Solo 8 gol nelle 6 partite del secondo turno della Copa de Oro/ Gold Cup CONCACAF 2015. Gli Usa vincono, si qualificano, ma non convincono. Il Costa Rica non riesce ancora a trovare il primo e sospirato successo del 2015, raggiunto in extremis da El Salvador, mentre la Giamaica trova il trionfo sull’ultima giocata. Deludente pari del Messico, contro un Guatemala ben ordinato in difesa. Storico Trinidad &Tobago, che battendo Cuba per la prima volta vince le prime due partite del torneo per nazionali nordcentro americane e dei caraibi.
Ecco i dettagli
GRUPPO A
STATI UNITI-HAITI 1-0
Gli Stati Uniti di Jurgen Klinsmann battono 1-0 Haiti e conquistano la qualificazione ai quarti di finale. Ma salvo il decisivo gol del solito Clint Dempsey, la nazionale nordamericana lascia ancora a desiderare: poco precisa, armonica e scarsamente brillante nella costruzione di una manovra che latita e lascia spazio -specie nella prima mezzora- all’iniziativa di un Haiti per nulla intimorita dal giocare in trasferta contro una delle favoritissime. Sono proprio gli uomini del martinichese Collat a presentarsi con maggiore frequenza nell’ultimo quarto di campo rivale, con Nazon (dal primo minuto dopo il gol da sostituto nell’esordio) Marcelin e Alexandre che creano sovente pericolose situazioni di superiorità numerica. Su una di queste gli Usa spezzano l’offensiva con un fallo: 10° minuto, calcio di punizione diretto di Jerome a girare e la palla scheggia l’incrocio sinistro della porta americana.
Al 16′ è Guerrier ad avere una grande chance, ma il sinistro dal limite va solo vicino al secondo palo. C’è a onor del vero al 26′ un gol annullato( o chiara occasione da gol interrotta) ingiustamente alla selezione di Klinsmann: ribattuta della difesa haitiana, raccoglie Bradley che invia il cross e Johansson sembra eludere il fuorigioco della linea difensiva caraibica, battendo Placide. Ma il guardalinee messicano Camargo, che assiste l’arbitro costaricense Montero, alza la bandierina e fa invalidare la giocata al direttore di gara. Al 61′ il momento clou del match: passaggio filtrante sulla fascia sinistra dove si proietta Zardes, cross rasoterra a centro area dove appare Dempsey, che incrocia di piatto destro per il suo 45° gol con USA Team, il terzo nella Gold Cup 2015 che gli permette di recuperare il primato nella classifica cannonieri, in coabitazione con Oribe Peralta. Ancora una ghiotta occasione capita a Haiti, con altro inserimento all’86’ di Guerrier, il cui colpo di testa in tuffo fa la barba al palo. Haiti avrebbe meritato il punto, gli Stati Uniti se vogliono difendere con successo lo scettro di campioni dovranno invece rimboccarsi le maniche.
PANAMA-HONDURAS 1-1
Pari e patta tra i vicecampioni del 2013 e la nazionale honduregna. Apre la marcature al 21′ per Panama Luis Tejada su giocata preparata da calcio di punizione dal limite, dove Tejada infila la porta catracha su passaggio radente di Cooper. Proprio quest’ultimo però commette il fallo da rigore all’ 80′ su Najar: sul dischetto si presenta proprio il n° 17 dell’Honduras la cui conclusione è respinta sulla parte inferiore della traversa dal portiere Penedo, il cui tocco permette la ribattuta a Najar che trova il tap in per il pareggio. Nel finale espulsione nelle fila panamegne di Henriquez.
