CONCACAF Champions League: Club America forza 4, mentre termina in parità il “derby” tra Vancouver e Seattle

Club America
Fonte foto: s.weltsport.net

Continua la prima giornata della fase a gironi della CONCACAF Champions League, che stanotte ha visto i campioni in carica del Club America iniziare subito con una bella vittoria per 4-0, mentre termina in parità il “derby” tra i Canadesi del Vancouver Whitecaps e gli Statunitensi dei Seattle Sounders.

Comincia alla grande l’avventura dei campioni in carica del Club America, i quali conquistano subito i primi tre punti con un sontuoso 4-0 ai danni degli honduregni del Motagua (campioni dell’Apertura 2014). La partita si mette subito su binari favorevoli per “Las Aguilas”, che dopo appena cinque minuti di gioco sono già avanti di ben due reti: ad aprire le danze ci pensa il difensore statunitense Ventura Alvarado (prodotto della cantera messicana), che è il più lesto di tutti nel raccogliere una corta respinta del portiere avversario Sebastian Portigliatti (passato in Italia tra le fila del Misano nel 2010) e ad infilare in rete con un comodo tap-in da due passi, mentre quella del raddoppio porta la firma del compagno di reparto paraguaiano Pablo Aguilar (visto in Argentina con le maglie di Colon e Arsenal de Sarandi), il quale anticipa tutti sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dal connazionale Osvaldo Martinez (il quale ha già vinto la CCL con la maglia del Monterrey e del Club America) e mette il pallone nel sette con un bel colpo di testa. L’uno-due iniziale disorienta completamente il club honduregno, che poco dopo rischia di capitolare nuovamente su un tiro dal limite di uno scatenato Pablo Aguilar, la cui conclusione, però, non inquadra lo specchio della porta. Poco male, visto che al 40esimo minuto di gioco ci pensa il goleador Oribe Peralta (capocannoniere nella scorsa edizione con sette reti all’attivo), il quale mette il pallone in fondo al sacco con un bel colpo di testa in tuffo su assistenza di capitan Rubens Sambueza (prodotto della cantera del River Plate, club ritornato sul tetto del Sudamerica proprio ieri notte). Nella ripresa il copione non cambia di una virgola, infatti i padroni di casa del Club America continuano a martellare la difesa del Motagua, che non può fare altro se non cercare di contenere in ogni modo l’irruenza messicana. Il match si chiude definitivamente al 55esimo minuto di gioco, quando, dopo l’occasionissima di Dario Benedetto (arrivato nel Dicembre scorso dal Tijuana ma lanciato tra i Pro dagli argentini dell’Arsenal de Sarandi) da due passi, è l’argentino Sambueza a far calare il sipario sul match con una chirurgica conclusione ad incrociare e con due avversari addosso. Nel corso della ripresa c’è anche gloria per l’estremo difensore messicano Moises Muñoz (tra i pali dell’America dal 2011), il quale si esibisce in una super parata in due tempi con la quale nega la gioia del gol al difensore avversario Henry Figueroa (reduce dall’ultima spedizione honduregna alla Gold Cup statunitense).

Tim Parker (Vancouver Whitecaps), autore di un gol di pregevole fattura nel "derby" contro Seattle. Fonte foto: vancouversun.com
Tim Parker (Vancouver Whitecaps), autore di un gol di pregevole fattura nel “derby” contro Seattle. Fonte foto: vancouversun.com

Successo importante anche per i panamensi dell‘Arabe Unido (vincitore dell’ultimo campionato di Clausura), che esordiscono in questa edizione della CONCACAF Champions League con una convicente vittoria per 3-0 contro i Giamaicani del Montego Bay United (terza classificata nell’ultima CFU Club Championship, competizione tra squadre della zona caraibica). Il primo squillo del match è dei padroni di casa e porta la firma di Renan Addles (passato in Bolivia tra le fila del The Strongest), che fa fuori il diretto avversario con una doppia finta (tra cui anche un sombrero) ma poi si perde al momento della conclusione, la quale termina a lato. Ma questo è solo l’antipasto, infatti è nella seconda parte della prima frazione che “El Expreso Azul” finalizza la mole di gioco prodotta con due reti: ad aprire le danze è Jose Gonzalez, il quale raccoglie un ottimo passaggio filtrante di Joel Barcenas ed infila il portiere avversario Jacomeno Barrett (che ha indossato anche le maglie di Joe Public e Sporting Central Academy) con grande freddezza, mentre la rete del raddoppio porta la firma di Renan Addles (detto anche “Renaldinho”), il quale insacca il pallone nel sette con una punizione da magistrale. La rete del definitivo tris arriva al 79esimo minuto di gioco, quando il centravanti Enrico Small salta più alto di tutti sugli sviluppi di un calcio di punizione ed infila il pallone in fondo al sacco. Termina con un pareggio per 1-1, invece, il “derby” tra i Canadesi dei Vancouver Whitecaps e gli Statunitensi dei Seattle Sounders. Accade tutto nel corso della ripresa, dove prima arriva il vantaggio canadese firmato da Tim Parker (selezionato nel corso dell’ultimo draft della MLS con la 13esima scelta assoluta), che firma il primo gol da Professionista anticipando tutti sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Pedro Morales e sorprendendo il portiere avversario con uno splendido colpo di tacco, e poi (appena 10 minuti dopo) il pareggio a stelle e striscie che porta la firma di Lamar Neagle (visto in Canada con la maglia del Montreal Impact), il quale raccoglie un bel cross basso del compagno di squadra Andy Rose e piazza il pallone sotto l’incrocio.

Club America (Mex)-Motagua (Hon) 4-0 (Alvarado, Aguilar, Peralta, Sambueza)

Classifica Gruppo 5: Club America 3, Walter Ferretti 0*, Motagua 0.

Arabe Unido (Pan)-Montego Bay United (Jam) 3-0 (Gonzalez, Addles, Small)

Classifica Gruppo 8: Arabe Unido 3, DC United 0*, Montego Bay United 0.

Vancouver Whitecaps (Can)-Seattle Sounders (USA) 1-1 (Parker; Neagle)

Classifica Gruppo 6: Vancouver Whitecaps e Seattle Sounders 1, Olimpia 0*.

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Appassionato di ogni genere di sport (calcio e basket in primis), è un grande esperto del "calcio minore". Che sia la Copa Libertadores o la terza divisione danese poco importa, in qualunque campo rotola un pallone e ci sono 22 uomini c'è sempre una storia da raccontare.