Russian Premier League. Primo campionato europeo a dare il via alla stagione calcistica 2015/16. Tanti i temi da trattare, da analizzare. Mai banale, la Russia ha regalato sin da subito tutte le sue contraddizioni: stadi meravigliosi contro stadi imbarazzanti. Goal di pregevole fattura e papere clamorose. Ed anche i soliti, beceri, cori razzisti.
SPARTAK MOSCA – FK UFA 2-2 – Una partita non fa una stagione, ma sicuramente qualche indicazione può anche darla. E la sensazione è che, in casa Spartak, c’è tantissimo da fare. Contro un attento ed organizzato (ma nulla più) Ufa, una delle principali candidate alla retrocessione, i moscoviti non vanno oltre al pareggio. Due volte in svantaggio (reti di Safronidi ed Handzic), i moscoviti trovano per due volte il pareggio, sempre sugli sviluppi di calcio d’angolo, con Tasci e il neo-acquisto Ze Luis, che poco prima della rete aveva esaltato i riflessi del sempre attento Yurchenko. Ma a tenere banco è l’affaire Frimpong. L’ex centrocampista dell’Arsenal, infatti, è stato a lungo bersaglio di fischi e cori razzisti da parte dei tifosi di casa. La reazione è stata un gestaccio, sanzionato dall’arbitro con il cartellino rosso. Una scelta giusta, quella del direttore di gara, dal punto di vista del regolamento. Un’ingenuità colossale quella del centrocampista, che ha così lasciato i suoi in inferiorità numerica per oltre un’ora di gioco. Da segnalare anche la coreografia dedicata dai tifosi di casa al nuovo tecnico Alenichev, unico giocatore russo ad essere riuscito a vincere la Champions League (con il Porto di Mourinho).
Reti: 12′ H.Handzic, 24′ S.Tasci, 67′ D.Stotskiy, 80′ Josè Luiz.
CSKA MOSCA – RUBIN KAZAN 1-0 – Il risultato non inganni: la partita è stata completamente a senso unico. Dominio totale del CSKA, contro un Rubin rinunciatario e penalizzato oltre modo da scelte discutibili del tecnico Bilyaletdinov: tenuti in panchina Carlos Eduardo e Portnyagin, l’ex allenatore delle giovanili della Lokomotiv ha optato per un iperdifensivo 5-4-1 che ha portato solo una sconfitta. Passivo che poteva essere ben più ampio, ma la porta dei tatari sembrava stregata. Nel primo tempo, infatti, il CSKA colpiva tre pali: prima con un diagonale di Tosic, poi con due fucilate dalla distanza di Wernbloom. A tutto ciò si aggiungeva la buona giornata di Ryzhikov, bravo a fermare un paio di conclusioni dei trequartisti dei soldati. A decidere la gara ci ha dovuto pensare il nigeriano Musa, ben smarcato da un intelligente colpo di tacco di Milanov. Botta sotto la traversa da pochi passi e tre punti portati a casa.
Reti: 87′ A.Musa.
FK ROSTOV – TEREK GROZNY 1-1- Un punto per parte e tutti contenti all’Olimp-2 di Rostov-na-Donu in quella che era una sfida tra due squadre che punteranno ad una salvezza tranquilla. Berdiyev contro Rakhimov era la sfida tra due tecnici che hanno sempre fatto della solidità difensiva, piuttosto che del calcio champagne, il punto di forza delle proprie squadre. Il pareggio è un risultato giusto, con i padroni di casa più brillanti nella prima frazione di gioco ed i ceceni bravi a svegliarsi nella ripresa. Ad entrambe le squadre è però parso mancare un attaccante di riferimento, capace di poter decidere la gara con una giocata. Le reti, non a caso, sono arrivate dai trequartisti. Vantaggio dei selmashi con una splendida rovesciata di Moussa Doumbia, pareggio dei ceceni con un facile appoggio di Lebedenko da due passi, dopo un cross di Adilson solo sporcato dall’ex Ajax Aissati.
Reti: 38′ M.Doumbia, 70′ I.Lebedenko.
ZENIT SAN PIETROBURGO – DINAMO MOSCA 2-1 – clicca qui per la cronaca
MORDOVIA SARANSK – LOKOMOTIV MOSCA 0-1 – Vince la Lokomotiv. Ma non convince. In quel di Saransk, infatti, i rossoverdi ottengono il massimo risultato con il minimo sforzo. Dopo aver sofferto per un intero tempo (padroni di casa più volte vicini alla rete del vantaggio, specie con l’olandese Donald che da buona posizione spara in curva), i ferrovieri sbloccano la gara nella ripresa grazie ad un colpo di testa apparentemente innocuo di Skuletic, che Revishvili sbaglia a valutare e che si insacca beffardamente. Portiere georgiano che prova a riscattarsi al 73′, parando un calcio di rigore al brasiliano Maicon, ma ormai la frittata era stata fatta.
Reti: 60′ P.Skuletic.
ANZHI MAKHACHKALA – KRYLYA SOVETOV SAMARA 0-1 – All’Anzhi Arena, la sfida tra le due neopromosse sorride alle ali di Samara. Alla squadra allenata dal belga Vercauteren per mettere in cascina i primi tre punti stagionali servono un goal di Georgy Gabulov (per altro ex della gara) e tanta fortuna. Ben quattro sono i pali colpiti nel corso dei novanta minuti dai brillanti – ma sfortunati – daghestani, che oltre a ciò si imbattono anche in un Konyukhov in giornata di grazia, autore di almeno due interventi decisivi. Da segnalare, nei padroni di casa, anche l’esordio – negativo – del portoghese Hugo Almeida.
Reti: 52′ G.Gabulov.
AMKAR PERM – FK KRASNODAR 0-1 – Successo esterno anche per il Krasnodar di Kononov, che lo scorso anno perse beffardamente la Champions League all’ultimo minuto dell’ultima giornata. A Perm esce una partita equilibrata, decisa da una conclusione di Petrov che buca clamorosamente le mani del sempre più terribile Gerus. Amkar che aveva resistito comunque bene, specie considerato che dopo un quarto d’ora era rimasto in dieci uomini per una doppia follia di Prudnikov, ammonito prima per simulazione nell’area neroverde e poi per reciproche scorrettezze con Gazinskiy (anch’egli finirà anzitempo sotto la doccia per doppio giallo al 71′).
Reti: 84′ S.Petrov.
KUBAN KRASNODAR – URAL EKATERINBURG 0-2 – Esonerato immotivatamente ed ingiustamente lo scorso anno dalla panchina del Kuban, il bielorusso Goncharenko si prende la sua rivincita. Il suo Ural espugna infatti Krasnodar e, in quanto unica squadra ad aver vinto con più di un goal di scarto, sarebbe virtualmente prima in solitaria in graduatoria. Gara piacevole ed equilibrata fino ad un quarto d’ora dalla fine, quando il neo entrato Manucharyan controlla una sponda di Dorozhkin e fulmina Belenov. I cosacchi si sbilanciano, gli ospiti sprecano il raddoppio fino al terzo minuto di recupero, quando Acevedo trasforma un calcio di rigore concesso per fallo su Erokhin.
Reti: 73′ E.Manucharyan, 90’+3 G.Acevedo (rig.)