Copa América del 1963, l’unico successo nella storia della nazionale boliviana di calcio. Solo un anno prima che il paese precipitasse nuovamente nel caos con il colpo di stato che portò al potere il filo americano Renè Barrientos. La Bolivia nel 1952 era uscita dal sistema feudale grazie al Movimento Nazionale Rivoluzionario che destituì il governo pro-USA. Gli anni 50’ furono i migliori per il paese, nel quale furono nazionalizzate tutte le risorse del territorio, manifesto della crescita fu proprio la Copa America del 63’ con l’edificazione di stadi moderni ad altitudini vertiginose. La squadra, guidata da Danilo, riuscì ad imporsi nel match decisivo contro il Brasile con un rocambolesco 5-4 con gol all’86’ di Alocer, La Verde alzò così la coppa al cielo per la prima e unica volta nella sua storia. L’ultimo atto della favola, infatti gli Stati Uniti, vista la minaccia comunista nel periodo della guerra fredda, poco a poco sottomisero il continente sudamericano, nel 64’ toccò alla Bolivia, soppressa da una lunga ed estenuante dittatura di destra combattuta dai guerriglieri di Che Guevara. Solo nel 1982 dopo estenuanti scontri, una sorta di democrazia tornò a regnare nel paese sudamericano.
Nel 1995 la Bolivia organizzò per la seconda volta nella sua storia la manifestazione continentale e come nel ’63 la finale si disputò contro il Brasile fresco campione del mondo. Questa volta però il re-match non favorì La Verde che fu travolta per 3-1 con i gol di Edmundo e Ronaldo.
La Bolivia dopo l’edizione del 2011, chiusa all’ultimo posto nel girone con un pareggio alla prima giornata contro l’Argentina e due sconfitte, sembra destinata a recitare ancora una volta il ruolo di squadra materasso. La nazionale boliviana non ha ancora disputato partite quest’anno, il 2014 si è chiuso con una sola vittoria, a novembre, per 3-2 contro il Venezuela dopo una disastrosa serie di ben 15 partite senza mai vincere fra amichevoli e qualificazioni allo scorso mondiale.
La Verde, guidata da Mauricio Soria è un gruppo formato prevalentemente da giocatori esperti provenienti dal campionato nazionale, con l’inserimento di qualche giovane prospetto. L’età media della squadra è di 27,5 anni, la più alta del torneo. Inserita nel gruppo A con Cile, Equador e Messico, nonostante l’assenza delle big, il girone da pronostico è fuori dalla portata della Bolivia, anche per un eventuale ripescaggio come migliore terza. L’allenatore debutterà sulla panchina nell’amichevole contro l’Argentina, una sola partita a disposizione per testare la propria squadra in vista del debutto nella competizione. Soria è un allenatore esperto, nel proprio palmares può vantare cinque campionati boliviani alla guida del Wistermann e del Real Potosi.
ANALISI TATTICA
La Bolivia è solita giocare un calcio attento, basato prettamente sul contropiede. Un 4-4-2 abbastanza elementare, anche se, con l’ingresso di Soria alla guida tecnica della nazionale nulla è così scontato come sembra. La coppia di centrali difensivi sarà composta dall’esperto Hurtado e Zenteno, entrambi non eccessivamente alti, per questo la squadra boliviana può essere vulnerabile sui calci piazzati e sui cross. I terzini Raldes e Morales, avranno il compito di fermare le incursioni dei difensori sulla fascia, limitandosi a un compito prettamente difensivo.
