attaccante scoperto da Boniek. Ennesima conferma della “coperta corta” dei turchi arriva poco dopo: ripartenza greca e Caner Erkin tira la maglia di Marcelinho (leader tecnico dei suoi l’ex Catania) in area, l’arbitro (l’italiano Orsato) non fischia. Prima frazione vinta (ai punti) dai turchi comunque che, priorio allo scadere, sfiorano il gol: Fernandao serve nell’area piccola il collega di reparto Sow ma l’incornata del senegalese è deviata in angolo ancora da un Gorbunov in serata di grazia (lo stesso Sow gli stringe la mano).
Ad inizio ripresa partono forte gli ospiti (altra parata di Gorbunov, ancora bravo ad alzare sulla traversa un destro secco dalla distanza di Souza) ma senza sèguito, calano il ritmo, non producono altre occasioni clamorose (al 63° annullato un gol a Nani per precedente fuorigioco di Sow che poco dopo calcia a lato dal limite) e i greci con ripartenze oculate mettono un po’ d’ansia alla difesa turca (in primis al legnoso Ba che rischia anche di commettere rigore su Napoleoni). Quando lo 0-0 sembra scritto ecco il gol: cross dalla sinistra a centroarea dove Van Persie (entrato all’80°) spinge il difensore argentino Bittolo e di testa infila Gorbunov.