E’ l’anno del Galatasaray, e quanto era difficile pensarlo qualche mese fa quando i giallorossi collezionavano figuracce in giro per la Turchia agli ordini dell’allora tecnico Prandelli. Dopo la vittoria della Super Lig il Galatasaray festeggia anche la sua sedicesima Turkiye Kupasi (la coppa nazionale turca, già vinta la stagione scorsa) battendo il Bursaspor che giocava in casa, al Bursa Ataturk Stadium, dove non perdeva addirittura da settembre. Gli uomini di Hamzaoglou centrano così la “doppietta” nonostante avessero davanti un Bursaspor, club col miglior attacco stagionale di tutta la Turchia, che da settimane si allenava solo a questa partita, a cui era giunto battendo in rimonta in semifinale il Fenerbahce.
Bursaspor in formazione tipo e anche il Gala, se si eccettua la grave assenza di Muslera, uno dei protagonisti principoali del titolo vinto, già aggregato alla nazionale uruguagia per l’ormai prossima Copa America; al suo posto l’ex Standard Liegi Bolat. Partenza veemente dei biancoverdi: nemmeno trenta secondi dal fischio d’inizio e Fernandao colpisce il palo deviando un cross dalla destra; ma il gioco è fermo per un fallo fischiato un istante prima dall’arbitro per un fallo di Felipe Melo, ammonito quando non è passato nemmeno mezzo minuto. Al quarto altra grande occasione: ancora Fernandao, servito in area, conclude di destro ma centra la traversa, Josuè si avventa sulla palla rimasta in area piccola ma Bolat da terra anticipa il brasiliano e calcia la palla fuori. Il Gala prova a reagire ma i padroni di casa vanno a doppia velocità e creano altri grattacapi alla retroguardia giallorossa, Bolat deve uscire alla disperata per anticipare Volkan Sen lanciato a rete.
Al quarto d’ora primo squillo del Gala: Inan allarga sulla sinistra per Burak che mette un pallone teso nell’area piccola dove Sneijder riesce solo a deviare a lato da ottima posizione. Solo un fuoco di paglia perchè i “Coccodrilli” tornano a fare la partita e, al 25°, ne cogliono i frutti: Volkan Sen si incunea in area e supera Telles che lo stende; è rigore, trasformato da Fernandao (26esimo gol stagionale per il gigante carioca) che spiazza Bolat. Cresce sempre più il nervosismo tra gli ospiti, come dimostra l’incredibile episodio alla mezz’ora di uno scontro fisico tra i compagni Melo e Sabri, tuttavia il Gala diventa via via più pericoloso: prima spreca una buona occasione con Inan, bravo a ricevere palla spalle alla porta ma meno bravo a concludere svirgolando poi al 40° trova il pareggio da un corner battuto corto da Sneijder che cross sul secondo palo trovando solo e, un po’ sorpreso, Burak Yilmaz che con un piatto destro sporco insacca un “gollonzo” che vale comunque l’1-1.
La ripresa inizia con il vantaggio proprio del Gala: Inan riparte dalla propria rea in ripartenza e inventa un lancio filtrante che premia lo scatto di Burak in mezzo alla difesa avversaria; il bomber, solo davanti a Tekin, non sbaglia con un piatto preciso sul primo palo. Il Bursaspor reagisce immediatamente ma Bakambu e Sen non sono freddi sottoporta, o almeno fino al 58° quando un tocco dell’ex genoano Belluschi finisce proprio a Volkan Sen questa volta cinico nell’insaccare. Nemmeno due minuti dopo però ancora la ditta Inan-Yilmaz si mette in produzione e realizza il nuovo vantaggio, 3-2: assist di Inan in area per Burak che prende la mira e infila Tekin con un diagonale destro sul secondo palo.
Il Bursaspor metabolizza con difficoltà ma negli ultimi minuti si gioca il tutto per tutti: al 65° un diagonale in area di Ozbayrakli trova a due passi dalla porta, la deviazione di Kaya che rischia l’autogol, al 75° lo stesso terzino biancoverde reclama un fallo da rigore in area di Telles, all’80° gran destro da fuori area dio Josuè bloccato a fatica da Bolat. Nulla di clamoroso a dire il vero, il Gala si copre bene e porta a casa un altro titolo trasformando una stagione da tribolata a memorabile.
[foto da: www.facebook.com/Galatasaray]