Al Real Madrid, cominciano a conoscere meglio Rafa Benitez e il suo modo di intendere il calcio e la gestione di una rosa. Il tecnico ex Napoli, a dieci giorni dall’inizio del raduno a Valdebebas, ha infatti chiesto e ottenuto – per ora – un mercato basato soprattutto su nomi di non primissimo piano per rimpolpare le seconde linee dell’organico. Benitez ha sempre fatto del turn-over quasi un’ossessione, dimostrazione ne sono le decine di acquisti di calciatori di secondo piano sia a Liverpool che nella recente tappa partenopea. Oltre a Danilo e alla giovane promesse Asensio, peraltro acquistati mesi prima dell’arrivo del nuovo allenatore, nella capitale si registrano per ora soltanto gli arrivi di Casemiro e Cheryshev per fine prestito e di Lucas Vazquez dall’Espanyol tramite la clausola di “recompra”, termine ormai adottato anche in Italia – la cui lingua è notoriamente povera e brutta e bisognosa di termini stranieri come ossigeno puro – quasi più frequentemente del “triplete”.
Vazquez è prodotto della cantera del Real Madrid ed è reduce da un’ottima stagione in Catalogna, chiusa con 4 gol e sei assist all’attivo. E’ un centrocampista centrale molto dinamico, buoni piedi, visione del gioco. Ma è tutto da dimostrare il suo valore in un club di livello mondiale. L’accordo con l’Espanyol prevedeva 1,5 milioni di euro da pagare nel caso si volesse nuovamente il giocatore dopo la prima stagione, 3 milioni dopo la seconda. Alla fine il Madrid ha sborsato un milione ed ha mandato in prestito un’altra perla della primavera, Burgui. E, cosa più importante, il suo arrivo è stato espressamente richiesto da Benitez che, curiosamente, a Napoli l’estate scorsa caldeggiò l’arrivo di David Lopez, poi rivelatosi nient’altro che un umile comprimario, proprio dall’Espanyol.
Il discorso per Lucas Vazquez è simile a quello di Casemiro: Rafa ha richiesto il suo rientro alla base dopo il prestito secco al Porto, a dimostrazione che il primo reparto con il cartello “lavori in corso” è proprio il centrocampo. A questo punto è sempre più probabile la cessione di Illarramendi (dura però venderlo ad un prezzo anche solo vicino ai 30 milioni versati nelle casse della Real Sociedad dopo una stagione fallimentare), così come non è da escludere un prestito ad un club di Primera di Lucas Silva, arrivato a gennaio ma tenuto praticamente ai margini della prima squadra da Ancelotti.
Intanto ci sono da risolvere alcuni importanti rebus in difesa: se in porta la situazione sembra delineata, con De Gea candidato numero uno (Van Gaal permettendo) per sostituire Casillas – prossimo alla rescissione – al centro della difesa si profila un nuovo ribaltone. La situazione di Sergio Ramos è in continuo divenire, l’ipotesi Manchester United è sempre viva; nel caso l’andaluso dovesse fare le valigie, sembrerebbe Otamendi il candidato ideale di Benitez per la sua sostituzione. Occhio anche all’estate di Raphael Varane che sembra aver interrotto il processo di crescita (sebbene sia già calciatore di libello), anche a causa dei numerosi problemi fisici, e non gode più di credito illimitato a Madrid. Partisse anche il francese allora si riproporrebbe la necessità di acquistare anche un altro centrale di assoluta garanzia. A meno che Benitez non voglia trasferire anche al Real Madrid la sua innata voglia di protagonismo e puntare su nomi meno conosciuti. D’altronde, sia a Liverpool che a Napoli, un acquisto su 20 gli è pur riuscito.