CLASSIFICA: Stati Uniti 6, Panama 2, Honduras e Haiti 1
Prossimo turno, stanotte: ore 00.00 Honduras-Haiti; ore 02.30 Stati Uniti-Panama
GRUPPO B
COSTA RICA-EL SALVADOR 1-1
Il Costa Rica formato 2015 di vincere evidentemente non ne vuole proprio sapere: sette partite nell’anno in corso e mai le braccia sollevate al cielo al triplice fischio finale. Anche questa volta che i 3 punti sembravano ormai fieno in cascina, a Houston il gol di Dustin Corea regala a El Salvador un pareggio che nel complesso si rivela comunque meritato: la Selecta di Roca non mostra infatti nessun timore reverenziale di fronte alla nazionale giunta ottava nell’ultimo mondiale e una delle logiche favorite per la vittoria finale. Dopo un primo tempo in cui la manovra della Tico appare impacciata, la nazionale di Wanchope sblocca il risultato al 61′: lancio preciso di Saborio per Bryan Ruiz al lato corto sinistro dell’area salvadoregna e il giustiziere dell’Italia a Brasile 2014 incrocia il mancino sul primo palo. 18° gol con la nazionale costaricense per Ruiz. Dieci minuti dopo al 71′, cambio in El Salvador: fuori Peled, dentro Dustin Corea. La mossa è azzeccatissima perché al 92′ è proprio il neo entrato a segnare il gol del pari: punizione da 25 metri, mette in mezzo Álvarez e la palla arriva nell’area piccola dove Corea trova la deviazione vincente. Ancora una volta Costa Rica mostra evidentissimi deficit sulle palle aree, dopo il rocambolesco primo gol subito nella partita con la Giamaica.
GIAMAICA-CANADA 1-0
Sempre a Houston Giamaica meritatamente vittoriosa sul Canada, ma il gol del trionfo arriva praticamente sull’ultima giocata dell’incontro, al minuto 92′: McLeary riceve a trequarti di campo, apre verso la fascia destra da dove Mariappa invia un cross perfetto per la testa di Austin e l’attaccante del Leeds, appostato sulla frontale dell’area piccola, non lascia scampo a Stamatopoulos.
Premio legittimo per gli uomini di Winfried Schafer, che con maggiore costanza ed intensità si sono riversati alla ricerca del gol: 16 a 5 è il conto dei tiri in porta favorevole ai campioni dei Caraibi( tra cui una traversa di Barnes su punizione al 55′)e adesso con 4 punti i Reggaeboyz possono puntare addirittura al primo posto, visto il concomitante secondo pareggio consecutivo di Costa Rica ed El Salvador. Anche una sconfitta di misura nell’ultimo incontro con i salvadoregni potrebbe comunque significare per i caraibici la qualificazione come una delle due migliori terze, visti i 4 punti, il saldo attivo nella differenza reti e il discreto numero di marcature a favore nel torneo(3). Per il Canada di Benito Floro adesso serve l’impresa contro Costa Rica. Se nella partita d’esordio contro El Salvador la vittoria era sfuggita per l’imprecisione sotto rete di tanti suoi uomini, in questa seconda uscita gli Acieri hanno sofferto tantissimo la presenza fisica della Giamaica a centrocampo, mostrando una scarsa capacità di imbastire trame offensive di un certo rilievo, tranne quella capitata ancora una volta a Larin al 68′, che di nuovo nell’uno contro uno di fronte al portiere rivale ha dimostrato scarsa freddezza.
CLASSIFICA: Giamaica 4, Costa Rica ed El Salvador 2, Canada 1
PROSSIMO TURNO martedì notte: ore 00.00 Giamaica-El Salvador; ore 02.30 Canada-Costa Rica
GRUPPO C
MESSICO-GUATEMALA 0-0
Da tutto a niente. Dopo la tennistica goleada a Cuba, il Messico non riesce a superare la strenua resistenza del Guatemala, che dal canto suo rosicchia un punto d’oro dopo la disastrosa prestazione all’esordio contro Trinidad &Tobago( quest’ultima prima sorprendente qualificata ai quarti di finale di questo girone) e va a giocarsi tutto contro Cuba mercoledì notte.
Nello stadio dell’Università dell’Arizona di Phoenix tutto esaurito nei suoi 63.000 posti, la Tri di Miguel Herrera presenta una sola variante rispetto allo schiacciante trionfo dell’esordio, con José Vázquez al posto di Antonio Ríos a centrocampo, con linea classica a 4 senza pivot davanti alla difesa nel 4-4-2. Il selezionatore argentino Ivan Sapegno dal canto suo cambia completamente il vestito alla sua squadra, che dal 3-4-3 della pesante sconfitta contro Trinidad, passa a un decisamente più difensivo 5-3-2, con gli estrosi Marcos Pappa e Stefano Cincotta sacrificati in panchina per rafforzare il pacchetto arretrato. Uno schema che da ampiamente i suoi frutti: la nazionale azteca fa la partita, mantiene un ampio possesso di palla, ma senza la fantasia e l’abilità di Chicharito Hernandez fa maledettamente fatica a trovare il varco giusto.
