Il calcio, in Venezuela, non è mai stato uno sport granché seguito e praticato. Qui lo sport nazionale è il Baseball. E di vedere 22 persone correre dietro ad un pallone non è mai importato più di tanto a nessuno.
Ultimamente, però, il movimento calcistico venezuelano sta attraversando una fase evolutiva e ciò è dimostrato dal fatto che sono sempre di più i calciatori che approdano in Europa. Tanti sono i giovani talenti che cercano fortuna fuori dai confini nazionali, giovani molto interessanti e di prospettiva che fanno le valigie per provare a sfondare nel calcio che conta. La storia della Copa Amèrica non sorride ai venezuelani: oltre a non aver mai trionfato nella competizione, molto spesso si sono fermati alla fase a gruppi non riuscendo a superare il proprio girone.
Il miracolo sportivo si é presentato nelle ultime due edizioni quando la Vinotinto, così è chiamata da queste parti la selezione venezuelana, ha stupito tutti arrivando ai quarti di finale nell’edizione del 2007 per poi ripetersi quattro anni più tardi piazzandosi addirittura al quarto posto dopo aver perso la semifinale ai rigori col Paraguay nell’ultima edizione del 2011. Quest’anno il sorteggio è stato durissimo, dall’urna sono uscite Perù, Colombia e Brasile. Un girone di ferro, ci vorrà un’impresa, difficile ma non impossibile per questa nazionale che vuole continuare a stupire. L’ appuntamento è per il 14 giugno, Colombia-Venezuela, si parte subito forte.
ANALISI TECNICO-TATTICA
Il Commissario Tecnico del Venezuela Noel Sanvicente, dopo aver provato diversi moduli nelle ultime partite di avvicinamento alla Coppa America, ha individuato nel classico 4-4-2 lo schema ideale per la sua squadra. Un modulo che diventa uno schieramento ancor più solido e difensivo quando viene presentato nella sua variante 4-4-1-1. Difesa a quattro, quindi, guidata dal centrale difensivo del Nantes Vizcarrondo e che punta sull’esperienza dei terzini Rosales e Amorebieta, ormai da anni in Europa, in Spagna il primo e in Inghilterra il secondo. Sulla linea di centrocampo, al 35enne Arango (record di presenze e di gol con la nazionale venezuelana) viene affiancato il dinamismo del genoano Rincón, mediano vecchio stampo capace anche di far ripartire l’azione; i due sono supportati sulle fasce dalla velocità di Gonzàlez e Guerra, che garantiscono anche una discreta copertura in fase di non possesso. In attacco l’unico sicuro del posto è il bomber Rondòn, sul quale peserà l’intero reparto offensivo. L’altra maglia da titolare sarà una questione a due, il ballottaggio vedrà il giovane Martinez contendersi il posto con Miku.
LA STELLA
Senza ombra di dubbio, la stella di questa squadra è Salomòn Rondòn. Il centravanti dello Zenit San Pietroburgo è il bomber di questa nazionale: attaccante moderno, 186 centimetri di potenza e tecnica con il gol nel sangue. Sa come far male, sa segnare sia di testa che di piede, è in grado di fare reparto da solo e si esalta con partner d’attacco rapidi e tecnici come potrebbe esserlo Martinez. Ha segnato ovunque é andato, negli ultimi anni ha vestito le maglie di Malaga, Rubin Kazan e Zenit San Pietroburgo e con questi ultimi si è appena laureato campione di Russia chiudendo il campionato con una media realizzativa di un gol ogni 2 partite. Il tecnico Sanvicente fa affidamento sul suo carisma e sulla sua esperienza europea, il compito di Rondòn sarà quello di trascinare i compagni a suon di gol e provare a far sognare una nazione intera.
LA SORPRESA
Ci prendiamo la responsabilità di dire Josef Martinez. Classe ’93, rapido ed esplosivo, fa della velocità la sua arma migliore. Dotato di una buonissima tecnica ed avvantaggiato dal baricentro basso, riesce spesso a saltare l’uomo nell’uno contro uno creando superiorità numerica. L’attaccante del Torino ha ben impressionato nel suo primo anno in Italia, buonissime prestazioni in campionato e altrettante in Europa League. Un giocatore che si esalta negli spazi ed è ottimo se si vuol giocare in contropiede. Potrebbe davvero essere lui la piacevole sorpresa di questa Copa Amèrica.
PROSPETTIVE
La Vinotinto si presenta a questa edizione della Copa América da cenerentola ma neanche troppo. L’obiettivo è riuscire a superare il girone, dove solo il Perù sembra alla portata mentre le altre due (Brasile e Colombia) appaiono sfide impossibili. Migliorare il quarto posto dell’ultima edizione sarà molto difficile, sicuramente si cercherà di giocare con orgoglio ed evitare goleade e figuracce. Con un po’ di fortuna si potrebbe chiudere il girone al secondo posto e a quel punto sognare sarebbe più che lecito.
I CONVOCATI
Pos. | Giocatore | Data Nascita | Squadra |
P | Alain Baroja | 23 ottobre 1989 | Caracas (Venezuela) |
P | Daniel Hernández | 21 ottobre 1985 | Tenerife (Spagna) |
P | Wuilker Faríñez | 15 febbraio 1998 | Caracas (Venezuela) |
D | Roberto Rosales | 20 novembre 1988 | Malaga (Spagna) |
D | Wilker Ángel | 18 marzo 1993 | Deportivo Táchira (Venezuela) |
D | Alexander González | 13 settembre 1992 | Thun (Svizzera) |
D | Oswaldo Vizcarrondo | 31 maggio 1984 | Nantes (Francia) |
D | Grenddy Perozo | 28 febbraio 1986 | Ajaccio (Francia) |
D | Andrés Túñez | 15 marzo 1987 | Buriram United (Thailandia) |
D | Fernando Amorebieta | 29 marzo 1985 | Fulham (Inghilterra) |
D | Gabriel Cichero | 25 aprile 1984 | Mineros de Guayana (Venezuela) |
C | Tomás Rincón | 13 gennaio 1988 | Genoa (Italia) |
C | Franklin Lucena | 20 febbraio 1981 | Deportivo La Guaira (Venezuela) |
C | Luis Manuel Seijas | 23 giugno 1986 | Independiente Santa Fe (Colombia) |
C | Alejandro Guerra | 9 luglio 1985 | Atlético Nacional (Colombia) |
C | César González | 1 ottobre 1982 | Deportivo Táchira (Venezuela) |
C | Ronald Vargas | 2 dicembre 1986 | Baliskersispor (Turchia) |
C | Juan Arango | 17 maggio 1980 | Xolos Tijuana (Messico) |
C | John Murillo | 21 novembre 1995 | Zamora (Venezuela) |
A | Miku | 19 agosto 1985 | Rayo Vallecano (Spagna) |
A | Josef Martínez | 19 maggio 1993 | Torino (Italia) |
A | José Salomón Rondón | 16 settembre 1989 | Zenit San Pietroburgo (Russia) |
A | Christian Santos | 24 marzo 1988 | NEC Nijmegen (Olanda) |
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