Si sono giocate nella notte tre partite dell’International Champions Cup, tutte del girone “Stati Uniti” dove è impegnata anche la Fiorentina. Proprio i viola hanno fatto il proprio debutto nella competizione rimediando una sonora sconfitta dal Psg, 4-2, che resta quindi a punteggio pieno dopo il 3-2 al Benfica all’esordio.
Nel New Jersey, alla Red Bull Arena, Paulo Sousa incassa così la prima sconfitta da allenatore della Fiorentina. Non è bastato così il buon inizio di gara, culminato col palo su punizione di Vecino (calcio piazzato conquistato da Mario Gomez, in odore di cessione ma con la fascia di capitano), già prima dell’intervallo i francesi sono avanti di due reti: prima Matuidi approfitta della disattenzione di Hegazi e Bagadur per ribadire in rete il cross dalla destra di Van der Wiel, poi lo stesso centrocampista della nazionale offre l’assist ad Augustin per il 2-0. La ripresa si apre con una magia da fuori del neo-entrato, e ispiratissimo, Joaquin, ma a metà frazione il Psg dilaga grazie a Ibrahimovic (perso da Marcos Alonso) con un destro al volo su cross di Lucas, e ancora con Augustin, anche se la mezza papera del giovane Lezzerini è decisiva nell’occasione. Nel finale accorcia dal dischetto Giuseppe Rossi.
Tranquillo, più di quanto non dica il punteggio (2-1), successo anche del Barcellona sui Los Angeles Galaxy, al Rose Bowl di Pasadena. I campioni d’Europa sono tornati in campo un mese e mezzo dopo il trionfo contro la Juventus, ma l’undici iniziale aveva poco in comune con gli eroi di Berlino, a cominciare dalla nuova maglietta a strisce orizzontali. Capitano era Busquets, il primo gol della stagione è stato siglato da Luis Suarez che, sul finire del primo tempo, capitalizza al meglio la bella azione rifinita da Rafinha e Bartra. Al 55′ arriva il raddoppio di Sergi Roberto, atteso da una stagione chiave per lo sviluppo della sua carriera, tra i più attivi (assieme a Pedro): imparabile la conclusione in area di rigore del giovane centrocampista. Gerrard (caloroso saluto a Suarez) e Robbie Keane non impensieriscono Masip, nel recupero i Galaxy riescono comunque ad accorciare grazie a un colpo di testa di Meyer su angolo battuto da Vayrynen. Sabato, per il Barcellona, scontro di ben altro livello – sempre in International Champions Cup – contro il Manchester United.
Proprio i red devils, vincitori della scorsa edizione, collezionano la seconda vittoria di fila: 3-1 ai San José Earthquakes, all’Avaya Stadium (impianto della franchigia californiana) coi nuovi acquisti Darmian, Schneiderlin e Depay schierati titolari (nella ripresa spazio anche a Schweinsteiger). Il giovane olandese è il protagonista assoluto del primo tempo, siglando anche il suo primo gol con la maglia dello United. Prima, però, sfiora (ma non tocca), il cross tagliato di Mata che alla mezz’ora porta così in vantaggio gli uomini di Van Gaal. L’ex Psv raddoppia poco dopo approfittando di uno sciagurato retropassaggio di Bernardez, prima del riposo – però – gli Earthquakes accorciano col tocco sotto misura di Alashe (in anticipo su Phil Jones) dopo che Salinas si beve Schneiderlin sull’out di destra. Al 61′ il Manchester United chiude i conti col colpo di testa (su cross di Lingard) del belga-brasiliano Andreas Pereira, centrocampista offensivo classe ’96.