Ricomincia oggi il campionato in Austria. La situazione è simile alla confinante Svizzera con il club dominante negli ultimi anni (là il Basilea, qua il Salisburgo) che perde alcuni elementi di punta e il tecnico dell’ultima stagione (Hutter) concedendo così, almeno sulla carta, nuove speranze della concorrenza. La Bundesliga si prospetta quindi più equilibrata e ciò dovrebbe comportare un ulteriore aumento dell’afflusso di spettatori dopo il +6,7% della scorsa stagione (rispetto alla 2013/14) con una media di 6.576 visitatori a partita invertendo una tendenza declinante che durava dal 2008 anche a causa dell’approdo in prima divisione di club dai piccoli bacini d’utenza (vedi Grodig) che abbassano la media vanificando i numeri superiori ai 10mila spettatori di Rapid, Sturm Graz e Salisburgo. Non numeri da capogiro, prima causa una formula vecchia, senza playoff nè playout e con una sola retrocessione, che rende oggettivamente poco appetibile lo spettacolo austriaco.
SALISBURGO – La proprietà Red Bull (Rangnick) mischia ancora le carte e spedisce, volenti o nolenti, a Lipsia (che nonostante i pesanti investimenti ha fallito la promozione nella Bundes tedesca) tre titolari come il portiere Gulacsi, il mediano Ilsanker e soprattutto la stella Sabitzer (nella scorsa stagione 27 gol e 21 assist!); ceduti inoltre l’inaffidabile difensore brasiliano Ramalho (va a Leverkusen dall’ex tecnico Schmidt) e il terzino danese Ankersen (arrivato la scorsa estate, non ha convinto e torna in prestito al Copenhagen). Non contento di queste operazioni, all’indomani dei festeggiamenti dell’ennesimo titolo nazionale e della coppa nazionale, sono arrivate le dimissioni di mister Hutter. La società ha cercato qualche soluzione estera (in primis il catalano Oscar Garcia ex Maccabi Tel Aviv e Watford, negoziazione fallita per richieste eccessive del suo staff), per poi ripiegare su una soluzione interna ingaggiando il tecnico della società satellite (vera e propria “farm team”) Liefering, il 52enne tedesco Peter Zeidler, ex secondo di Rangnick (attuale direttore sportivo del Lipsia Red Bull e, di fatto, anche dello stesso Salisburgo) all’Hoffenheim. Gli arrivi? tutti da scoprire: due portieri come Stankovic (dal Grodig, il miglior portiere della stagione) e Airton (21enne dalla Juventude), in difesa il brasiliano Paulo Miranda (ottimo acquisto l’ex San Paolo, non elegante come il più famoso connazionale ed omonimo ma attento marcatore e colpitore di testa, tutto muscoli e anticipi) e il ritorno da Ried del terzino Stefan Lainer (figlio di Leo, osservatore del club), il mediano tedesco di origini congolesi Yabo e l’esterno ambidestro e astro nascente del calcio giapponese Okugawa (19enne arrivato da Kyoto con la speranza di avere un impatto positivo come il connazionale e ora compagno Minamino); infine da Lipsia “passati” l’esplosivo esterno peruviano Reyna (l’anno scorso a Grodig fece già vedere di poter vincere le partite da solo) e l’attaccante israeliano Damari reduce da una buona mezza stagione all’Austria Vienna (10 gol) e un’altra mezza dimenticabile ai Red Bull tedeschi (nessun gol). Il bivio della stagione è già alle porte, il match contro il Malmo (come l’anno scorso, perso) per poter poi accedere ai gironi in di Champions League. Probabile formazione: Stankovic; Lainer, Miranda, Hinteregger, Ulmer; Keita, Leitgeb; Minamino, Berisha, Damari, Soriano
