Etichettato, di certo frettolosamente, come nuovo Puyol (nonostante non siano tantissime le similitudini tecniche), Marc Bartra a 24 anni è ad un passo dal lasciare il Barcellona. Giovedì sera è tornato a giocare una partita da titolare, con la maglia della Spagna, a Leon, contro il Costarica; cinque le presenze in totale con la nazionale di Vicente del Bosque che, comunque, lo ha praticamente sempre convocato soprattutto durante il nuovo corso post-Brasile, nonostante nel suo club gli spazi si sono terribilmente ridotti nella stagione appena conclusa.
Così, mentre l’attenzione degli appassionati si concentrava sul caso Piqué, fischiatissimo e difeso davanti ai microfoni anche dallo stesso Bartra, e sul duello a distanza tra De Gea e Keylor Navas che si giocano probabilmente la porta del Real Madrid, sono quasi scivolate inosservate alcune interessanti dichiarazioni del giovane centrale catalano che ha aperto, ovviamente, ad un addio al Barcellona aggiungendo particolari sulla sua situazione contrattuale.
LA VALUTAZIONE DI BARTRA
Dodici milioni di euro, ammonta a tanto la clausola rescissoria che permetterebbe di portare a casa un centrale di tutto rispetto e con ancora ampissimi margini di miglioramento. Difficile dar consigli a un club che ha da pochissimo festeggiato la seconda “tripletta” della sua storia, ma la scottatura col caso Thiago Alcantara dovrebbe aver insegnato qualcosa. Il giovane ispano-brasiliano, al netto dei terribili infortuni, è considerato un giocatore chiave al Bayern Monaco e presto prenderà in mano anche le redini della nazionale. Probabilmente Bartra non è della stessa stoffa del figlio di Mazinho, ma di certo è all’altezza di un club come il Barça. E, invece, dopo l’inizio di carriera sfolgorante ha visto man mano diminuire il minutaggio in prima squadra: Guardiola, Vilanova, Martino, Luis Enrique i quattro tecnici che non l’hanno mai considerato un titolare, con l’umiliazione subita da Bale nella finale della Coppa del Re 2014 contro il Real Madrid a Valencia come punto più basso della sua giovane carriera.
BARTRA QUINTO CENTRALE?
Nel giro di un anno hanno lasciato Valdes, Puyol e Xavi…i prodotti del vivaio catalano presenti nella rosa della prima squadra cominciano ad essere pochi. L’identità, quella che per molti è stata alla base dei ripetuti successi del FCB negli ultimi 10 anni, deve essere mantenuta. Ed è anche con elementi come Bartra che può essere costruito il futuro. Luis Enrique ha puntato con decisione, come il suo predecessore, su Mascherano-Piqué (nonostante l’ex Manchester United abbia cominciato la stagione ai margini della rosa) come coppia centrale titolare. Alle loro spalle, però, ecco spuntare due nuovi acquisti, firmati Zubizarreta, stranieri e nemmeno di primo pelo. Dei 20 milioni spesi per Mathieu si è dibattuto a lungo, il francese è riuscito comunque a risultare decisivo nella fase calda della stagione (gol di platino al Real Madrid e nella complicatissima trasferta a Vigo, nel giro di una settimana), garantendo anche una certa continuità di rendimento; ora, però, la possibilità che Bartra scivoli ulteriormente nelle gerarchie è concreta. Vermaelen, dopo un anno passato ai box, ha rivisto il campo proprio nelle ultime battute della stagione e potrebbe essere rilanciato nella prossima. Sarebbe troppo per il giovane centrale che, a 24 anni, si propone giustamente un altro tipo di carriera. Farebbe comodo a diversi club importanti sparsi per l’Europa, francamente sarebbe un errore lasciarlo partire a cuor leggero.