PAGELLE JUVENTUS-BARCELLONA 1-3 – Alla fine il triplete lo conquista il Barcellona che bissa il risultato del 2009, al termine di una partita che, al dispetto del risultato, è stata abbastanza equilibrata. Il premio di migliore in campo va a Suarez(7), che in contumacia Chiellini ha addentato la partita, segnando il gol del secondo vantaggio blaugrana e risultando una spina nel fianco costante per la retroguardia bianconera. Una retroguardia in cui Bonucci(6) e Barzagli(6) meritano la sufficienza, perché considerata la difficoltà del compito che li attendeva, non hanno commesso errori e non hanno colpe sul gol. Promosso anche Evra(6+), che ha giocato una partita onesta, accorto in fase di spinta e concentrato in fase di copertura. Unico bocciato Lichtsteiner(5) che ha dato poco in fase di spinta, ed ha sofferto tanto in fase di copertura contro un Neymar(6) che ha giocato con quella fastidiosa boria che lo ha caratterizzato nella fase iniziale della carriera, ma che ha dimostrato di essere comunque un giocatore di assoluto talento e di un Jordi Alba(6 +) moto perpetuo sulla fascia sinistra che ha giocato meglio del suo collega Dani Alves(6) che non ha giocato da Dani Alves, disputando comunque una partita onesta.
Più che oneste invece le prestazioni di Iniesta(6 +) che nonostante non fosse al top ha propiziato il primo gol, e di Busquets(6 +) che ha giocato da Busquets, rintuzzando il centrocampo bianconero. Centrocampo in cui spicca Marchisio(6,5) che ha giocato una grandissima partita sia in fase difensiva che in fase offensiva, propiziando con un gran tacco l’azione che ha portato al gol di Morata(6 +) che stasera ha dimostrato di essere un grande attaccante, completo e moderno, offrendo gol a parte, una prestazione positiva. Meno positiva invece è stata la prova di Tevez(5,5), che non è riuscito ad impensierire la retroguardia composta da un Piquè(6) che ha alternato momenti di alta concentrazione difensiva a momenti di eccessiva spregiudicatezza e da un Mascherano(6+) che ha confermato di essere un giocatore dal grande carisma e dalla grande abilità in fase di copertura.
Dall’Apache ci si aspettava qualcosa in più, così come ci si aspettava di più da Pirlo(5,5) che non ha illuminato il gioco come è solito fare, da Pogba(5,5) che ha fatto vedere buone cose, ma che ha giocato troppo a sprazzi. Non bene nemmeno Vidal(5,5) nervoso nel primo tempo in cui ha sbagliato lo scivolamento difensivo, non coprendo su Iniesta in occasione del gol di Rakitic(6,5), che, rete a parte, ha dimostrato di essere un giocatore da alto palcoscenico. Chi non doveva dimostrare di essere un giocatore da alto palcoscenico è Messi(6 +), che è partito con le marce basse nel primo tempo, per poi crescere nella ripresa, in cui ha fatto vedere buone cose, non riuscendo però a battere un Buffon(6,5) che non è riuscito a conquistare la Champions League, ma che, è sempre stato attento, tenendo in piedi la Juventus nel primo tempo grazie ad una parata straordinaria in controtempo su Iniesta.
Se Buffon il suo posto nel gotha dei grandi portieri lo ha già conquistato e da tempo, chi invece sembra essere destinato a poterselo guadagnare è il giovane Ter Stegen(6 +), che a dispetto della giovane età, ha dimostrato di essere un portiere dal grande avvenire, attento in porta e sicuro(talvolta anche troppo) con il pallone tra i piedi. La coppa alla fine la solleva Xavi(6), che entrato al posto di Iniesta, da cui ha ricevuto la doppia fascia al momento dell’ingresso in campo, ha giocato una partita diligente. Ingiudicabili invece le prestazioni di Mathieu e Pedrito, come quelle di Pereyra, Llorente e Coman, che hanno avuto troppo poco tempo per poter dire la loro in questa partita. Una partita in cui alla fine escono tra gli applausi entrambi gli allenatori. A Luis Enrique va 7,5 per il modo in cui ha guidato il Barca in questa partita, sapendo dosare carota e bastone, mentre ad Allegri va mezzo punto in meno solamente perché avrebbe potuto apportare qualche correttivo in più dopo il secondo vantaggio blaugrana, ma sul modo in cui ha preparato la partita non c’è assolutamente nulla da dire. Alla fine di questa bella finale, comunque, sia vincitori, che vinti, meritano un applauso, per la loro partita e per la loro stagione.