Anzi il primo squillo dell’incontro è di marca guatemalteca: al 7′ Contreras ruba palla a centrocampo e crea una situazione di superiorità numerica, ma ritarda nel passaggio a Ruiz, che una volta ricevuto al limite dell’area trova il corridoio per l’arrivo di De León Ramos, il cui lob sull’uscita di Ochoa si perde fuori di pochissimo. Al 25′ reclama il Messico per un tocco di mano in area del giocatore Contreras: il contatto è piuttosto evidente ma l’arbitro non assegna il rigore. Passano dieci minuti e il Messico ha la migliore di tutta la partita: cross dalla destra di Oribe Peralta che taglia sul secondo palo dove sbuca Guardado per la deviazione vincente col sinistro: miracolo del portiere del Guatemala Paulo Motta, che salva in angolo. Alla fine saranno 9 tiri a 0 nello specchio della porta per il Messico, ma la statistica inganna, perché molte delle conclusioni del Tricolor sono state innocue, senza creare patemi a un Guatemala che si è difeso con estremo ordine. Al 76′ espulso Contreras per somma di ammonizioni(senza fallo l’azione del secondo giallo). Nonostante l’inferiorità numerica Sapegno inserisce Pappa, la cui presenza sul terreno di gioco garantisce maggiore fluidità nel possesso palla dei Chapines, che riescono a mantenere lontana la minaccia messicana dalla propria porta, strappando un pareggio comunque meritato. Adesso il Messico(fischiato da alcuni sostenitori alla fine dell’incontro) per avere la leadership del girone dovrà battere nell’ultimo turno Trinidad &Tobago. Va comunque rammentato che anche in caso di seconda piazza il Messico non affronterebbe gli Usa prima di un’eventuale finale. Guatemala che si gioca tutto contro Cuba: una vittoria potrebbe qualificarlo più probabilmente come una delle migliori terze.
TRINIDAD & TOBAGO-CUBA 2-0
Senza eccessivi sforzi il Trinidad e Tobago supera con due reti Cuba ed è dopo gli USA la seconda nazionale a strappare la qualificazione ai quarti di finale: con 6 punti i Socca Warriors sono primi a punteggio pieno e con un pari nell’ultima giornata contro il Messico chiuderebbero come vincitori del gruppo C.
Nell’unico derby caraibico che propone la fase a gironi di questa Gold Cup, Trinidad si impone grazie alle reti di Boteau al 17′ e Bocaud al 42′, sfruttando in entrambe le occasioni i limiti sulle palle alte della nazionale cubana, che respinge i traversoni trinitegni, ma su tali respinte è sempre in ritardo concedendo prima al difensore Sheldon Boteau e poi al centrocampista André Bocaud di ribadire verso la porta dell’incolpevole Guerra, che in occasione del vantaggio di Trinidad e Tobago riesce persino a chiudere lo specchio sull’inserimento di Jones, senza però poter far niente sul tap in.
Per la nazionale guidata da Stephen Hart risultato storico: mai i Socca Warriors avevano vinto le prime due partite in una Gold Cup e in questo senso la sfida al Messico nell’ultimo turno nasce sotto i migliori auspici. Per Cuba invece quasi certa l’eliminazione. Infatti, nonostante la teorica possibilità di installarsi al terzo posto, con due sconfitte e il fardello di una differenza reti di -8 difficilmente la selezione cubana potrà ripetere l’impresa di due anni fa, quando a sorpresa riuscì a qualificarsi ai quarti di finale: occhio, anche in quell’occasione arrivò all’ultimo incontro con 0 punti e una differenza tra gol segnati e subiti proibitiva(-6 in quel caso) ma ebbe la fortuna di affrontare nell’ultima partita del girone il Belize. Qui, peraltro con una situazione extra campo complicata da diserzioni e visti d’entrata non concessi, gli uomini di González dovranno vedersela contro un Guatemala che contro il Messico ha mostrato un ordine tattico difficilmente disarcionabile con i mezzi che la squadra dell’isola ha mostrato sino ad ora.
CLASSIFICA: Trinidad & Tobago 6, Messico 4, Guatemala 1, Cuba 0
PROSSIMO TURNO, mercoledì notte: ore 00.00 Cuba-Guatemala ; ore 02.30 Messico-Trinidad & Tobago