Ecco i risultati della prima “tranche” di match valevoli per l’andata del secondo turno di Champions League.
VENTSPILS (Let) – HJK (Fin) 1-3 (63′ Jemelins; 75′ rig. Zeneli, 86′ Jallow, 93′ Tanaka) Risultato bugiardo, in realtà partita equilibratissima nel primo tempo, tra due squadre nel pieno dei rispettivi campionati nazionali. Nella ripresa lettoni in avvio più convinti, sfiorano il gol con Zulevs su punizione (para Orlund) e lo trovano sempre sugli sviluppi di una punizione che, deviata dalla barriera trova un’altra deviazione, vincente, del terzino Jemelins appostato al limite dell’area piccola. I lettoni provano a gestire il vantaggio che dura però solo dieci minuti perchè Zeneli si guadagna e trasforma un rigore. A cinque minuti dalla fine, quando si andava verso il pareggio, mister Lekhosuo (meteora al Perugia di Gaucci) azzecca il cambio inserendo la punta gambiana Jallow (al posto del nippo-olandese Havenaar) che segna il gol del vantaggio appena entrato accentrandosi dalla sinistra e insaccando con un destro rasoterra; i finlandesi trovano anche il terzo gol nel recupero con una bel doppio scambio tra Zeneli e il piccolo trequartista giapponese Tanaka che trova il gol fortunosamente (Jemelins gli rinvia addosso e palla in rete).
APOEL (Cip) – VARDAR (Mac) 0-0 I campioni ciprioti in estate si sono rafforzati non poco, come da richieste del nuovo tecnico, il portoghese Paciencia ex tecnico del Braga (e in cerca di rilancio dopo diverse esperienze negative) che ne schiera quattro (il portiere olandese Waterman, il centrale spagnolo Astiz, il centrocampista Makridis e la punta portoghese Leal) titolari contro i campioni macedoni del Vardar Skopje. L’Apoel domina già dal primo tempo ma gli ospiti si difendono con ordine fino agli ultimi minuti del primo tempo quando i padroni di casa sfiorano il gol su due corner consecutivi e sempre con Leal che vede però le sue due conclusioni di destro a botta sicura respinte in maniera spettacolare dal portiere 33enne Pacovski. Stesso copione nella ripresa coi gialloblù a spingere e creare occasioni da gol, sventate dall’attento portiere ospite anche fortunato all’ora di gioco quando Antoniades calcia a lato il tap-in dopo sua respinta del tiro dell’argentino De Vincenti. I ciprioti si giocano anche la carta Piatkowski (punta polacca, altro neoacquisto) conquistando però solo una unga serie di corner resi improduttivi dal fortino macedone.
MIDTJYLLAND (Dan) – LINCOLN (Gib) 1-0 (33′ Rasmussen) Continua la favola della “Cenerentola” per eccellenza di questa edizione, il club di Gibilterra del Lincoln già nella storia per aver superato il primo turno (fatti fuori la formazione di Andorra del Santa Coloma), torna dalla Danimarca con un solo gol subito dal Midtjylland, campione danese in carica per la prima volta nella sua storia. Difficile non sottovalutare il Lincoln che però, ben messo in campo dallo spagnolo Procopio, si difende con ordine non disdegnando anche qualche dignitosa puntata offensiva; certo i “Lupi” fanno la partita impegnando un paio di volte il portiere ospite Navas soprattutto con l’esperto mediano Jakob Poulsen; è proprio l’ex Monaco che assiste “Duncan” Rasmussen che controlla in area spalle alla porta e segna in girata. I danesi sfiorano il raddoppio con l’austriaco Royer ma nella ripresa preferiscono gestire il vantaggio sia per gestire le energie (sabato inizia il campionato danese) sia perchè il Lincoln difende strenuamente un ‘onorevolissima sconfitta.
LUDOGORETS (Bul) – MILSAMI ORHEI (Mol) 0-1 (41′ Antoniuc) La grande sorpresa della serata: stecca l’esordio il nuovo tecnico dei bulgari, il portoghese Bruno Ribeiro ex tecnico e giocatore del Setubal (esperienza anche in Premier League col Leeds), che perde in casa con gli sconosciuti moldavi del Milsami freschi vincitori del primo titolo nazionale nella loro breve storia (club nato solo nel 2005). Gli ospiti si presentano subito affacciandosi nell’area dei bulgari che iniziano a carburare e ad inquadrare la porta moldava con Alexandrov e il brasiliano Quixada; incredibile il finale di tempo coi moldavi a sfiorare il gol col rumeno Surdu (ex nazionale, il leader dei suoi) e col croato Belak prima di trovarlo con Antoniuc che tocca in gol su corner teso di Patras e i bulgari a reagire rabbiosamente con due bolidi di destro dell’olandese Misidjan respinti sulla linea di porta. La ripresa si incattivisce da subito, i moldavi giocano duro e perdono tempo per difendere il vantaggio mentre i bulgari più passa il tempo e più si innervosiscono ricevendo diverse ammonizioni e non creando più nitide occasioni da gol. Dovrà rimontare in Moldavia.