Manca meno di un mese al 14 agosto, data in cui la Bundesliga, con un anticipo d’autore come Bayern Monaco-Amburgo (grande classica del calcio tedesco), prenderà il via. Il mercato, si sa, è ancora lungo e terminerà solo alla fine di agosto, quando la Bundesliga avrà già archiviato ben tre giornate. Ma ad un mese e mezzo dalla fine della scorsa stagione agonistica tedesca, conclusasi con il successo del Wolfsburg sul Dortmund in DFB Pokal, è doveroso tastare il polso della situazione delle 18 rose che prenderanno parte alla Bundesliga. E noi di TCE, quindi, abbiamo pensato bene di regalarvi questo pagellone, in cui, oltre ai voti sull’operato fin qui compiuto dai dirigenti teutonici, si indicano i ruoli da rinforzare delle protagoniste.
AUGSBURG
Mercato in stand-by per l’FCA. Il direttore sportivo dei bavaresi, l’ex juventino Stefan Reuter, ha fin qui operato poco sia in entrata che in uscita, dove si registra soltanto il riscatto di Kohr (2 milioni dal Bayer) e l’addio di Höjbjerg, rientrato al Bayern per fine prestito. Da capire la posizione di Baba, terzino sinistro di belle speranze, finito nel mirino di Roma e Chelsea: dalla sua cessione, l’Augsburg potrebbe trovare le risorse necessarie per allestire una squadra ulteriormente competitiva. VOTO: n.g.
COSA MANCA: Un centrocampista, un difensore centrale e un terzino sinistro di scorta.
BAYER LEVERKUSEN
Mercato fin qui piuttosto movimentato quello delle Aspirine. Peserà, e non poco, l’addio di Gonzalo Castro (Borussia Dortmund, 11 milioni), giocatore polivalente ed in grado di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo, reparto che vede l’ingresso in rosa di Kramer (Borussia M’gladbach, fine prestito) e Andrè Ramalho (arcigno mediano, parametro zero dal Redbull Salisburgo). In attacco, nel ruolo di vice-Kiessling, arriva Mehmedi (Friburgo, 8 milioni) al posto del deludente Drmic, venduto a peso d’oro (Borussia M’Gladbach,10 milioni) nonostante una stagione tutt’altro che esaltante. Importante, invece, l’acquisto a titolo definitivo di Papadopoulos, lo scorso anno in prestito dallo Schalke. Pare eccessiva, invece, la somma spesa per acquistare Tah (Amburgo, 7 milioni). Il sogno è Kovacic, ma l’Inter chiede una cifra che Rudi Voeller, direttore generale dei rossoneri, difficilmente si può permettere di spendere. VOTO: 6,5
COSA MANCA: Un terzino destro e un regista di centrocampo
BAYERN MONACO
Ad oggi, la bilancia del Bayern parla di un disavanzo di soli sei milioni, frutto di alcuni movimenti che stanno facendo discutere, e non poco, i tifosi del FCB. La cessione di Schweinsteiger al Manchester United, infatti, ha suscitato l’ira di molti tifosi, che hanno additato Guardiola come principale responsabile della partenza del tedesco. L’operazione dei dirigenti bavaresi, invece, è secondo il nostro punto di vista lodevole: incassare 18 milioni da un giocatore trentenne, con il contratto in scadenza il prossimo anno, merita un plauso dal punto di vista finanziario; inoltre, sotto la gestione Guardiola, il Bayern ha dimostrato di poter far a meno di Schweini, spesso infortunato nelle ultime due stagioni. E se a questo aggiungiamo l’arrivo, ormai dato per certo, di Arturo Vidal, aumentano gli applausi per l’operato dei dirigenti bavaresi. Il cileno, infatti, è un giocatore polivalente, in grado di giocare in tutti i ruoli del centrocampo e di interpretare un modulo, il 3-3-3-1 (provato con risultati assai eccellenti nel Cile di Bielsa, allenatore a cui Pep – professionalmente parlando – ha rubato qualcosa), che si è visto con una certa frequenza nell’ultima stagione. Importante anche l’acquisto di Douglas Costa, giocatore di livello in grado di dare il cambio a Robben, che deve dimostrare, però, di valere i 30 milioni spesi. VOTO: 7,5
COSA MANCA: Un esterno sinistro offensivo di riserva e un terzino destro.