AUSTRIA VIENNA – E rivoluzione sia. I violetti devono cancellare l’ultima stagione, iniziando dall’allenatore: Thorsten Fink, scelta di alto livello. Ma che rosa avrà a disposizione l’ex tecnico di Basilea, Amburgo e Apoel? Via il portiere Lindner (all’Eintracht), gli esperti difensori Ortlechner, Mader e Suttner (all’Ingolstadt neopromosso nella Bundesliga tedesca), il mediano australiano Holland e l’esterno Royer (uno dei più positivi nella scorsa stagione, finito in Danimarca al Midtjylland); per ora i rinforzi si chiamano Almer (il 31enne portiere della nazionale, torna in violetto dopo 4 stagioni in Germania tra Dusseldorf, Cottbus e Hannover), Windbichler (forte centrale viennese ma da sempre all’Admira Wacker), il terzino Matschinko (in prestito dall’Hoffenheim che l’avevano appena ingaggiato dsl Grodig), Kahat (prolifico trequartista mancino israeliano, alla prima esperienza fuori dai suoi confini) ma i veri “colpi” sono l’arrivo del 31enne mediano della nazionale croata Vukojevic (ex capitano della Dinamo Kiev dopo passò sei anni prima del ritorno nella Dinamo Zagabria club che lo lanciò). In attacco arriva la punta nigeriana Kayode messosi in luce ai Mondiali Under 20 del 2011 e 2013 (nonostante la giovane età ha già due esperienze europee alle spalle, a Lucerna e nella scorsa stagione tra gli israeliani del Maccabi Netanya con 10 gol) e occhio al ritorno “a casa” dell’esterno mancino 21enne svizzero-libico Tajouri (protagonista nell’ottima stagione del neopromosso Altach con 4 gol e 6 assist) e all’arrivo in prestito dal Benfica del 21enne Frisenbichler (cresciuto nel vivaio violetto e poi in quello del Bayern Monaco, alla prima stagione tra i “pro” in prestito ai polacchi del Danzica ha fatto bene come bomber di scorta); certo si sognava Janko, bisognerà accontentarsi. Almer; Larsen, Windbichler, Stark, Martschinko; Vukojevic, Grunwald; Gorgon, Kehat, Meilinger; Kayode
RAPID VIENNA – Una nobile decaduta che prova a tornare definitivamente alla ribalta dopo due secondi posti consecutivi. Confermato mister Barisic e il suo progetto (creata una filosofia unitaria all’interno del club, dall’Under13 fino alla prima squadra con uno stile offensivo e basato sul possesso palla). Sul mercato poche mosse ma mirate per ripartire forte dopo la buona seconda metà della scorsa stagione: prelevati i tre migliori giocatori della scorsa stagione del Grodig e cioè l’esterno mancino Huspek (6 gol e 6 asisst), il centrocampista offensivo Nutz (6 gol e 12 assist) e la punta spagnola Correa (solo 5 gol ma in una stagione funestata da infortuni muscolari), arrivano anche il portiere 22enne Strebinger (nazionale under21, torna in patria dopo essere cresciuto nelle giovanili di Hertha Berlino e Werder Brema) e il terzino mancino Auer, viennese ma da sempre all’Admira Wacker. Si pensa al presente (si prova a tenere i migliori giocatori, in controtendenza rispetto all’esodo della scorsa estate, in primis il bomber Beric per cui si è fissato un prezzo di 5 milioni, cifra abbordabile per molti club europei) e in quest’ottica leggibili le partenze di due “stelline” classe ’96 come il portiere croato Maric ceduto all’Hoffenheim (che l’ha girato in prestito in Polonia al Lechia Danzica) e il riscatto per 800mila euro da parte del Real Madrid, dove era in prestito già dalla scorsa stagione, del centrale Lienhart impegnato in estate al Mondiale Under20. Novota; Pavelic, Sonnleitner, M. Hofmann, Schrammel; Nutz, Petsos; Schobesberger, S. Hofmann, Kainz; Beric
