Pagelle Aston Villa-Manchester United: Darmian solido, lampo Januzaj

Aston Villa-Manchester United Darmian

Non incanta ma infila il secondo 1-0 di fila il Manchester United che resta a punteggio pieno dopo due partite di Premier League. Prova di sostanza degli uomini di Van Gaal (6, indovinati i cambi e la mossa Januzaj, ma lo United non convince ancora) che battono a domicilio l’Aston Villa di Sherwood (5.5, la sola buona volontà non può bastare a questi livelli) grazie a una perla di Adnan Januzaj. Il belga si merita un 6.5 per il bellissimo gol realizzato: azione tra l’altro stupenda e che ha preso il via proprio da un suo spunto a centrocampo. Il processo di recupero è cominciato, voto non altissimo perché per il resto dell’ora passata in campo non incanta e, anzi, è spesso completamente avulso dal gioco. Ma per ora va bene così.

La giocata vincente di Januzaj conta due vittime, paradossalmente tra i migliori in campo nelle fila dell’Aston Villa: Gueye se lo perde al momento dell’inserimento ma è protagonista di una prova di grande sostanza, a tratti debordante dal punto di vista fisico. Richards sembra un calciatore completamente rigenerato, annulla tra l’altro Rooney. Per entrambi, quindi, il 6 è d’obbligo. Rooney, dicevamo: un caso. Il capitano è lasciato al suo destino e non fa nulla per ribellarsi. Pochissimi palloni giocabili, alcuni sprecati in malo modo con errori banali, altri segnati in partenza dalla condizione fisica che non sembra accettabile. Urge un altro centravanti per Van Gaal, Wazza stasera si becca un 5 senza appello.

Depay ripete invece la buona prova dell’esordio contro il Tottenham: l’ex Psv, proprio come sabato scorso, è attivissimo nel primo tempo, il più in palla dei suoi. Corre, si fa vedere, inventa, pressa. Cala ancora ad inizio secondo tempo, alla fine l’errore a metà ripresa pesa sul giudizio finale: 6+. Il tridente dei red devils è completato dal sempre geniale Mata (7), autore di due assist semplicemente favolosi. Se per Guzan e Romero il senza voto è d’obbligo (si annovera solo un’uscita bassa su Depay dell’americano, interventi di ordinaria amministrazione per l’argentino), discorso diverso per Matteo Darmian. L’azzurro, dopo il grande inizio col Tottenham, vive una serata più complicata: di fronte c’è Amavi (7, il terzino ex Nizza è il migliore in campo, un vero stantuffo) ma Matteo riesce a cavarsela con esperienza e freddezza. Alla fine l’unica sbavatura è la trattenuta troppo vistosa su Richards che poteva costare il rigore, per il resto una prestazione solida e ancora convincente: 6.5.

Smalling e Blind (7 e 6.5) mostrano incoraggianti segnali di crescita, così come Shaw (6), stasera positivo anche in chiusura. Va detto che gli avanti di casa non fanno granché per creare grossi grattacapi. Agbonlahor (5) ha perso smalto e sembra lontano parente del calciatore che ha firmato nel 2009 l’ultima vittoria dell’Aston Villa contro il Manchester United, l’unica negli ultimi 20 anni, Sinclair (4.5) non è pervenuto, Jordan Ayew (5) è annullato da Darmian e spreca con un destro sballato l’unica occasione decente di tutta la partita. Veretout (5.5) dovrebbe inventare ma si perde dopo un buon inizio, al contrario di Westwood (6) si preoccupa giustamente più della fase difensiva riuscendo comunque a tessere buone trame di gioco.

Alla fine nemmeno l’ingresso di Gestede (5), che aveva deciso la sfida col Bournemouth partendo ugualmente dalla panchina, scuote i padroni di casa negli ultimi 20 metri, peccato davvero. Anche perché anche Clark e Bacuna, che completano la difesa di casa, meritano la sufficienza piena. Sufficiente la prova anche di Schneiderlin: il francese è ancora spaesato, fa comunque un passo avanti rispetto a sabato scorso. L’ex Southampton corre e pressa come un ossesso finché ha fiato, ma da lui ci si aspetta anche costruzione e stasera si è ancora reso protagonista di diversi errori in appoggio. Non l’ha aiutato Carrick (5.5), meno mobile del solito e di conseguenza anche meno rapido di pensiero, di certo l’ha fatto Schweinsteiger (7) che con una mezz’ora di altissimo livello qualitativo ha in pratica smorzato da solo gli ardori dell’Aston Villa. Se, e ribadiamo se, le caviglie dovessero reggere, l’Old Trafford potrà godersi nelle prossime stagioni un vero campione. Meno decisivo col suo ingresso in campo Ander Herrera (6): il basco tornerà utile durante la stagione, la stoffa c’è.

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Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.