BORUSSIA DORTMUND
L’era Tuchel è iniziata subito con un colpo particolarmente significativo: Gonzalo Castro, arrivato per 11 milioni dal Bayer Leverkusen. Il tedesco darà una grossa mano al neo-tecnico giallonero, che non potrà disporre del pallino Geis, avuto alla proprie dipendenze nel Mainz e passato agli odiati cugini dello Schalke. C’è grande attesa anche attorno al nome di Burki, che contenderà la maglia numero uno al navigato Weidenfeller. In uscita, si segnalano le cessioni di Immobile (Siviglia, 3 milioni per il prestito annuale) e Jojic (Colonia, 3,5 milioni), calciatori che hanno trovato poca fortuna a Dortmund nonostante siano stati voluti personalmente da Jurgen Klopp. Nonostante l’ultima negativa annata, la rosa resta di valore assoluto, anche sa va assolutamente puntellata con l’arrivo di almeno un paio di attaccanti. VOTO: 7
COSA MANCA: Due attaccanti (uno titolare e uno di scorta) e un terzino destro di riserva.
BORUSSIA M’GLADBACH
Basterà Drmic a non far rimpiangere la partenza di Kruse? Questo l’amletico dubbio che albera nella mente dei tifosi dei Fohlen, giustamente preoccupati del sostituto dell’uomo che a suon di gol (e prestazioni convincenti) li ha trascinati alla conquista di un posto in Champions League. Pesante, inoltre, la perdita di Kramer, tornato al Bayer Leverkusen dopo le due stagioni trascorse in prestito alla squadra di Favre. Particolarmente oneroso, a nostro avviso, anche il riscatto di Hazard, costato la bellezza di otto milioni: nonostante le ottime doti tecniche, il calciatore deve migliorare sotto l’aspetto della continuità. Ottimo, invece, l’innesto di Stindl, centrocampista eclettico, reduce da diverse stagioni positive all’Hannover. La rosa, al momento, non sembra in grado di reggere il doppio impegno Bundesliga-Champions League. Urgono rinforzi. Possibilmente di sicuro affidamento. VOTO: 5
COSA MANCA: Un terzino destro, un terzino sinistro di riserva, un mediano, un attaccante
DARMSTADT
L’inattesa promozione colta dei Gigli, partiti lo scorso anno in Zweite Liga con l’intento di ottenere nient’altro che la salvezza, ha colto decisamente in contropiede la dirigenza, che sta provando a mettere una pezza cercando di acquisire giocatori a buon mercato o in prestito, strategia, quest’ultima, decisamente abusata lo scorso anno. Ed è per questo motivo che molti protagonisti della storica promozione in Bundesliga non fanno più parte dell’attuale rosa, rientrati alle “case madri” o liberatisi a parametro zero dopo solo un anno di contratto. E’ il caso, ad esempio, di Behrens (Norimberga), Balogun (Mainz) e Bregerie (Ingolstadt), fra i principali artefici della promozione. Al momento si registrano le conferme di Holland (riscattato a titolo definitivo dall’Hertha) e Rosenthal (rinnovato il prestito con l’Eintracht Francoforte), e gli acquisti a titolo definitivo di Vrancic (Paderborn) e Rausch (Stoccarda, parametro zero); da segnalare, inoltre, l’arrivo dal Werder Brema di Caldirola, che giunge a Darmstadt con la formula del prestito annuale. Se si vuole ottenere la salvezza, però, la rosa va indispensabilmente migliorata, sia a livello qualitativo che quantitativo. VOTO: 5
COSA MANCA: due terzini destro, due centrocampisti centrali, un esterno destro, un esterno sinistro, due attaccanti.