ALTACH – Club da record: suo il miglior risultato (in termini di punti conquistati) di una neopromossa nella storia della Bundesliga. Il premio si chiama terzo turno preliminare di Europa League (se la giocherà coi portoghesi del Guimaraes), prima esperienza internazionale nella sua storia. Obbligatorio rinforzarsi: ecco il terzino Schilling dal Wacker, il tentativo di rilancio del centrocampista mancino Hofbauer (giovane promessa che passò anche dall’Aston Villa non mantenuta nemmeno nell’ultima stagione nel retrocesso Wiener Neustadt), l’attaccante mancino Harrer (un ritorno definitivo dopo il prestito di due anni dove fu protagonista nella promozione dell’Altach, poi una stagione sfortunatissima tornando alla casamadre Austria Vienna con un infortunio alla caviglia e un prestito con poche presenze al Lask Linz) e la scommessa sul nicaraguense Juan Barrera, esterno offensivo 26enne con esperienze passate in Panama e Venezuela e capitano della nazionale centroamericana e che dovrà rimpiazzare la fine del prestito di Tajouri. Non si poteva fare di più? Lukse; Lienhart, Zwischenbrugger, Ortiz, Schreiner; Netzer, Hofbauer; Seeger, Roth, Harrer; Aigner
STURM GRAZ – Alla ricerca del salto di qualità: dopo due quarti posti e due quinti negli ultimi quattro anni, i bianconeri di Foda (c’era lui al comando quando vinsero il titolo nel 2011) proveranno a piazzarsi almeno sul podio e a far ben figura in Europa League (sorteggio difficile contro il Rubin Kazan). Lasciati partire il portiere tedesco Pliquett (sostituito dal connazionale Esser in arrivo dal Bochum, 198 cm) e il trequartista Beichler (al suo posto dal retrocesso Wiener Neustadt arriva il talentuoso Dobras 22enne di origini croate e scuola Rapid), oltre al riscatto dall’Inter del positivo centrale Spendlhofer arrivano anche il 21enne terzino Potzmann reduce da due buone stagioni a Grodig e il 18enne Horvath trequartista dell’Austria tutto da scoprire, nel bene e nel male. Importante la permanenza del centrale Madl e del centrocampista Piesinger ma anche di giovani talenti come Lovric, Schotzenauer, Gruber e Gantschnig; più difficile sarà trattenere un altro gioiellino come Philippe Seidl, al 17enne si è interessata la Juve. Gratzei; Potzmann, Madl, Splendhofer, Lykogiannis; Hadzic, Piesinger; Schick, Stankovic, Gruber; Kienast
WOLFSBERGER – Alla riconferma della scorsa stagione; mister Kuhbauer si è detto sicuro di avere un gruppo più maturo e consapevole dei propri mezzi. Lasciati andare gli esterni Seebacher e Kehre (scendono in Erste) e il centrale serbo Rnic, per ora sono arrivati solo il terzino Zundel (ex Grodig), il centrale Kobleder (7 gol nell’Austria Lustenau in seconda divisione) e il centravanti svedese Hellquist che viene così premiato per la sua buona mezza stagione nel retrocesso Neustadt (4 gol in 12 presenze), prima esperienza fuori patria. Ferie limitatissime per i “Lupi della Carinzia”, che hanno già disputato un turno preliminare di Europa League e ora affronteranno nientemeno che il Borussia Dortmund; comunque vada, sarà un successo. Kofler; Standfest, Sollbauer, Kobleder, Palla; Tschernegg, Weber; Yacobo, Zulj, Wernitznig; Hellquist
GRODIG – Necessaria “tabula rasa” dopo la deludente scorsa stagione, iniziata in Europa e finita nei bassifondi della Bundesliga: via l’allenatore (troppo inesperto Bauer, l’ha pagata) e metà della squadra titolare (Stankovic, Nutz, Potzmann, Huspek) in arrivo il nuovo coach Peter Schottel (48 anni, ex difensore della nazionale e del Rapid, dove ha allenato per l’ultima volta , due anni fa) si pesca tra elementi in cerca di rilancio come la punta Sulimani ex Admira Wacker e il mediano Kainz ex Neustadt, nei ritorni di giovani mandati a farsi le ossa (il 23enne centrale Maak dal Kapfenberg e il mini-trequartista brasiliano, 164 cm, Venuto che ha ben figurato nel Liefering società satellite del Salisburgo) e nelle serie inferiori come il portiere Swete (giovanili Rapid ma zero presenze in Bundesliga). Candidata numero uno alla retrocessione. Swete; Strobl, Pichler, Maak, Denner; Brauer, Kainz; Schutz, Djuric, Venuto; Sulimani
