Gold Cup, gruppi B e C: miracolo Cuba, Costa Rica contro Messico ai quarti

Gold Cup Cuba

Nell’ultimo turno del girone C di Gold Cup la nazionale cubana supera 1-0 il Guatemala, diventa la seconda migliore terza e in un colpo solo elimina i Chapines ed El Salvador (che sperava in un pareggio in tale incontro). Con la caduta salvadoregna contro la Giamaica nel gruppo B, sia Panama(dal gruppo A come migliore terza) che Costa Rica, come secondo dello stesso girone B, si qualificano con tre pareggi. Nel gruppo C festival del gol tra Trinidad e Messico, con il 4-4 finale che getta ombre sulla Tri di Herrera: domenica quarto di finale di fuoco col Costa Rica.

Usa-Cuba e Giamaica-Haiti nella parte alta; Trinidad & Tobago-Panama e Messico-Costa Rica nella parta bassa saranno le 4 sfide dei quarti di finale di questa CONCACAF GOLD CUP 2015, con una nazionale dei Caraibi (una tra Giamaica e Haiti) sicuramente tra le prime 4. Alzi la mano chi avrebbe immaginato che Cuba potesse qualificarsi ai quarti di finale. Difficile che siano più di una manciata, probabilmente fanatici della nazionale dell’isola, quelli che potrebbero legittimamente rivendicare tanta fiducia riposta nella selezione di González. Aldilà del fondamentale successo per 1-0 ottenuto contro un deludentissimo Guatemala grazie al gol di Ramirez al 73′, è stata altrettanto essenziale per Cuba la vittoria della Giamaica su El Salvador nel girone B, avvenuta martedì notte. Infatti con qualsiasi altro risultato in tale incontro, i cubani sarebbero stati virtualmente eliminati: se El Salvador avesse infatti vinto o pareggiato, Cuba sarebbe stata obbligata a vincere 8-0 questa partita per arrivare a 0 nella differenza reti(uguagliando il saldo di gol delle altre terze) e diventare in quel fantomatico caso la migliore delle classificate al terzo posto, in ragione di quell’irraggiungibile caterva di gol.

Invece il gol del giamaicano McLeary al 72′ della partita contro El Salvador ha regalato alla nazionale di Winfried Schafer un meritatissimo primo posto, a Panama la qualificazione e a Cuba la speranza di qualificarsi. Certo chi l’avrebbe immaginato comunque. Il gran favorito era infatti Guatemala, ma a parte Marcos Pappa e il sempiterno Pescadito Ruiz che si sono dannati l’anima, la nazionale dell’argentino Sopegno ha mostrato scarsa coesione e poche idee, trovando qualche occasione con sporadiche giocate individuali. Cuba dal canto suo ha retto bene in difesa nel primo tempo, senza concedere tiri facili agli avversari; poi nella ripresa è andata crescendo, guadagnando terreno e minacciando in due occasioni la porta di Motta, salvato dall’imprecisione di Martinez al 56′, il cui colpo di testa andava fuori di un soffio, e dallo stesso estremo difensore che al 65′ in uscita anticipava Reyes, mentre questi si involava verso la sua meta. Ma al 73′ nulla poteva quando su traversone basso dalla sinistra di Alberto Gómez, Maikel Reyes anticipava i difensori davanti alla loro porta, infilandola di testa. Errore tattico dei giocatori della difesa Chapín che anziché lasciare in posizione di off side l’attaccante retrocedevano verso la porta rimettendolo in gioco.

Cuba per la seconda volta in assoluto (e consecutiva) giocherà i quarti di finale, come nel 2013. Sabato sarà di scena a Baltimora contro gli Stati Uniti: un incontro che aldilà del pallone arriva chissà nel miglior momento delle relazioni tra i due paesi da 50 anni a questa parte. Vedremo Obama e Raúl Castro in tribuna? Difficile, ma la partita ricorda fin troppo quell’Usa-Iran del mondiale di Francia ’98, dove dopo 19 anni di tensioni giocatori statunitensi e persiani posarono assieme nella foto di rito in segno di riconciliazione.

