Vi abbiamo già parlato di quanto siano avanzate le trattative tra Villarreal e Atlético Madrid per l’acquisizione di Luciano Vietto, ma il trasferimento ancora non è stato ufficializzato. A qualcuno potrebbe sembrare strano, quanto meno per il fatto che trattandosi di un acquisto praticamente forzato – visto che i venti milioni della clausola rescissoria sono una somma ritenuta più che accettabile dai dirigenti madrileni – ed essendoci la volontà del giocatore di cambiare maglia, la situazione dovrebbe potersi sbloccare nel giro di pochissimi giorni. In realtà però ci sono ancora alcuni cavilli contrattuali da limare che hanno a che fare con il passaggio del giocatore in Europa poco meno di anno fa: andiamo a vedere nel dettaglio di che si tratta.
Avevamo già spiegato che l’Atlético Madrid sta lavorando per evitare di pagare la clausola di rescissione per un semplice motivo: secondo l’art.16 del Real Decreto 1006/1985 l’Irpf, il corrispondente spagnolo dell’Irpef, per questo tipo di operazioni oscilla tra il 40% e il 52% contro il 21% di Iva per un normale trasferimento. Ragion per cui i colchoneros sarebbero disposti a offrire una cifra maggiore di quella apposta sul contratto, ovvero ventidue milioni di euro invece di venti, per poter risparmiare in fase di tassazione. A conti fatti così facendo l’intera transazione legata al cartellino del giocatore ammonterebbe a 26,6 milioni invece di 28-31, un risparmio che i dirigenti madrileni vorrebbero concretizzare con il beneplacit del Villarreal. Bisogna però considerare un altro fattore: al momento dell’acquisto del calciatore dal Racing Avellaneda, il club castellonense ha garantito una percentuale sulla plusvalenza della prossima cessione al club di provenienza, oscillante tra il 10% e il 20% (ma che alle cifre attuali si materializzerebbe nel 20%) ed è stato costretto a rinunciare a un altro 20% del cartellino, in possesso del procuratore Jorge Horacio Cysterzpiler.
A causa di questa frammentazione dei guadagni il Villarreal sta trattando per strappare una fetta di torta più grande possibile, forte del fatto che finché i contatti con l’Atlético Madrid saranno buoni ci sarà margine di trattare un trasferimento ordinario. Con l’attuale offerta di 22 milioni di euro, la plusvalenza realizzata sarebbe di 16,5 milioni (22 meno i 5,5 pagati l’anno scorso), il che significa che la somma destinata al Racing Avellaneda corrisponderebbe a 3,3 milioni (il 20% di 16,5), mentre all’agente del giocatore finirebbero 4,4 milioni (il 20% di 22). Di fatto nelle casse del Madrigal entrerebbero soltanto 16,3 milioni (22 meno 7,7). In questa situazione, visto che il Villarreal ha provato nelle scorse settimane a convincere il calciatore a rinnovare il contratto, ma ha trovato la forte opposizione soprattutto del suo agente, desideroso di monetizzare la sua parte, sta tentando di fare braccio di ferro verso il procuratore argentino affinché rinunci a parte dei suoi introiti per sbloccare la trattativa e accettare i 22 milioni di euro offerti.
Per questo motivo la situazione si è momentaneamente congelata, ma plausibilmente non durerà ancora molto. Intese le intenzioni dei protagonisti Roig Negueroles, amministrato delegato del club valenziano, potrebbe decidere di accontentarsi della situazione attuale per evitare che la pazienza dell’Atlético Madrid esaurisca e decida di accaparrasi il calciatore sfruttando la clausola rescissoria. Questo scenario però costerebbe vari milioni alla società madrilena, che invece potrebbe intervenire mediando di tasca propria a favore dell’agente in modo tale da poter comunque risparmiare qualche soldo con un trasferimento ordinario. La meno probabile delle evoluzioni sembra essere il passo indietro dell’agente che ha invece solo da guadagnare nel caso in cui lo stallo continui ancora a lungo e i rapporti tra le due società si fratturino, in modo tale che il blitz dei colchoneros gli garantisca la sua fetta di torta.