RIED – Lasciano quattro protagonisti della tranquilla salvezza: il centrale mancino Pichler, l’esterno destro Lainer (“promosso” al Salisburgo) e le punte Perstaller (ai tedeschi dell’Hansa Rostock) e Froshl (“retrocesso” in Erste al Lask). Arrivano il terzino destro Bergmann (ex Wacker e Rapid), il centrale Antonisch (promosso in Bundesliga dopo due buone stagioni all’Horn in seconda divisioen), e 3 attaccanti: Sikorski (giovanili Bayern, tre stagioni in Polonia, ultima annata al San Gallo), il 20enne Schubert (media di un gol ogni due partite nelle serie minori) e lo spagnolo Gavilan, passato dalle giovanili del Betis a quelle del Bologna poi tre stagioni deludenti in Lega Pro (tra Piacenza, Nocerina e San Marino) ma rilanciatosi in quella spagnola allo Zamora. Arriva soprattutto un nuovo tecnico: dopo il benservito dato a Glasner alla penultima giornata della scorsa Bundesliga dopo la scoperta della dirigenza neroverde del suo accordo con i rivali del Lask Linz, ingaggiato l’islandese Kolvidsson appena retrocesso, ma a testa alta, col Neustadt. Gebauer; Baumgartner, Janeczek, Reifeltshammer, Kragl; Ziegl, Streker; Walch, Elsneg, Murg; Sikorski
ADMIRA WACKER – Dopo la sofferta salvezza è il momento del “restyling”: via il portiere Leitner, il terzino Auer (al Rapid), il centrale Windbichler (all’Austria) e il talento 18enne Posh (per 200mila euro all’Hoffenheim; altro talento che se ne va all’Hoffenheim dopo Martshinko e Maric), il vecchio terzino Katzer, il mediano Rusek (al Neustadt) e anche il talentuoso 22enne centrocampista Kerschbaumer (1 gol e 5 assist dal suo arrivo nel gennaio scorso) andato in Championship, al Brentford. In entrata poche mosse ma interessanti, come il riscatto di Bajrami dal Rapid (unico talento visibile in rosa) e l’ingaggio del centrale dell’Under21 Neuhold (ex Lask, Altach e Sturm). In panchina torna a sedersi Baumeister, già in rossonero nel 2008 ma da un lustro “fuori dal giro”; una scelta di basso profilo, anche troppo. Siebenhandl; Zwierschitz, Schosswendter, Neuhold, Wessely; Lackner, Toth; Bajrami, Malicsek, Grozurek; Schicker
MATTERSBURG – Attenzione a questa pimpante neopromossa. I biancoverdi tornano in Bundesliga per la seconda volta nella sua storia dopo il primo approdo in massima serie nel 2003 in cui rimasero per dieci anni (due partecipazioni alla Coppa Uefa) solo due anni di Purgatorio in Erste Liga. Grande merito al tecnico, quell’Ivica Vastic talentuoso attaccante della nazionale e icona del calcio austriaco, alla prima vera esperienza in panchina (Lederer che aveva guidato per il decennio precedente è diventato direttore sportivo). Al “Pappelstadion” (15mila spettatori) si crede ad una salvezza tranquilla e, chissà, magari a ricalcare le orme dell’Altach. Punti forti della squadra promossa il giovane portiere Kuster (viennese classe ’94 di 194 cm, ha giocato 36 partite su 36 subendo esattamente 36 reti alla sua prima stagione da titolare professionista), il centrale Mahrer (25enne, 5 gol), il regista spagnolo Jano (madrileno, in Austria dal 2014), il baby centrocampista Sprangler (titolare fisso a 20 anni) e il trequartista Perlak (decisivo coi suoi 4 gol e 12 assist) ma soprattutto il tandem offensivo, composto dal 23enne Onisiwo e dal 24enne Pink alla loro migliore stagione in carriera, capace di una quarantina di gol. Per ora nessuna uscita, anzi due entrate: la punta Templ dal Lask e il centrocampista di origini serbe Grgic, 4 gol e 9 assist nella scorsa stagione a Kapfenberg. Kuster; Holler, Rath, Mahrer, Novak; Jano, Sprangler; Farkas, Perlak, Onisiwo; Pink