Un gol di Lucas Moura permette al PSG di espugnare il Pierre Mauroy di Villeneuve d’Ascq: 1-0 al Lille nel primo match della Ligue 1 2015-16 alla quale i capitolini si presentano da tri-campioni in carica. Campionati vinti nonostante le partite inaugurali non avessero mai regalato bottino pieno: è la prima volta, da quando il Psg è in mano di Al Khelaifi, che arriva un trionfo alla giornata numero uno (era successo in una sola occasione nei precedenti nove tentativi). Ed è il decimo successo di fila tra i confini nazionali dell’undici di Laurent Blanc, contando ovviamente anche la striscia che ha chiuso la scorsa stagione: numeri che testimoniano, se mai ce ne fosse bisogno, quanto anche questa Ligue 1 sembri segnata sul nascere.
Già, perché nemmeno in casa di una delle pretendenti a posti europei, il rinnovato Lille di Renard, che sostituisce Girard, con quattro nuovi acquisti in campo (Bautheac, Civelli, Amadou e Guirassy), e nemmeno con un uomo in meno durante un’ora di gioco (ingenua espulsione dello svagato Rabiot), il Psg ha mostrato debolezze. Le avversarie, OM e Monaco su tutte, dovranno insomma sperare soltanto che il “complesso di superiorità” dei parigini sia ancora più decisivo dell’anno scorso. Date le premesse, e l’ardore agonistico con cui i milionari campioni di Francia hanno affrontato e chiuso la partita col LOSC, è poco più di un’utopia.
Blanc, tra l’altro, ha dovuto fare a meno di Ibrahimovic, fuori per un problema al ginocchio che lo terrà lontano dai campi da gioco almeno fino a fine agosto. Scontato Cavani centravanti, ai suoi lati Lucas e Pastore che ha vinto il ballottaggio col giovane Augustin. Il 18enne si è reso protagonista di un pre-campionato coi fiocchi, stasera ha esordito in campionato: sentiremo parlare di lui. Con Motta tenuto in panchina sia per qualche acciacco fisico che per le vicissitudini di mercato che lo riguardano (ieri Al Khelaifi ha ribadito la sua incedibilità), centrocampo composto da Verratti (prestazione da 7 in pagella), Rabiot e Matuidi. In porta confermato Trapp al posto di Sirigu, Aurier è preferito a Van der Wiel.
I primi 15 minuti sono una specie di tiro a segno: il Lille è chiaramente intimorito dalle accelerazioni di Cavani (l’ex Napoli per due volte si trova davanti a Enyeama senza riuscire però nemmeno a trovare la conclusione), Luiz e Thiago tengono altissima la linea difensiva, schiacciando così i padroni di casa a difesa degli ultimi 30 metri. Rabiot spreca di testa da due passi, Pastore incanta a sinistra regalando delizie al pubblico. Il Lille si fa vedere con qualche spunto di Boufal, straordinariamente bravo dal punto di vista tecnico ma ancora troppo grezzo da quello tattico, sul pericoloso destro dal limite di Guirassy è poi provvidenziale Thiago Silva in scivolata. Insomma, partita viva ma che sembra segnata.
Di colpo, però, la scena cambia prima della mezz’ora: Rabiot si becca due gialli in meno di cinque minuti, prima per un intervento tanto inutile quanto duro su Balmont poi per una strattonata su Corchia che aveva approfittato di un suo scivolone. Rosso, dopo il parere decisivo del guardalinee, Psg in dieci. E’ il momento più difficile per gli uomini di Blanc che si aggrappano anche a qualche bella chiusura (sì, proprio così) di David Luiz. Sfumato l’entusiasmo iniziale per la superiorità numerica, il Lille cade nella ragnatela di passaggi e piccole perdite di tempo del Psg che riesce ad abbassare i ritmi e ad arrivare indenne al riposo.
Tentativo, quello di controllare il possesso palla, ancora più chiaro con l’ingresso in campo di Thiago Motta per Pastore ad inizio ripresa; Mendes per Amadou è la mossa di Renard che, però, non sortirà alcun effetto. Il Psg, padrone del gioco, colpisce al 57′, peraltro dopo una buona occasione capitata ad Aurier che per un soffio non arriva a deviare in rete su sponda di Luiz. Il gol, dicevamo, davvero da manuale: Lucas lavora un gran pallone tra le linee e serve Cavani, tocco di prima arretrato per Matuidi, altro passaggio di prima stavolta in profondità proprio per Lucas che nel frattempo si era inserito. Sembra un flipper, “c’est que du foot”: il brasiliano dribbla Enyeama e insacca nella porta vuota. Tallo, ex Roma, e Obbadi, ex Verona, le mosse ulteriori di Renard. Ma è sconfortante appurare che in un’ora con un uomo in più i “nordici” non creino lo straccio di un’occasione, può essere considerata mezza una conclusione velleitaria di Balmont da distanza siderale, penalizzati oltre modo dal calo repentino di Boufal e dalla serataccia di Corchia. L’esordio di Augustin ravviva il finale, la giovane promessa dopo aver ammirato i movimenti di Cavani dalla panchina cerca di imitarlo in un contropiede, ma scivola. Non scivola il Psg che, dopo il successo in Supercoppa col Lione, inizia con la dovuta autorevolezza anche in campionato.
LILLE-PSG 0-1 (clicca sul risultato per gli highlights): 57′ Lucas Moura