MESSICO, SECONDO E CON TANTE OMBRE (ALMENO 4) – Ma quante ne combina il Messico? Troppe. Il suo pareggio con Trinidad lo fa finire al secondo posto e mette in evidenza i tanti limiti difensivi che sia contro Cuba che di fronte al Guatemala non erano emersi a causa del tasso tecnico eccessivamente inferiore dei suoi avversari. Fino al 51′ l’incontro sembrava scivolare via sereno per la Tri, visto che dopo il gol di Paul Aguilar al 32′, al 6′ della ripresa Carlos Vela fissava il 2-0 che sapeva di partita congelata e vittoria praticamente in tasca. Ma la nazionale guidata dal ‘Piojo’ Herrera non aveva fatto i conti con la premiata ditta Cummings & Jones: al 55′ Jones serviva l’assist a Cummings che segnava l’1-2(bella la cavalcata del primo a liberare davanti alla porta il secondo); al 58′ era proprio Jones a trovare il sorprendente pari, quando incrociava in area il radente traversone di Cato dalla destra per il 2-2 e il suo 19° gol in nazionale; quindi al 67′ ancora capitan Kenwyne Jones appoggiava all’indietro di petto la palla in area affinché nuovamente Keron Cummings la sospingesse di sinistro alle spalle di Ochoa. I Socca Warriors completavano la fantastica rimonta in appena 12 minuti. La reazione messicana tardava ad arrivare, ma sul finale sembrava dare i frutti sperati.

Prima all’88’ pareggiava i conti Andrés Guardado, con una bordata di sinistro su corta respinta della difesa rivale; poi al 90′ il gol del controsorpasso firmato da… Kenwyne Jones, che deviava alle spalle del portiere in un infelice tentativo di respingere un cross a mezza altezza di Héctor Herrera. La maschera del capitano trinitario sembrava la cartolina finale della partita. Ma al 92′ entrava in scena l’altro Jones, Joevin, che sotto una pioggia di bottigliette lanciategli dagli spalti batteva un calcio d’angolo: lo spiovente cadeva indisturbato nell’area azteca, dove più alto di tutti saltava Yohance Marshall per il definitivo 4-4, che consegna queste due nazionali alla fase a eliminazione diretta come le due più prolifiche: 10 gol per il Messico, 9 per Trinidad. Trinidad & Tobago conclude così come leader del girone C e affronterà Panama al Giants Stadium, domenica sera alle 23.30 italiane. Dal canto suo il Messico si giocherà l’accesso alla semifinale contro Costa Rica, sempre nell’impianto di East Rutherford, a partire dalla 2.30 nella notte di domenica. Una partita che se non è una finale anticipata, quantomeno sarebbe da semifinale in questo contesto. L’anno scorso in Brasile ci misero lo zampino Sneijder, Robben e Huntelaar e ai quarti del Mondiale fu Olanda-Costa Rica. Ma era evidentemente destino che Ticos e Tricolor dovessero rincrociarsi. Adesso a voi due.

QUARTI DI FINALE

SABATO 18 LUGLIO, a Baltimora: ore 22 italiane, STATI UNITI-CUBA ; ore 01.00(sabato notte) HAITI-GIAMAICA
DOMENICA 19 LUGLIO, a East Rutherford: ore 21.30 italiane TRINIDAD & TOBAGO-PANAMA; ore 00.30(domenica notte) MESSICO-COSTA RICA
NB:  La CONCACAF si riserva di decidere l’inversione degli orari tra partite della stessa giornata che si giocano nello stesso stadio. Questo significa che MESSICO-COSTA RICA di domenica potrebbe essere anticipata alle 16.30 locali(21.30 italiane) per far sì che il match di cartello coincida col ‘prime time’ televisivo europeo.