PREMIER LEAGUE – Nella scorsa sessione estiva di calciomercato, i club inglesi hanno speso la bellezza di 1,2 miliardi di euro, cifra esorbitante che corrisponde ad una media di 60 milioni per squadra. La più attiva era stata il Manchester United, capace di spendere la bellezza di 195 milioni di euro. Non tutti gli acquisti, però, hanno reso secondo le aspettative, tanto che – secondo quanto riportato dal sito fussballtransfers.com – si può creare una squadra di assoluto valore, una flop 11 da non crederci per alcuni nomi inclusi in questa “particolare” compagine.
PORTIERE
VORM —> Il portiere olandese, passato la scorso anno dallo Swansea al Tottenham per 5,7 milioni, era conscio di dover svolgere il ruolo di riserva di Lloris. Ma le sole 14 presenze accumulate fra Premier, FA Cup, Coppa di Lega e Europa League, ed il relativo rendimento offerto, lo inseriscono di diritto nella Flop 11. E pensare che solo tre stagioni fa era risultato fra i migliori estremi difensori del campionato inglese, tanto che in molti lo volevano come titolare della nazionale olandese.
DIFENSORI
SAGNA —> Arrivato a parametro zero dall’Arsenal, dove disputò sette stagioni di ottimo livello, il francese ha deluso ampiamente con la maglia del Manchester City. Stritolato dalla concorrenza di Zabaleta, Bacary ha collezionato solo 16 presenze nelle quattro competizioni a cui hanno preso parte i Citizens, molte delle quali partendo dalla panchina. E oggi, dopo solo dodici mesi dal suo arrivo, si parla con insistenza di una possibile cessione.
CHAMBERS —> L’Arsenal ha speso la bellezza di 20 milioni per strapparlo al Southampton, convinto di poter affidargli la fascia destra lasciata libera dalla partenza di Sagna. Il giovane ventenne inglese, però, non ha mantenuto le aspettative, tanto che Wenger gli ha preferito il giovane Bellerin, spagnolo cresciuto nell’Academy dei Gunners. Nella Flop 11 di fussballtransfer.com, viene schierato centrale in mezzo alla difesa, ruolo ricoperto soltanto in alcuni casi.
RIO FERDINAND —> L’ex difensore del Manchester United, una delle icone della fantastica generazione di talenti del calcio inglese dello scorso decennio, ha chiuso la propria carriera nel QPR raccimolando poche presenze, zero soddisfazioni e una retrocessione in Championship. La grandezza del calciatore resta indiscutibile per quanto mostrato soprattutto nelle dodici stagioni passate a Old Trafford. L’ultima annata da professionista, però, non è stata certamente degna della sua fama.
SHAW —> Il tempo, molto probabilmente, sarà galantuomo nei confronti del giovane terzino inglese, passato dal Southampton al Manchester United per l’astronomica cifra di 40 milioni. La stagione appena andata in archivio, però, non è stata certamente all’altezza delle aspettative, complici i molti infortuni patiti e i molteplici schemi di gioco adottati da Louis Van Gaal.
CENTROCAMPO
TAIDER —> L’esperienza dell’algerino nel campionato inglese è durato il tempo di un caffè. Arrivato al Southampton nell’ambito dello scambio di prestiti che ha portato Osvaldo all’Inter, Taider si è presto accorto che nei Saints avrebbe faticato a ritagliarsi un ruolo di primo piano ed ha chiesto, quindi, di essere ceduto dopo solo venti giorni dal suo arrivo in territorio inglese. Koeman ha assecondato immediatamente la richiesta del giocatore, tornato all’Inter prima di passare al Sassuolo.
BEN ARFA —> “Sono convinto che un giorno diventerò il miglior giocatore del mondo.” Questa la frase che Ben Arfa proferì tanti anni fa, quando era uno dei talenti più luminosi del vivaio del Lione. La carriera del transalpino, però, ha preso una piega decisamente discendente, confermata dalla stagione vissuta con la maglia dell‘Hull: solo 383 minuti giocati, accompagnati dalla retrocessione in Championship dei Tigers. Il prossimo anno, a ventotto primavere suonate, Ben Arfa proverà a risorgere nel Nizza. Auguri.
DI MARIA —> L’acquisto più caro nella storia del Manchester United, costato ben 75 milioni di euro per prelevarlo dal Real Madrid. Le aspettative su Di Maria erano giustamente elevate, in virtù anche dell’ultima strepitosa stagione vissuta con la maglia delle Merengues. L’annata del Fideo, invece, si è rivelata deludente, tanto che nel finale di stagione le presenze in panchina hanno superato abbondantemente quelle accumulate in campo. Non si è inserito nei meccanismi di Van Gaal. E la sua cessione, ora, pare inevitabile.
JOE COLE —> Continua la parabola discendente di un giocatore che, a fine anni ’90, sembrava destinato ad una carriera strepitosa, che tale è stata, invece, per un brevissimo tratto della stessa. Il bottino accumulato con la maglia dell’Aston Villa dall’ex Chelsea, d’altronde, parla inequivocabilmente: 284 minuti giocati, un gol e un assist. Escluso da Lambert, Cole non è riuscito a convincere neppure il subentrante Sherwood, bravo nel trascinare i Villans alla finale di FA Cup.
ATTACCANTI
BALOTELLI —> Doveva riempire il vuoto causato dalla partenza di Suarez, volato a Barcellona per vincere tutto quello che era umanamente possibile. Ma Balotelli, invece, ha aumentato i rimpianti per l’addio del Conejo, creando un vuoto nel reparto offensivo del Liverpool acuitosi dai problemi fisici accusati da Sturridge e dalla stagione deludente di Lambert, altro flop del mercato dei Reds. E’ costato venti milioni. Ora, complice anche il deludente Mondiale brasiliano, non si riesce a stabilire quale sia il prezzo di mercato dell’attaccante bresciano.
FALCAO —> Arrivato al Manchester United dopo il grave infortunio che gli è costato la partecipazione al Mondiale brasiliano, Radamel Falcao non ha fatto breccia nel cuore di Louis Van Gaal e dei tifosi dei Red Devils. Il colombiano ha realizzato solo quattro gol ed ha accumulato svariate panchine e tribune, che gli sono costate il mancato riscatto da parte del club inglese. La Premier League, però, sembra ancora nel destino del colombiano, che potrebbe avere una seconda chance Oltremanica con la maglia del Chelsea.
(articolo e foto tratte da fussballtransfers.com)