La linea di centrocampo sarà guidata Alejandro Mèlan, regista con una discreta tecnica che avrà il compito di allargare il gioco sulle fasce e servire il movimento in profondità degli attaccanti. Gli esterni, Lizio e Smedbreg, non essendo dotati di grandi abilità al tiro o nelle percussioni centrali, cercheranno di prendere il fondo al fine di piazzare cross per Marcelo Martins, colosso alto 1.87 potrebbe essere l’uomo decisivo di questa Bolivia per scardinare le difese avversarie assieme Ricardo Pedriel, altro attaccante di peso che milita fra i turchi del Mersin
LA STELLA
L’uomo fondamentale per la Bolivia sarà Marcelo Martins, attaccante ventisettenne da 12 gol in nazionale in 45 partite disputate. Ha un ottimo bagaglio di esperienza internazionale, formatosi calcisticamente nel Cruzeiro, ha giocato in Europa nello Shaktar, nel Werder Brema e nel Wigan Athletic, senza mai affermarsi ad alti livelli. Nell’ultima sessione di calcio mercato è stato acquistato dai cinesi del Changchun Yatay per i quali ha già segnato 4 gol in dieci partite. Non è un attaccante estremamente prolifico, la sua stazza fisica però gli permetterà di attrarre su di se le maglie della difesa avversaria per creare spazi per gli inserimenti dei centrocampisti e della seconda punta. La sua abilità nel tener palla sarà anche molto importante per permettere alla squadra di alzare il proprio baricentro e ripartire poi veloce in contropiede.
LA PROMESSA
Fra i convocati di Mauricio Sora è stato inserito a sorpresa il giovane Gamarra Ruiz, classe 1997, leader del centrocampo nella primavera del Milan allenata da Brocchi. Scoperto nel Brescia, inizia a giocare con la casacca rossonera nei Giovanissimi Nazionali. Dotato di un ottima tecnica di base e di una grandissima intelligenza tattica, in prospettiva può diventare un ottimo regista, la sua duttilità lo ha portato anche a esprimersi a buoni livelli nel ruolo di difensore centrale. Quest’anno ha collezionato 21 presenze in nel campionato Primavera, senza però mai esordire in prima squadra, inoltre non ha mai militato nell’U20 boliviana. Potrebbe essere proprio il giovane talento la mossa sorprendente di Mauricio Soria per dare vitalità e intraprendenza al centrocampo.
PROSPETTIVE
Per la Bolivia raggiungere i quarti di finale sarebbe già un traguardo considerevole, è quasi impossibile immaginarsi La Verde fra le prime due del girone, molto più plausibile un ripescaggio come migliore terza, l’avversario più accreditato per conquistare i tre punti della speranza sarà il Messico, ampiamente rimaneggiato per questa competizione
I CONVOCATI
Pos. | Giocatore | Data Nascita | Squadra |
P | Romel Quinonez | 25 giugno 1992 | Bolivar |
P | Hugo Suarez | 7 febbraio 1982 | Blooming |
P | Jose Penarrieta | 18 novembre 1988 | Petrolero |
D | Miguel Hurtado | 4 luglio 1985 | Blooming |
D | Marvin Bejarano | 6 marzo 1988 | Oriente Petrolero |
D | Leonel Morales | 9 febbraio 1988 | Blooming |
D | Edemir Rodriguez | 21 ottobre 1984 | Bolivar |
D | Ronald Eguino | 20 febbraio 1988 | Bolivar |
D | Edward Zenteno | 5 dicembre 1984 | Wistermann |
D | Cristian Coimbra | 31 dicembre 1988 | Blooming |
D | Ronald Raldes | 20 aprile 1981 | Petrolero |
C | Danny Bejarano | 3 gennaio 1994 | Oriente Petrolero |
C | Walter Veizaga | 24 luglio 1988 | The Strongest |
C | Damir Miranda | 6 ottobre 1985 | Bolivar |
C | Sebastiàn Gamarra | 15 gennaio 1997 | Milan |
C | Pablo Escobar | 23 febbraio 1979 | The Strongest |
C | Martin Smedbreg | 10 maggio 1984 | Goteborg |
C | Alejandro Cumachero | 22 aprile 1991 | The Strongest |
C | Alcides Pena | 14 gennaio 1989 | Oriente Petrolero |
A | Damian Lizo | 30 giugno 1989 | O’Higgins |
A | Jhasmani Campos | 10 maggio 1988 | Bolivar |
A | Marcelo Moreno | 18 giugno 1987 | Changchun Yatai |
A | Ricardo Pedriel | 19 gennaio 1987 | Mersin |
A | Juan Carlos Arce | 10 aprile 1985 | Bolivar |