EINTRACHT FRANCOFORTE
Rotto il contratto con Schaaf per riabbracciare Veh (scelta, a nostro giudizio, abbastanza autolesionista, nonostante i risultati colti dall’ex allenatore dello Stoccarda sulla panchina delle Adler), la dirigenza rossonera ha ceduto Kevin Trapp al PSG per la bellezza di quasi 10 milioni e reinvestito la somma per gli acquisti di Castagnois (AZ, 2,5 milioni), Abraham (Hoffenheim, 2 milioni) e Lindner (il sostituto di Trapp, dall’Austria Vienna per 2 milioni), giocatori che non accendono l’entusiasmo della tifoseria locale. Discutibile, al momento, il mancato rinnovo di Madlung, che – nonostante le 32 primavere – risulta sicuramente più affidabile al centro della difesa del neo-arrivato Abraham. Decisamente interessante, nonostante i continui problemi fisici che lo attanagliano, l’acquisto di Reinartz, giunto a parametro zero dal Bayer Leverkusen, giocatore in grado di dare ordine ed equilibrio a squadre particolarmente votate al gioco offensivo. In attesa di alcuni colpi a completamento della rosa, il giudizio globale non raggiunge la sufficienza. Specie per il ritorno in panchina di Veh. VOTO: 5,5
COSA MANCA: Un portiere, un difensore centrale, due esterni alti a completamento della rosa
AMBURGO
Dopo le ultime due disastrose stagioni, in cui l’Amburgo si è salvato solo in extremis nello spareggio contro la terza classificata della Zweite Liga, la parola d’ordine è una sola: rivoluzione. Al momento, però, l’operatività dei dirigenti rothosen ha riguardato prevalentemente il mercato in uscita, complice anche una situazione finanziaria tutt’altro che florida. Venduti Tah (al Bayer Leverkusen, di ritorno dal fruttuoso prestito al Fortuna Dusseldorf) e Behrami (Watford), diversi giocatori sono stati lasciati liberi di cercare una nuova sistemazione, come Westermann, Van der Vaart (tornato nella Liga, dove vestirà la maglia del neo-promosso Betis), Rajkovic, Beister (passato al Mainz) e Jansen, quest’ultimo ritiratosi dall’attività agonistica a soli 29 anni. In entrata, al momento, si registra l’arrivo del solo Sakai, reduce da alcune stagioni in chiaroscuro allo Stoccarda, oltre all’acquisto a costo zero del navigato Spahic. Troppo poco, quindi, per sperare in una tranquilla salvezza, obiettivo già di per sé riduttivo per il blasone del club. VOTO: 4
COSA MANCA: due centrali difensivi, due terzini sulla mancina, un esterno sinistro, un mediano di rincalzo, un attaccante
HANNOVER
Giudizio al momento negativo anche per i Roten, reduci da un girone di ritorno fallimentare, che per poco non è costato la retrocessione nella seconda serie tedesca. Confermato Frontzeck (decisione molto discutibile, visto il pedigree del tecnico tedesco), in ingresso si registrano gli innesti – che andranno a rivoluzionare la fascia destra – di Sorg e Klaus dal Friburgo, Benschop dal Fortuna Dusseldorf (reduce da due buone stagioni in Zweite Liga) e Bech dal Nordsjaelland, esterno sinistro, quest’ultimo, di cui i dirigenti dei sechsundneunzig parlano un gran bene. Troppo poco, però, per non far rimpiangere le partenze di Joselu (Stoke, 8 milioni), Stindl (Borussia M’Gladbach, 3 milioni) e Briand (contratto scaduto e non rinnovato per volontà del transalpino). VOTO: 5
COSA MANCA: un regista di centrocampo, un esterno sinistro offensivo, un attaccante
HERTHA BERLINO
Mercato? Cos’è questo sconosciuto? Tutto tace nella capitale: nessun movimentato in entrata (ad eccezione dell’arrivo a parametro zero del giovane Weiser dal Bayern) e cessioni marginali in uscita (Heitinga e Ndjeng a a parametro zero). Lo scorso anno, d’altronde, Preetz spese molto sul mercato, ma raccolse poco durante la stagione agonistica. La squadra, tuttavia, necessita di urgenti rinforzi in diversi reparti. E alla luce dell’attuale situazione, sarebbe condannata ad un torneo d’estrema sofferenza, superiore, forse, a quella provata nell’ultima deludente stagione. VOTO: 4,5
COSA MANCA: un centrale difensivo, un terzino destro di rincalzo, due esterni alti a completamento della rosa, un attaccante
HOFFENHEIM
