“Se non fossi diventato un cantante sarei stato un calciatore.. o un rivoluzionario. Il calcio significa libertà, creatività, significa dare libero corso alla propria ispirazione.”
(Bob Marley)
Continua il nostro cammino di avvicinamento alla Copa América, che oggi ci porta alla scoperta della debuttante Giamaica, invitata per la prima volta nella propria storia alla grande manifestazione sudamericana. Il calcio giamaicano è emerso a cavallo tra due millenni, quando venne raggiunta una storica qualificazione ai Mondiali Francesi del 1998, dove la selezione giamaicana (soprannominata Reggae Boyz dai giornalisti) raccolse la simpatia di moltissime persone e si fece conoscere dall’intero panorama calcistico, complice anche la vittoria contro il Giappone con il punteggio di 2-1 (decisiva la doppietta di Theodore Whitmore). Nonostante ciò, la partecipazione al mondiale è rimasta l’apice della storia calcistica giamaicana, che sino ad oggi si è solo affermata tra le “mura amiche” della Copa del Caribe, dove dal 1998 in poi ha conquistato ben 5 titoli.
Essendo al debutto assoluto in questa competizione, la selezione allenata dal tedesco Winfried Schafer si presenta in Cile con l’ambizione di arrivare il più lontano possibile e di affermarsi finalmente oltre i confini della zona CONCACAF (ovvero quella del nord-centro america). Il gruppo, però, non sarà di grande aiuto ai Reggae Boyz, che dovranno vedersela con avversari di spessore come Argentina (finalista nell’ultimo mondiale), Uruguay (campione in carica) e Paraguay; l’appuntamento è per sabato 13 Giugno, quando i giamaicani dovranno affrontare i campioni in carica dell’Uruguay.
ANALISI TECNICO-TATTICA
Il commissario tecnico Winfried Schafer, vincitore della Coppa d’Africa del 2002 con il Camerun, utilizzerà probabilmente un classico 4-4-2, modulo che permette ai suoi giocatori (non brillanti dal punto di vista tecnico) di rimanere compatti e difendersi meglio. In ogni reparto possiamo trovare dei paletti, dei punti di riferimento intorno ai quali Schafer fa ruotare la sua formazione e grazie a cui ha trionfato nell’ultima Copa del Caribe, vinta ai rigori contro Trinidad & Tobago: i tre giocatori in questione sono il difensore Jermaine Taylor, il centrocampista Rodolph Austin e la giovane punta Darren Mattocks (capocannoniere con 8 reti).
Dando una veloce occhiata al resto della rosa si può ben vedere che solo 3 giocatori arrivano direttamente dal campionato nazione (Hughan Gray dal Waterhouse, mentre Dino Williams e Allan Ottey arrivano dal Montego Bay), gli altri invece giocano in giro per il mondo, si va dall’Inghilterra agli Usa passando per il Canada. L’età media della formazione è parecchio alta, ma Winfried Schafer ha comunque convocato alcuni giovani prospetti che in futuro avranno sicuramente un posto da titolari tra i Reggae Boyz, un esempio lampante è quello del 22enne Kemar Lawrence dei New York Red Bulls che ha già collezionato 16 presenze e 2 reti, mentre per i coetanei Michael Hector (difensore del Reading) e Allan Ottey è l’esordio assoluto.
LA STELLA
Più che di “stella” in questo caso è giusto parlare di totem o di punto di riferimento della selezione giamaicana, figura che si può riscontrare nella persona di Jermaine Taylor.Il 30enne difensore è il giocatore più esperto della rosa di Schafer non solo per le sue ottanta presenze all’attivo con la maglia della nazionale ma anche per i suoi traguardi raggiunti con i vari club: a far la differenza è senza dubbio la sua esperienza in terra americana con la maglia degli Houston Dynamo, squadra con la quale ha vinto per due volte la Eastern Conference e ha sfiorato la vittoria del titolo nazionale. Nonostante ciò, si è fatto conoscere anche in patria, dove agli albori della sua carriera è riuscito a portare a casa un titolo nazionale e una CFU Club Championship (Champions League dei paesi dei Caraibi) con la casacca dell’Harbour View. L’esperto comandante avrà il compito di guidare l’intero reparto arretrato della selezione giamaicana, la quale avrà l’onere (o l’onore, a seconda dei punti di vista) di affrontare due dei migliori attacchi della competizione e un giocatore del calibro di Lionel Messi, con l’arduo obiettivo di resistere e non crollare.
