Il Chelsea e l’agente israeliano Pino Zahvi, proprietario di un fondo di investimento, hanno soccorso il club belga del Mouscron dal fallimento con 8,5 milioni di euro per rilevare il 90% del club. Sembrava inevitabile la bancarotta dopo la crisi iniziata nel 2010. Il Mouscron milita nella Jupiler Pro League, la massima divisione belga e nella scorsa stagione ha concluso il campionato al 13mo posto.
Il gruppo di investimento guidato da Zahavi, tramite una società di copertura con sede a Malta e con l’aiuto dell’ex presidente del Nantes Jean Luc Gripond e dell’agente camerunese Teny Yerima, è in procinto di chiudere la trattativa che segnerà il salvataggio del piccolo club belga, ma allo stesso tempo decreterà l’ennesimo trionfo dei fondi di investimento. Infatti la circolare FIFA del primo maggio impedisce ai club di stipulare accordi con le terze parti per un giocatore, ma nulla impedisce l’acquisizione del club stesso.
Il Chelsea ha ottimi rapporti con Pino Zhahvi, che è stato uno dei tramiti che ha portato Abrahmovic alla presidenza dei Blues. La squadra londinese ha già chiesto al Mouscron di puntare principalmente sul prodotto locale di modo da rafforzare il proprio settore giovanile con l’intermediazione di Zhahvi che controllerà il cartellino dei giovani atleti. Un meccanismo di speculazione finanziaria mascherato da soccorso per una piccola realtà. L’ennesimo capolavoro della lunga carriera di Zhavi
“l’acquisizione del club da parte di Zahavi è un fatto. Lo abbiamo approvato all’unanimità e ora spenderemo i prossimi giorni per definire le ultime formalità. Fin dall’inizio abbiamo avuto un buon feeling con questo gruppo di investimento“. Ha dichiarato il presidente Edward Van Daele, senza valutare le conseguenze dell’operazione: ovvero che il club non avràpiù alcuna autonomia per quanto concerne il mercato.