Rivoluzione in casa TSG. Ceduto a peso d’oro la stella Firmino (Liverpool, per 41 milioni), a cui si aggiungono le partenze di Modeste (Colonia), Acquah (Torino), Beck (Besiktas) e Abraham (Eintracht Francoforte) che hanno fruttato altri 12 milioni, la squadra di Gisdol ha operato marginalmente in entrata, in attesa di piazzare qualche colpo interessante da qui al 31 agosto. Ottimi, comunque, gli innesti di Schar (pagato decisamente meno rispetto al reale valore) e Schmid, quest’ultimo protagonista di alcune ottime annate con la maglia del Friburgo. La rosa, tuttavia, resta ancora da completare. Specie nel reparto offensivo, dove gli innesti dei soli Joelinton (diciottenne brasiliano esploso nel Recife, su cui i dirigenti confidano molto) e Uth (15 goal nell’ultima Eredivisie con la maglia dell’Heerenveen) non sembrano sufficienti a rimpiazzare Firmino e Modeste. Il voto, comunque, resta sufficiente in virtù dello straordinario incasso derivato dalla cessione di Firmino. VOTO: 6
COSA MANCA: un terzino destro, due attaccanti
INGOLSTADT
La matricola della Bundesliga, in orbita del gruppo Audi, ha fin qui operato con molta oculatezza, cercando di preservare il gruppo storico della promozione, di cui fanno parte alcuni giocatori interessanti come Gross (centrocampista centrale col vizio del goal), Mackie (esterno australiano che si è messo in evidenza, dodici mesi fa, al Mondiale brasiliano), Roger (roccioso mediano brasiliano) e Matip (capitano, esperto difensore centrale). Basterà per mantenere la categoria? Difficile dirlo. I movimenti in entrata sono stati fin qui marginali, coi soli Kachunga (attaccante, in ingresso dal Paderborn) e Bregerie (difensore francese con una lunga militanza nelle serie inferiori tedesche fra Dynamo Dresda e Darmstadt) che sembrano in grado di poter ambire ad una maglia da titolare. La continuità tecnica risulterà certamente preziosa. Ma per ottenere la salvezza, serve qualcosa in più. VOTO: 5,5
COSA MANCA: un terzino destro, un terzino sinistro, due esterni offensivi (da alternare a Lex e Mackie), un attaccante
COLONIA
Mercato particolarmente movimentato per i Caproni, che, di fatto, hanno investito i soldi derivanti dalle cessioni dei gioiellini Wimmer (Tottenham, 7,5 milioni) e Ujah (Werder Brema, 4,5 milioni) nell’acquisto di ben cinque pedine. La più costosa, Modeste (Hoffenheim, 4,5 milioni), ha tutte le carte in regola per non far rimpiangere Ujah, mentre l’eredità di Wimmer se la contenderanno Sorensen (Juventus, 2 milioni), Hintz (Kaiserslautern, 2 milioni) e il confermato Mavraj, fermo ai box per infortunio almeno fino alle metà di ottobre. I colpi più interessanti, però, arrivano a centrocampo, con gli innesti dei talentuosi – ma assai discontinui – Jojic (Borussia Dortmund, 3 milioni) e Bittencourt (Hannover, 2,5 milioni), giocatori che sotto le cure dell’ottimo Stoger possono risorgere a nuova vita calcistica. VOTO: 6,5
COSA MANCA: un terzino sinistro, un attaccante di riserva
MAINZ
Ennesimo mercato all’insegna del vendere i pezzi migliori e rimpiazzarli con calciatori da lanciare o rilanciare. Ceduti, a peso d’oro, Geis (Schalke, 12 milioni) e Okazaki (Leicester, 11 milioni), ovvero i giocatori – assieme a Bungert – con il rendimento più elevato la passata stagione, e non rinnovati i contratti degli “anziani” Diaz e Noveski, la società biancorossa ha agito con molto oculatezza, investendo solo in parte i 23 milioni incassati (a cui si devono aggiungere anche i 2 guadagnati dalla cessione di Kapino). Il posto di Geis dovrebbe essere preso da Fabian Frei (Basilea, 3,5), mentre con Muto (Tokio, 1,2 milioni) si spera di ripercorrere quanto accaduto con Okazaki, riconvertito da esterno sinistro offensivo in punta. A differenza del connazionale, però, Muto arriva a Mainz da neofita della Bundesliga e, come ha dichiarato anche Ficcadenti – suo allenatore nel Tokio – ad un sito tedesco, avrà bisogno di un periodo di tempo d’adattamento alla Bundesliga, torneo decisamente più ostico della Japan League. Il giapponese sarà messo in competizione con Florian Niederlechner, ventiquattrenne attaccante tedesco, reduce da una stagione superlativa – al debutto in Zweite Liga – con la maglia dell’Heidenheim: 15 goal e 10 assist! Molto interessanti anche le scommesse Beister (giocatore la cui continuità è inversamente proporzionale alle ottime doti tecniche di cui dispone) e Balogun, entrambi arrivati a parametro zero. VOTO: 6,5
COSA MANCA: un terzino sinistro, una punta centrale
SCHALKE