LA SORPRESA
La sorpresa di questa squadra può essere il 24enne centravanti Darren Mattocks, recentemente entrato nell’orbita della nazionale (circa 3 anni) e capocannoniere con 8 reti in 24 gare disputate. Cresciuto calcisticamente negli Stati Uniti, ha cominciato a mettersi in mostra con la maglia dell’Università di Akron, dove è riuscito a mettere a segno ben 39 reti in 47 presenze totali. Cifre da capogiro che hanno indotto i dirigenti dei Vancouver Whitecaps (squadra della MLS) ha puntare tanto su di lui scegliendolo al Draft del 2012; con la maglia dei Caps, dopo aver saltato i primi due mesi per un incidente in cucina, si mette immediatamente in mostra e al termine della stagione 2012 vince la Golden Boot del club con sette gol all’attivo. Finora il giovane attaccante giamaicano ha collezionato 81 presenze condite da 19 reti, a cui però vanno aggiunte le varie convocazioni in nazionale, culminate con le ottime prestazione nell’ultima copa del Caribe (vinta dalla sua nazionale).Nel corso di questa competizione Schafer affiderà a lui tutto il peso dell’attacco, infatti probabilmente si ritroverà a dover fare entrambe le fasi di gioco e ad avere poche palle gol da sfruttare, ma se si dimostrerà particolarmente lucido potrebbe davvero scrivere delle pagine importanti per il calcio giamaicano, magari solcando le orme di Theodore Whitmore…
PROSPETTIVE
I Reggae Boyz arrivano in Cile con l’obiettivo di dare fastidio alle big del proprio girone come Argentina ed Uruguay e magari di candidarsi come cenerentola della competizione. Sicuramente alla base di tutto ci sarà la volontà di evitare figuracce e goleada davanti a Messi & co, anche se Schafer sa bene come ribaltare i pronostici (vedi esperienza con il Camerun). Purtroppo l’unica partita “alla portata” (per così dire) è quella contro il Paraguay, ma sognare non costa nulla…
CONVOCAZIONI
Pos. | Giocatore | Data Nascita | Squadra |
P | Duwayne Kerr | 16 febbraio 1987 | Sarpsborg 08 (Norvegia) |
P | Dwayne Miller | 14 luglio 1987 | Syrianska (Svezia) |
P | Ryan Thompson | 7 gennaio 1985 | Pittsburgh Riverhounds (USA) |
D | Daniel Gordon | 16 gennaio 1985 | Karlsruher SC (Germania) |
D | Michael Hector | 19 luglio 1992 | Reading (Inghilterra) |
D | Wes Morgan | 21 gennaio 1984 | Leicester City (Inghilterra) |
D | Hughan Gray | 25 marzo 1987 | Waterhouse (Giamaica) |
D | Adrian Mariappa | 3 ottobre 1986 | Crystal Palace (Inghilterra) |
D | Kemar Lawrence | 17 settembre 1992 | New York Red Bulls (USA) |
D | Jermaine Taylor | 14 gennaio 1985 | Houston Dynamo (USA) |
C | Lance Laing | 28 febbraio 1988 | FC Edmonton (Canada) |
C | Jobi McAnuff | 3 novembre 1981 | Leyton Orient (Inghilterra) |
C | Je-Vaughn Watson | 22 ottobre 1983 | FC Dallas (USA) |
C | Joel Grant | 26 agosto 1987 | Yeovil Town (Inghilterra) |
C | Rodolph Austin | 1 giugno 1985 | libero (Unattached) |
C | Garath McCleary | 15 maggio 1987 | Reading (Inghilterra) |
A | Deshorn Brown | 22 dicembre 1990 | Vålerenga (Norvegia) |
A | Romeo Parkes | 20 novembre 1990 | Isidro Metapán (Honduras) |
A | Giles Barnes | 5 agosto 1988 | Houston Dynamo (USA) |
A | Darren Mattocks | 2 settembre 1990 | Vancouver Whitecaps (Canada) |
A | Dino Williams | 31 marzo 1990 | Montego Bay United (Giamaica) |
A | Allan Ottey | 18 dicembre 1992 | Montego Bay United (Giamaica) |
A | Simon Dawkins | 1 dicembre 1987 | Derby County (Inghilterra) |