Termina con un pareggio a reti bianche il primo atto della finalissima della Copa Libertadores, dove i messicani del Tigres e gli argentini del River Plate non si fanno male e rimandano tutto ai secondi novanta minuti.
Dopo la consueta fase di studio, la prima occasione della gara capita ai “Millonarios”: tutto parte da un calcio d’angolo di Sanchez, che prima trova all’interno dell’area di rigore la “cabeza” di Funes Mori e poi il piede destro di Mercado, il quale però manca la porta da pochi passi. Il brivido sveglia la selezione messicana, che comincia a prendere in mano le redini del gioco e cerca di colpire gli avversari con il suo letale gioco di rimessa, dove il grande protagonista è Jurgen Damm che fa letteralmente impazzire il povero Vangioni. E proprio sui piedi dell’Ex Pachuca capitano le due occasioni più nitide per “los tigrados”: Nella prima chance ubriaca di finte Ponzio e poi fa partire una bella conclusione che però viene deviata sulla traversa da un provvidenziale Vangioni; nella seconda occasione il giocatore dal doppio passaporto messicano-tedesco veste i panni di assist-man e mette al centro un pallone con il contagiri per la testa del compagno di squadra Rafael Sobis, che però si mangia un gol praticamente fatto e a Barovero battuto.
Nella ripresa il copione non cambia assolutamente nulla, infatti i padroni di casa continuano ad attaccare a testa bassa alla ricerca del gol del vantaggio, mentre il River si limita a difendersi per poi provare una reazione in contropiede; a nulla servono anche i due cambi effettuati dopo l’intervallo da Marcelo Gallardo, che prova ad inserire Gonzalo Martinez e Nicolas Bertolo al posto di Tabaré Viudez e Rodrigo Mora per dare una scossa ai suoi, ma nonostante ciò non succede nulla. Infatti il Tigres continua il proprio monologo senza grandi intoppi ed impensierisce il portiere avversario Barovero con delle conclusioni dalla lunga distanza, sulle quali però l’estremo difensore dei Millonarios si fa trovare pronto e reattivo. La grande chance per dare il colpo del KO tecnico agli argentini arriva al minuto numero 83 ed il protagonista è sempre lui, ovvero il velocissimo Jurgen Damm: infatti il numero 25 del Tigres parte in velocità, semina tutti gli avversari e salta il portiere, ma arrivato al momento clou della conclusione si allunga il pallone e perde l’attimo giusto per depositare il pallone in fondo al sacco.
Un pareggio che sorride maggiormente al River Plate, che adesso potrà giocarsi le proprie carte tra le mura amiche del “Monumental” anche se bisognerà sistemare in fretta i problemi nel reparto arretrato, che stanotte è stato messo a ferro e fuoco dal solo Jurgen Damm. Dall’altra parte, però, il pareggio a reti bianche non dispiace nemmeno al Tigres, che andrà in Argentina con la voglia di portare a casa (per la prima volta nella sua storia) la massima competizione sudamericana.
Tigres-River Plate 0-0
Tigres: Guzmán, Jiménez, Hugo Ayala (José Rivas, 41), Juninho, Jorge Torres Nilo, Guido Pizarro, Egidio Arévalo Ríos (Jesús Dueñas, 70), Jürgen Damm, Damián Álvarez, Rafael Sobis, André-Pierre Gignac. A disp: Palos, Esqueda, Estrada, Lugo, Torres. All: Ricardo Ferretti.
River Plate: Marcelo Barovero, Gabriel Mercado, Jonatan Maidana, Ramiro Funes Mori, Leonel Vangioni, Matías Kranevitter, Leonardo Ponzio (Luis González, 76), Carlos Sánchez, Tabaré Viudez (Gonzalo Martínez, 46), Rodrigo Mora (Nicolás Bertolo, 46), Lucas Alario. A disp: Chiarini, Balanta, Cavenaghi, Saviola. All: Marcelo Gallardo.
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