La prima incognita è in panchina: riuscirà Breitenreiter a ripetere le gesta delle due stagioni di Paderborn? Difficile dirlo, anche se i primi riscontri raccontano di giocatori entusiasti per i metodi utilizzati dal quarantunenne di Langenhagen. La squadra, tuttavia, risulta ancora incompleta per poter entrare, senza troppi problemi, nelle prime quattro della prossima Bundesliga. Decisamente ottimo, anche se molto oneroso, l’acquisto di Geis (Mainz, 12 milioni), centrocampista in grado di dare geometria e ordine al gioco dei Knappen; da testare, invece, Junior Caiçara (Ludogorets, 4 milioni), terzino destro brasiliano alla prima esperienza in un campionato europeo d’elite, anche se in ambito europeo ha ben impressionato con la squadra bulgara. Il mercato, però, è ancora in divenire. E l’innesto di qualche giocatore di qualità (Shaqiri, ad esempio), è assolutamente indispensabile. Senza andare a toccare, per quanto ovvio, l’attuale rosa… VOTO: 5,5
COSA MANCA: un esterno, un attaccante di riserva
STOCCARDA
Il mercato degli Svevi è stato, fin qui, decisamente insufficiente. Rimpolpate le casse societarie grazie ai milioni del Bayern Monaco, che ne ha spesi 12 per accaparrarsi l’accoppiata Ulreich-Kimmich, la dirigenza biancorossa è stata fin qui piuttosto assente nel rinforzare una rosa che, negli ultimi anni, non ha brillato certo per i risultati colti, come testimoniano le due misere salvezze al cardiopalma. Molte scommesse, poche certezze. Per la porta, la maglia numero uno lasciata vacante da Ulreich dovrebbe spettare a Langerak, estremo difensore australiano che nel BvB ha rubato il posto a Weidenfeller nella seconda parte della scorsa stagione, ma dal rendimento piuttosto discontinuo. In difesa, nel ruolo di terzino sinistro, arriva a parametro zero Insua, finito ormai nel dimenticatoio dopo le stagioni di Liverpool. Buono, perlopiù per l’approdo a costo zero, l’acquisto di Rupp, ex Gladbach, risorto a nuova vita con la maglia del Paderborn. Un’altra incognita, inoltre, è rappresentata dalla guida tecnica. Zorniger, pur essendo una faccia nota a Stoccarda (fu il vice di Babbel), è reduce da un esonero sulla panchina del RB Lipsia ed è alla prima esperienza da capo-allenatore in Bundesliga. Troppi dubbi, al momento: per centrare una tranquilla salvezza, bisogna porre immediatamente rimedio. VOTO: 4
COSA MANCA: uno/due centrali difensivi (soprattutto se parte Rudiger), un terzino destro, un esterno sinistro, un attaccante
WERDER BREMA
Ceduto il promettentissimo Selke all’ambizioso RB Lipsia per 8 milioni, il Werder ha piazzato il colpo Ujah, giocatore sicuramente meno di prospettiva del tedesco, ma probabilmente più adatto a giocare in tandem con Di Santo (ammesso e non concesso che l’argentino resti a Brema). Per il resto, pochi colpi significativi in entrata e in uscita, dove si registrano le operazioni “free” relative a Wiedwald (dall’Eintracht Francoforte), Prodl (passato al Watford) e Caldirola (in prestito al Darmstadt). Da chiarire la posizione di Elia, tornato per fine prestito dal Southampton: la dirigenza biancoverde se ne vorrebbe liberare, ma al momento, a parte un timidissimo interessamento degli stessi Saints, non sono arrivate offerte per l’olandese. Il vero colpo di mercato, però, il Werder l’ha piazzato qualche mese fa, quando ha rinnovato il contratto a Junozovic ed ha evitato che l’austriaco salutasse Brema a parametro zero. La rosa, comunque, resta ancora da puntellare. VOTO: 6
COSA MANCA: un portiere, un centrale difensivo di riserva, un centrocampista centrale, un attaccante di riserva
WOLFSBURG
E’ ancora tutto in divenire il mercato dei Lupi, che – molto probabilmente – saranno costretti a sostituire Perisic, ormai vicinissimo all’Inter. Non è così scontato, però, che il colpo grosso dei Lupi avvenga in quel settore, che resta comunque coperto dalla presenza di Schurrle; più probabile, quindi, che al posto del croato giunga un giocatore di “secondo piano”. Migliorare i risultati della scorsa stagione (secondo posto in Bundes, quarti di finale in Europa League e vittoria della Coppa di Germania) risulta molto complicato. E questa rosa, in tutta franchezza, dev’essere solo ritoccata e non stravolta. Ottimo l’arrivo di Kruse, che va a migliorare il reparto offensivo, apparso il meno fornito, numericamente parlando, nella passata stagione. Qualche innesto, tuttavia, sembra necessario nel reparto arretrato, soprattutto in ottica Champions. VOTO: 6,5
COSA MANCA: un centrale difensivo, un mediano di riserva, un esterno di riserva (nel caso di cessione di Perisic)