Il commovente addio dei Samu dal Málaga

Nella tarda serata di venerdì Samu García e Castillejo hanno salutato ufficialmente il Málaga con una memorabile conferenza-stampa di commiato. Entrambi i giocatori si sono mostrati visibilmente commossi e hanno serbato solo parole d’amore per il club che gli ha permesso di accedere al calcio professionistico e che fin dalla loro infanzia ha rappresentato la loro massima ambizione. Nella sala conferenze all’interno dello stadio blanquiazul de La Rosaleda si sono vissuti momenti toccanti, che hanno reso ancora più difficile la loro cessione al Villarreal, già molto sofferta per le condizioni di precarietà economica della società e per l’entità del trasferimento, che anche a causa della mano di terze parti, ha permesso alle casse malaghensi di riempirsi molto meno di quanto avrebbe sperato tutto l’ambiente. Ecco i passaggi più densi di significato delle dichiarazioni dei due giocatori.
Samu García
«La verità è che negli ultimi anni mi sono successe molte cose che ho sempre sognato, ma se c’è qualcosa che non mi sarei mai immaginato è vedermi qui seduto a congedarmi dal Málaga. Non sono io ad andarmene: mi vendono. Lo dico senza voler rinfacciare nulla al club. La situazione economica è quella che è, e la mia cessione, come quella di altri compagni, garantisce la salute del Málaga. Non ho problemi ad andarmene, avrei dato il sangue se fosse stato necessario, se il club della mia città ne avesse avuto bisogno. Non voglio negare che, oltre al sentimento di tristezza per la mia cessione, me ne vado entusiasta per la mia nuova tappa. Ho avuto la fortuna di approdare al Villarreal, di cui mi hanno parlato solo che bene e nel quale spero di crescere come calciatore. Come sapete non me ne vado da solo, nella mia avventura mi accompagna Patri, con la quale voglio condividere il resto dei miei giorni, e i miei cani Lebron e Gaucho, e prometto di non fargli indossare nessuna maglietta che non sia del Málaga. Non pretendo impartire lezioni a nessuno, capisco che i tifosi sono dispiaciuti per la cessione di alcuni giocatori, però ho chiesto di rinnovare la mia tessera di abbonamento perché il club viene prima di tutto. Se ne va il giocatore, ma resta il tifoso. Grazie a tutti e Viva il Málaga».
Samu Castillejo
«Sono orgoglioso di aver fatto parte di questa grande famiglia. Come ho detto in altre occasioni, sarà sempre nel mio cuore. Essere di Málaga e giocare in Primera con la squadra della mia città è stato il mio sogno fin da piccolo ed è diventato realtà. Sono stato benissimo e sono cresciuto al fianco di tutti quelli che formano parte di questa grande famiglia. Il mister, il maggiore responsabile di tutto quel che mi sta succedendo, lo staff tecnico, compagni, amici, giornalisti e tutta la gente che ha creduto in me fin dal primo giorno che arrivai qui. Fin dal primo giorno mi avete fatto sentire come uno di voi, avete avuto fiducia in me e io ho sempre cercato di ricambiare dando il meglio di me stesso per rendere il Málaga un club migliore. Non posso nemmeno scordarmi di uno dei migliori tesori che ha questa squadra, la sua tifoseria, quella che rende il Málaga una squadra speciale. Grazie di cuore per il vostro appoggio incondizionato. Siete grandi e porterò sempre con me il vostro affetto nel mio cuore. Il mio sogno era debuttare ne La Rosaleda, fin da quando ero piccolo. Cercavo sempre di fare il raccattapalle per avvicinarmi ai giocatori. Stare assieme a loro era un sogno e mi motivava per continuare a lottare. Spero con tutto il cuore che il Málaga continui ad ottenere grandi risultati. Sono convinto che i nostri cammini torneranno a incrociarsi».